SENZA CENSURA N.24
novembre 2007
2007: CRONOLOGIA
DELL’AGGRESSIONE FEBBRAIO 29 - Il giudice Garzòn apre contro Joseba Permach e Joseba Alvarez, della direzione collegiale di Batasuna, un procedimento per banda armata. MARZO 1 - Il prigioniero politico Basco Iñaki de Juana viene trasferito in un ospedale di Euskal Herria grazie al suo lungo sciopero della fame. 22 - Arrestato perché impossibilitato a recarsi a un processo, a causa della neve, il leader di Batasuna Arnaldo Otegi è stato poi assolto e rilasciato. Fine Batasuna presenta la proposta di transizione politica di Anaitasuna: un modello di statuto per Hego Euskal Herria, le 4 provincie occupate dallo Stato Spagnolo, che prevede Il diritto a decidere senza scartare l’opzione indipendentista. MAGGIO 12 - 20.000 persone alla demo nazionale contro l’illegalizzazione delle liste indipendentiste, mentre si è a pochi giorni dalle elezioni. 14 – 16 - Riunioni parallele fra Batasuna - PSOE e ETA - Governo spagnolo in un paese europeo. Si constata il blocco delle trattative e l’impossibilità di arrivare a un accordo. PSOE e PNV abbandonano le trattative. Il tribunale rigetta i ricorsi contro l’illegalizzazione delle liste indipendentiste. 21 - Continuano le azioni di kale borroka – lotta di strada – contro il PSE e PNV e il loro boicottaggio del processo di pace. 26 - Condannato a 15 mesi e arrestato il leader di Batasuna, Arnaldo Otegi, per aver partecipato a un atto in ricordo del militante abertzale José Argala. Fissata una cauzione di 400.000 euri. Demo davanti a tutte le sedi del PSOE nel Paese. 31 - Le prove estorte con la tortura a ad alcuni minorenni servono per condannare fino a 7 anni 9 dei 12 accusati nel processo 8/97 per kale borroka. GIUGNO 4 - Demo nazionale a Bilbo contro l’arresto di Arnaldo Otegi. 5 - ETA annuncia la fine del cessate il fuoco unilaterale, denunciando la mancanza di condizioni per arrivare a un processo risolutivo, a causa del mancato rispetto degli impegni assunti dal Governo spagnolo, e del PNV per aver agito come lacchè del PSOE. La sinistra abertzale ribadisce la necessità di un processo di dialogo. Il governo guarda a un nuovo “Patto Antiterrorista” col PP. Il ministro dell’interno risponde annunciando contro Iñaki de Juana la prima delle vendette, dichiarando che non tornerà a casa “in nessun caso”. PNV e Eusko Alkartasuna dichiarano che prenderanno possesso dei seggi che la sinistra abertzale non potrà occupare a causa dell’illegalizzazione. 6 - Iñaki viene trasferito di nascosto in un carcere fuori da Euskal Herria. Inizia una serie di demo per denunciare la frode elettorale dei partiti fedeli a Madrid. 7 - Arrestati in territorio occupato dallo stato francese 3 baschi con l’accusa di appartenenza a ETA. 14 - Il giudice Garzòn ordina prigione preventiva per un estradato con euroordine dalla Francia, dove egli aveva già scontato la condanna per la stessa accusa. Arrestata dalla polizia francese anche una quarta persona con l’accusa di appartenenza a ETA. 15 - Mobilitazioni sindacali in solidarietà con Iñaki de Juana e Arnaldo Otegi. 16 - Numerosi attacchi di kale borroka con molotov contro banche, immobiliari, uffici pubblici. LUGLIO 28 - Il governo spagnolo ammette che il processo di pace è bloccato da non molto dopo il cessate il fuoco di ETA SETTEMBRE 8 - ETA afferma in un comunicato che il problema centrale del conflitto risiede nella costituzione spagnola che limita il diritto di decisione di Euskal Herria; denuncia il governo spagnolo e gli “autonomisti” del PNV per aver tentato ancora una volta la disattivazione dell’indipendentismo, mediante il mancato rispetto degli accordi pattuiti; si impegna nella sua strategia: “fino a conseguire le condizioni democratiche che permettano di difendere tutti i progetti politici in Euskal Herria, ETA continuerà a colpire le strutture dello Stato spagnolo in tutti i suoi fronti”. 9 - Vietata dalla magistratura la demo annuale di Donostia in solidarietà coi prigionieri. Più di 5.000 persone attaccate per ore con cariche indiscriminate. Arrestato Juan Maria Olano, leader storico della sinistra abertzale e portavoce nazionale del movimento pro amnistia. 19/25 - Inchiesta-montatura di 2 magistrati francesi in Ipar Euskal Herria, 15 arresti fra cui un membro del movimento pro amnistia Askatasuna e il portavoce del collettivo dei rifugiati, l’accusa è di alcuni sabotaggi. Grande dispiego di polizia in un’operazione a uso e consumo dei media. Decine di demo e blocchi stradali in appoggio agli arrestati. OTTOBRE 2 - Garzòn fa arrestare a Donostia il responsabile internazionale di Batasuna Joseba Alvarez e la rappresentante di Askatasuna, Oihana Agirre, per la demo del 9 settembre, con l’accusa di essere i responsabili degli incidenti. 4 - Centinaia di agenti assediano Segura e Olaberria, arrestando 23 dirigenti della sinistra indipendentista basca fra cui la direzione collegiale di Batasuna e esponenti del partito Accion Nacionalista Vasca e di altre organizzazioni vicine alla “sinistra abertzale”. 6 - Pernando Barrena, unico portavoce di Batasuna rimasto in libertà, dichiara che l’ondata di arresti non può che essere considerata come “una dichiarazione di guerra per chiudere la porta all’indipendentismo basco” e riafferma che la sinistra basca continuerà senza tentennamenti a lottare per la difesa dei diritti del popolo basco, per “l’indipendenza e il socialismo”. Migliaia di persone alle demo contro la repressione. A Irunea demo proibita e dissolta violentemente dalla polizia, ferito seriamente un dimostrante. Convocate demo nei prossimi giorni. Una giovane di Bilbo denunciata per “incitamento al terrorismo” per una scritta di solidarietà ai dirigenti di Batasuna 7 - Solidarietà agli arrestati dai maggiori sindacati baschi. Si moltiplicano gli episodi di “kale borroka” (guerriglia urbana) da parte dei giovani indipendentisti. Contro banche, bus, sindacati di stato, proprietà di rappresentanti dei partiti spagnoli. Denunciati per apologia due giovani trovati con materiali definiti come “inneggianti al terrorismo”: cartelli e adesivi di solidarietà con i dirigenti di Batasuna. 8 - Rilasciati 6 degli arrestati del 4 ottobre, fissata una cauzione di 10.000 euri per il dirigente di ANV e per i due appartenenti a Batasuna con passaporto francese. Prigione senza libertà condizionale per gli altri 17. Interrogati, gli imputati si sono intanto rifiutati di rispondere. Contestata a 8 la reiterazione del “delitto” data la messa fuori legge di Batasuna. Gli altri sono stati accusati di “collaborazione con organizzazione terroristica”. 9 - Attentato di ETA a Bilbo contro un guardaspalle di un esponente del PSE, ferito leggermente. Allarme delle associazioni delle guardie private in EH. 10 - 15.000 euri di multa ognuno per 7 accusati di una protesta attuata nel parlamento di Gasteiz contro il processo all’organizzazione giovanile SEGI. Il PP ha chiesto l’illegalizzazione dei partiti della sinistra basca ANV e EHAK 11 - Demo sindacali di LAB a Donostia, Bilbo e Gasteiz contro la nuova aggressione all’indipendentismo. Vietate in tutta la Navarra le 10 demo convocate. Riconvocate molte decine di piccole demo contro il divieto. 12 - Sentenza del tribunale supremo sconfessa le “detenzioni preventive” che avevano portato le polizie spagnola e francese ad arrestare 116 persone in 7 retate chiamate “preventive”. Si afferma che per condannare per collaborazione “non serve la mera predisposizione”, ma che “il contributo sia oggettivamente rilevante”. 15 - Ancora una detenzione nel quadro dell’operazione del 4 ottobre. Annunciati altri arresti. Diverse le mobilitazioni in solidarietà. 18 - Ancora 6 arresti, attuati con violenza, per ordine di Garzón, su un’inchiesta aperta dal 2005 con l’accusa di aver partecipato a vari attacchi. [Fonti: www.askapena.org, www.gara.net, eukalherria.indymedia.org] |