RISOLVERE LA CRISI AL
VALICO DI RAFAH
Comunicato di Al-Dameer e Palestinian Centre for Human Rights sulla
situazione al valico di frontiera fra Palestina ed Egitto
23 gennaio 2008
Appello del Palestinian Centre for Human Rights e dell’associazione
Al-Dameer all’Egitto, ad Israele e la Comunità Internazionale perché si
ponga fine alla crisi alla frontiera di Rafah.
Alle 2.00 circa di mercoledì 23 gennaio un gruppo di Palestinesi ha
attaccato con dell’esplosivo alcuni settori del muro della menzogna al
valico di Rafah a sud della Striscia di Gaza, al confine con l’Egitto.
Qualche ora dopo migliaia di palestinesi hanno potuto oltrepassare le
frontiere egiziane e i palestinesi che erano bloccati in Egitto hanno
oltrepassato le frontiere per entrare nella Striscia di Gaza.
In quanto organizzazioni dei diritti umani incaricate alla protezione e la
promozione dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, PCHR e
Al-Dameer credono che la distruzione dei settori del confine tra Rafah ed
Egitto sia un’inevitabile conseguenza del sistematico assedio e chiusura
dell’intera Striscia di Gaza. Il valico internazionale di Rafah è chiuso dal
10 giugno 2007 ad eccezione di occasionali attraversamenti permessi e
controllati dalle Forze di Occupazione Israeliane (IOF). In più il valico di
Erez tra Israele e la striscia di Gaza è rimasto chiuso ai palestinesi per
quasi diciotto mesi. Tutti gli altri passaggi tra la Striscia di Gaza e
Israele sono sotto lo stretto controllo dell’ IOF. Quella attuale
rappresenta la più dura chiusura che sia mai stata imposta ai cittadini
della Striscia di Gaza dal 1967.
PCHR e Al –Dameer conoscono bene l’attuale stato di caos al confine di Rafah
e credono che un’organizzata e giusta soluzione che garantisca libertà di
movimento per tutti i palestinesi della Striscia di Gaza debba essere al più
presto concordata. E’ quindi necessario che Israele chiarisca la sua
posizione in merito alla barriera di Rafah. Nell’agosto del 2005, l’IOF ha
dichiarato il ritiro unilaterale dalla Striscia di Gaza. Tuttavia, sotto
l’accordo di novembre 2005 Stati Uniti le forze israelo-palestinesi, l’IOF
ha comunque mantenuto l’effettivo controllo del valico internazionale di
Rafah così come il movimento di persone e beni tra la striscia di Gaza e la
West Bank, e nonostante l’IOF non abbia presenza fisica nella striscia di
Gaza.
PCHR e Al-Dameer ribadiscono che Israele debba immediatamente ritirarsi del
tutto dalla Striscia di Gaza, cosicché il controllo del confine di Rafah
torni nelle mani degli ufficiali palestinesi ed egiziani; oppure Israele
deve dichiarare il permanere dell’occupazione della Striscia di Gaza e in
quanto Forza d’Occupazione mantenere i suoi impegni per stabilire un
ordinato e trasparente meccanismo mediato da una terza parte indipendente
che possa garantire la libertà di movimento della gente della Striscia di
Gaza.
PCHR e Al-Dameer fanno inoltre appello all’Egitto per la risoluzione questa
crisi. Questo perchè PCHR e Al-Dameer riconoscono il ruolo storico che
l’Egitto ha avuto nei confronti della Palestina e le relazioni di vecchia
data con il popolo palestinese così come i suoi impegni legali e morali nei
confronti del diritto internazionale. In quanto firmatario della Quarta
Convenzione di Ginevra l’Egitto ha la responsabilità di assicurare
protezione ai cittadini palestinesi e prendere misure atte a proteggere le
vite dei civili palestinesi.
Infine, il PCHR e Al-Dameer si appellano a tutti i paesi della comunità
internazionale contraenti la Quarta Convenzione di Ginevra perchè onorino le
loro responsabilità morali e legali in modo da assicurare che i civili
palestinesi non continuino a subire punizioni di massa da parte dell’IOF e
sia garantita loro libertà di movimento, assicurati dalla legge umanitaria
internazionale.
postmaster@pchrgaza.net |