SENZA CENSURA N.25

marzo 2008

 

RISOLVERE LA CRISI AL VALICO DI RAFAH
Comunicato di Al-Dameer e Palestinian Centre for Human Rights sulla situazione al valico di frontiera fra Palestina ed Egitto


23 gennaio 2008
Appello del Palestinian Centre for Human Rights e dell’associazione Al-Dameer all’Egitto, ad Israele e la Comunità Internazionale perché si ponga fine alla crisi alla frontiera di Rafah.

Alle 2.00 circa di mercoledì 23 gennaio un gruppo di Palestinesi ha attaccato con dell’esplosivo alcuni settori del muro della menzogna al valico di Rafah a sud della Striscia di Gaza, al confine con l’Egitto. Qualche ora dopo migliaia di palestinesi hanno potuto oltrepassare le frontiere egiziane e i palestinesi che erano bloccati in Egitto hanno oltrepassato le frontiere per entrare nella Striscia di Gaza.
In quanto organizzazioni dei diritti umani incaricate alla protezione e la promozione dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, PCHR e Al-Dameer credono che la distruzione dei settori del confine tra Rafah ed Egitto sia un’inevitabile conseguenza del sistematico assedio e chiusura dell’intera Striscia di Gaza. Il valico internazionale di Rafah è chiuso dal 10 giugno 2007 ad eccezione di occasionali attraversamenti permessi e controllati dalle Forze di Occupazione Israeliane (IOF). In più il valico di Erez tra Israele e la striscia di Gaza è rimasto chiuso ai palestinesi per quasi diciotto mesi. Tutti gli altri passaggi tra la Striscia di Gaza e Israele sono sotto lo stretto controllo dell’ IOF. Quella attuale rappresenta la più dura chiusura che sia mai stata imposta ai cittadini della Striscia di Gaza dal 1967.
PCHR e Al –Dameer conoscono bene l’attuale stato di caos al confine di Rafah e credono che un’organizzata e giusta soluzione che garantisca libertà di movimento per tutti i palestinesi della Striscia di Gaza debba essere al più presto concordata. E’ quindi necessario che Israele chiarisca la sua posizione in merito alla barriera di Rafah. Nell’agosto del 2005, l’IOF ha dichiarato il ritiro unilaterale dalla Striscia di Gaza. Tuttavia, sotto l’accordo di novembre 2005 Stati Uniti le forze israelo-palestinesi, l’IOF ha comunque mantenuto l’effettivo controllo del valico internazionale di Rafah così come il movimento di persone e beni tra la striscia di Gaza e la West Bank, e nonostante l’IOF non abbia presenza fisica nella striscia di Gaza.
PCHR e Al-Dameer ribadiscono che Israele debba immediatamente ritirarsi del tutto dalla Striscia di Gaza, cosicché il controllo del confine di Rafah torni nelle mani degli ufficiali palestinesi ed egiziani; oppure Israele deve dichiarare il permanere dell’occupazione della Striscia di Gaza e in quanto Forza d’Occupazione mantenere i suoi impegni per stabilire un ordinato e trasparente meccanismo mediato da una terza parte indipendente che possa garantire la libertà di movimento della gente della Striscia di Gaza.
PCHR e Al-Dameer fanno inoltre appello all’Egitto per la risoluzione questa crisi. Questo perchè PCHR e Al-Dameer riconoscono il ruolo storico che l’Egitto ha avuto nei confronti della Palestina e le relazioni di vecchia data con il popolo palestinese così come i suoi impegni legali e morali nei confronti del diritto internazionale. In quanto firmatario della Quarta Convenzione di Ginevra l’Egitto ha la responsabilità di assicurare protezione ai cittadini palestinesi e prendere misure atte a proteggere le vite dei civili palestinesi.
Infine, il PCHR e Al-Dameer si appellano a tutti i paesi della comunità internazionale contraenti la Quarta Convenzione di Ginevra perchè onorino le loro responsabilità morali e legali in modo da assicurare che i civili palestinesi non continuino a subire punizioni di massa da parte dell’IOF e sia garantita loro libertà di movimento, assicurati dalla legge umanitaria internazionale.

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