SENZA CENSURA N. 30

novembre 2009

 

Dichiarazione dell’ACTUS/PRPE sull’avanzata militare vittoriosa dei patrioti resistenti dell’UFR sul fronte est

Dopo 72 ore si annuncia lo sfondamento delle linee di difesa dell’Armata del Governo del dittatore Idriss Deby da parte delle inarrestabili forze dell’Unione delle Forze della Resistenza (UFR) dirette da Timane Erdimi.
Il nostro partito, l’Azione Ciadiana per l’Unità e il Socialismo/Partito Rivoluzionario Popolare ed Ecologico (ACTUS/PRPE) esprime la sua più grande soddisfazione e il suo totale sostegno per questo primo passo verso la liberazione delle masse popolari Ciadiane, sottomesse da più di diciannove anni al potere assoluto del tiranno del palazzo rosa. Riaffermiamo la nostra adesione all’UFR.
L’immensa miseria in cui il nostro paese é caduto per mano del Generale-Presidente Deby, nonostante l’incasso di 1.500 miliardi di FCFA di entrate petrolifere in meno di cinque anni e le migliaia di ciadiani assassinati (più di 25.000 secondo le Associazioni dei Diritti Umani), sono ragioni sufficienti e giustificabili per il nostro popolo e il suo braccio armato, l’UFR, per ricorrere alla lotta armata per mettere in condizione di non nuocere il dittatore. La legittima difesa riconosciuta agli altri popoli del mondo deve essere riconosciuta anche al Ciad.
Nell’Aprile 2006 il fronte unito per il cambiamento (FUC) del Capitano Mahamat Nour e nel Febbraio 2008 il Comitato Militare Unificato (CMU) diretto dal generale Mahaat Nouri, allora bracci armati del nostro popolo, erano arrivati fino alla capitale di N’ Djaména. Il potere vacillante del dittatore Déby é stato a due riprese salvato in extremis dall’intervento dei militari delle Armate francesi (Cf. La Croix del 7 febbraio 2008).
Esprimiamo seri dubbi e scetticismo sulle dichiarazioni rilasciate dal portavoce del Ministro francese degli Affari Esteri, Mr Eric Chevallier: “Non é assolutamente previsto da questi accordi che si abbia un intervento operativo delle forze francesi” (Da: Rfi del 06.05.2009). Effettivamente il Ministro Bernard Kouchner in visita ad Abidjan nel 2008 aveva esposto propositi simili durante l’avanzata delle truppe CMU verso N’Djaména. Alcuni giorni dopo secondo La Croix ci fu l’intervento del Commando delle operazioni (COS) dell’Armata Francese che ha decimato la colonna della resistenza ciadiana. Un ulteriore crimine dell’imperialismo francese contro il nostro popolo, imponendogli una delle dittature più cruente del continente africano.
Secondo il portavoce aggiunto della comunicazione dell’UFR, il Dr Ali Ordjio Hemechi, i patrioti resistenti procedono in modo positivo e favorevole: “Le forze dell’ UFR proseguono verso A- Timan. Le forze dell’ UFR continuano l’avanzata per il controllo totale delle principali città del Ciad. L’obbiettivo annunciato é di prendere N’Djaména.

Tenendo conto di ciò che si é detto, il nostro partito, l’ACTUS-PRPE, chiede immediatamente:

1- Al governo francese di astenersi da qualsiasi intervento militare diretto, reso abituale dall’operazione sparviero, forte di 1150 uomini in Ciad, o tramite l’ingerenza indiretta per mezzo delle missioni ONU in Ciad e in Centro-Africa (Minurcat) a cui solamente la Francia fornisce 800 uomini. La presenza di truppe francesi in Ciad, che hanno sempre contribuito al mantenimento dei regimi dittatoriali contro la volontà del nostro popolo, ha portato il nostro partito, l’ACTUS-PRPE, a esigere da numerosi anni la chiusura incondizionata di tutte le basi militari francesi in Ciad. La presenza di queste basi francesi in Ciad non ha mai contribuito alla nascita dei presupposti necessari per dare avvio ad una reale Democrazia.

2- Alla comunità internazionale (UA, UE, e l’ONU) di non eludere il vero problema centrale riguardo la lotta armata in Ciad, a scapito di quello del Darfur. L’UFR é un’emanazione, é il braccio armato della rivolta di un popolo contro la dittatura del Generale Presidente Déby. La resistenza contro il tiranno é scoppiata negli anni ‘90 con la nascita di diversi movimenti armati (MOSONAT, FARF, MDIT, MDRP, TELSSI) diretti da cittadini ciadiani, molti dei quali fino a poco tempo prima erano quadri civili, diplomatici e Ufficiali dell’armata ciadiana. Contrariamente alle fallaci argomentazioni di Déby, i Combattenti della resistenza nazionale dell’ UFR non sono mercenari sudanesi ma patrioti ciadiani. Mentre é noto che il MJE, il movimento ribelle sudanese del Darfur, diretto dal Dr Khalil Ibrahim, é stato creato nel 2003 dallo stesso dittatore Déby per aggredire il Sudan. (Cf. Intervista del mercenario a RFI 20 ottobre 2000)

3- Alla comunità internazionale di riconoscere la pericolosità del regime dittatoriale, instaurato dal Generale-Presidente Déby, per il popolo del Ciad e per questa sotto-regione dell’Africa, e in particolare la sua implicazione e l’aggravamento del conflitto in Darfur. La previa esistenza della resistenza Ciadiana e la recente creazione del MJE ne sono delle prove inconfutabili.

Il nostro partito, l’ACTUS-PRPE non risparmierà alcuno sforzo per apportare il proprio modesto contributo alla lotta intrapresa dall’UFR per liberare il nostro Popolo dalla tirannia di Déby.
Onore agli eroici combattenti dell’UFR per un Ciad libero, democratico, prospero e di giustizia sociale.

7 Maggio 2009
Per l’Azione Ciadiana per l’Unità e il Socialismo
Partito Rivoluzionario Popolare e ecologico (ACTUS-PRPE)
Il Segretario Generale Dr LEY-NGARDIGAL Djimdoum



http://www.senzacensura.org/