SENZA CENSURA N.23

luglio 2007

 

Presa di posizione di Libertad! sulle perquisizioni della polizia criminale federale (BKA)

Dall’impetuosa operazione della polizia sono stati colpiti anche gli uffici in comune di Libertad!-Berlino e dell’Iniziativa Antirazzista (ARI) situati a Berlino (Bethania). Contro tre membri di Libertad! è stata aperta un’istruttoria, in base alla quale la BKA ha eseguito le perquisizioni. Anche per questo Libertad! prende posizione contro questo modo della polizia di prepararsi al vertice.
Di seguito un comunicato stampa in relazione alla presa di posizione di Libertad!

Presa di posizione sull’operazione condotta dalla BKA il 9 maggio 2007
contro la resistenza al G8.
L’operazione di polizia condotta contro centri, strutture di sinistra e abitazioni di compagne-i a Berlino, Amburgo e Brema è indirizzata all’ampia protesta e resistenza contro il vertice G8 che si apre all’inizio giugno a Heiligendamm. Tre settimane prima di questo evento di prim’ordine i servizi per la sicurezza dello Stato cercano di disturbare le contro-attività e di criminalizzare le-gli attivisti-e. Di simili tentativi polizieschi si era certamente tenuto conto, in quanto il movimento di protesta è più che una voce tollerata di obiezioni critiche. La presunzione dei capi di Stato del G8 di poter decidere del destino del mondo, viene messa in discussione tanto quanto il capitalismo globalizzato.
Il ministro degli Interni ha inviato la BKA con circa 1.000 poliziotti contro 17 persone definite “sospettate” ed ha ordinato la perquisizione, in tutto il paese, di progetti, abitazioni e posti di lavoro. Sono state-i colpite-i anche attiviste-i del gruppo berlinese di Libertad!. L’assalto e la perquisizione a Berlino sono state motivate in un’istruttoria centrata sul paragrafo 129a [corrispettivo del 270bis in Italia, ndt], secondo cui le-gli attiviste-i di Libertad! sono membri dei “gruppi militanti”. E’ dal 2003, almeno, che la BKA taglia e cuce attorno a questa leggenda e che tiene aperta l’istruttoria nell’attesa di tempi migliori. Dotata dell’ampio raggio d’azione che la strumentazione del paragrafo 129a offre, la polizia è autorizzata a sempre nuovi controlli, interrogatori, intercettazioni, perquisizioni, fra le altre angherie che la caratterizzano.
Partendo da dubbiose “conoscenze di servizio”, presumibilmente redatte dalla polizia posta a difesa della costituzione, finora le inchieste avviate da anni non sono approdate a nessuna “conoscenza”; l’argomentazione secondo la quale le odierne perquisizioni dell’ufficio di Libertad! e delle abitazioni delle e degli attiviste-i devono fornire delle prove, è logora. Le incriminazioni si basano sull’unico fatto che le nostre compagne e i nostri compagni sono attiviste-i di sinistra. Il resto è lirica della BKA: “tematiche parallele”, “analisi paragonate dei testi” e i diversi attentati che Libertad! avrebbe compiuto in connessione alla giornata del 18 marzo [dedicata dal Soccorso Rosso al ‘prigioniero politico’, ndt]. In realtà l’istruttoria è solo una “porta aperta” e cadrà nel vuoto, nell’indifferenza come le precedenti istruttorie, non appena è passato il clamore. Questa certezza non muta tuttavia nulla al fatto che le misure della polizia per le persone colpite e per il loro ambiente di vita e di lavoro siano gravose e vessatorie. Le loro abitazioni e i loro posti di lavoro sono stati occupati e devastati per ore; alcuni sono stati portati in questura in manette per essere “sottoposti a riconoscimento”, ad altri sono state prelevate, d’ufficio, prove genetiche [bulbi di capelli, salive, ndt], in certe abitazioni la polizia ha raccolto e portato via mozziconi di sigaretta dai portacenere.
L’ “associazione terroristica secondo il paragrafo 129a”, il cui scopo è di impedire il vertice G8, che hanno in testa i servizi di sicurezza, è però mille volte più grande. L’operazione della BKA prende effettivamente di mira tale associazione. Migliaia sono le-gli attiviste-i in tutte le città, impegnati come Libertad!, nelle strutture delle mobilitazioni, nella preparazione di conferenze e manifestazioni, attive nei numerosi gruppi di lavoro che costruiscono la protesta contro il vertice. Sono migliaia che in tante città tedesche e all’estero, dopo le perquisizioni, sono scesi in strada per esprimere la loro solidarietà e per spedire al mittente la criminalizzazione.
Ci riconosciamo nei fatti francamente e in piena sincerità in questa “associazione terroristica” e nella “coreografia della resistenza” da essa elaborata. L’organizzazione delle giornate è: 2 giugno manifestazione a Rostock per globalizzare l’anticapitalismo, proseguiamo nei giorni seguenti con iniziative contro la brevettazione-bio, contro il regime dell’immigrazione, la tortura e lo stato d’emergenza globalizzato; ai capi di governo degli Stati del G8 non daremo il rituale benvenuto, li stringeremo d’assedio nella loro zona ad alta sicurezza ricavata ad Heiligendamm.
Vogliamo che la protesta e la resistenza siano intense, variegate e robuste, poiché vogliamo disturbare e bloccare il vertice G8. Sarebbe bello se l’obiettivo attribuitoci “impedire il vertice” venisse raggiunto. In ogni caso noi - e tutte e tutti - proseguiremo e rafforzeremo i nostri sforzi. Adesso più che mai!

Smascherare, deragliare, scombinare il G8, massicciamente, decisamente e con fantasia nel corpo a corpo.

Iniziativa Libertad!



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