Presa di posizione di Libertad! sulle perquisizioni della polizia criminale
federale (BKA)
Dall’impetuosa operazione della polizia sono stati colpiti anche gli uffici
in comune di Libertad!-Berlino e dell’Iniziativa Antirazzista (ARI) situati
a Berlino (Bethania). Contro tre membri di Libertad! è stata aperta
un’istruttoria, in base alla quale la BKA ha eseguito le perquisizioni.
Anche per questo Libertad! prende posizione contro questo modo della polizia
di prepararsi al vertice.
Di seguito un comunicato stampa in relazione alla presa di posizione di
Libertad!
Presa di posizione sull’operazione condotta dalla BKA il 9 maggio 2007
contro la resistenza al G8.
L’operazione di polizia condotta contro centri, strutture di sinistra e
abitazioni di compagne-i a Berlino, Amburgo e Brema è indirizzata all’ampia
protesta e resistenza contro il vertice G8 che si apre all’inizio giugno a
Heiligendamm. Tre settimane prima di questo evento di prim’ordine i servizi
per la sicurezza dello Stato cercano di disturbare le contro-attività e di
criminalizzare le-gli attivisti-e. Di simili tentativi polizieschi si era
certamente tenuto conto, in quanto il movimento di protesta è più che una
voce tollerata di obiezioni critiche. La presunzione dei capi di Stato del
G8 di poter decidere del destino del mondo, viene messa in discussione tanto
quanto il capitalismo globalizzato.
Il ministro degli Interni ha inviato la BKA con circa 1.000 poliziotti
contro 17 persone definite “sospettate” ed ha ordinato la perquisizione, in
tutto il paese, di progetti, abitazioni e posti di lavoro. Sono state-i
colpite-i anche attiviste-i del gruppo berlinese di Libertad!. L’assalto e
la perquisizione a Berlino sono state motivate in un’istruttoria centrata
sul paragrafo 129a [corrispettivo del 270bis in Italia, ndt], secondo cui
le-gli attiviste-i di Libertad! sono membri dei “gruppi militanti”. E’ dal
2003, almeno, che la BKA taglia e cuce attorno a questa leggenda e che tiene
aperta l’istruttoria nell’attesa di tempi migliori. Dotata dell’ampio raggio
d’azione che la strumentazione del paragrafo 129a offre, la polizia è
autorizzata a sempre nuovi controlli, interrogatori, intercettazioni,
perquisizioni, fra le altre angherie che la caratterizzano.
Partendo da dubbiose “conoscenze di servizio”, presumibilmente redatte dalla
polizia posta a difesa della costituzione, finora le inchieste avviate da
anni non sono approdate a nessuna “conoscenza”; l’argomentazione secondo la
quale le odierne perquisizioni dell’ufficio di Libertad! e delle abitazioni
delle e degli attiviste-i devono fornire delle prove, è logora. Le
incriminazioni si basano sull’unico fatto che le nostre compagne e i nostri
compagni sono attiviste-i di sinistra. Il resto è lirica della BKA:
“tematiche parallele”, “analisi paragonate dei testi” e i diversi attentati
che Libertad! avrebbe compiuto in connessione alla giornata del 18 marzo
[dedicata dal Soccorso Rosso al ‘prigioniero politico’, ndt]. In realtà
l’istruttoria è solo una “porta aperta” e cadrà nel vuoto, nell’indifferenza
come le precedenti istruttorie, non appena è passato il clamore. Questa
certezza non muta tuttavia nulla al fatto che le misure della polizia per le
persone colpite e per il loro ambiente di vita e di lavoro siano gravose e
vessatorie. Le loro abitazioni e i loro posti di lavoro sono stati occupati
e devastati per ore; alcuni sono stati portati in questura in manette per
essere “sottoposti a riconoscimento”, ad altri sono state prelevate,
d’ufficio, prove genetiche [bulbi di capelli, salive, ndt], in certe
abitazioni la polizia ha raccolto e portato via mozziconi di sigaretta dai
portacenere.
L’ “associazione terroristica secondo il paragrafo 129a”, il cui scopo è di
impedire il vertice G8, che hanno in testa i servizi di sicurezza, è però
mille volte più grande. L’operazione della BKA prende effettivamente di mira
tale associazione. Migliaia sono le-gli attiviste-i in tutte le città,
impegnati come Libertad!, nelle strutture delle mobilitazioni, nella
preparazione di conferenze e manifestazioni, attive nei numerosi gruppi di
lavoro che costruiscono la protesta contro il vertice. Sono migliaia che in
tante città tedesche e all’estero, dopo le perquisizioni, sono scesi in
strada per esprimere la loro solidarietà e per spedire al mittente la
criminalizzazione.
Ci riconosciamo nei fatti francamente e in piena sincerità in questa
“associazione terroristica” e nella “coreografia della resistenza” da essa
elaborata. L’organizzazione delle giornate è: 2 giugno manifestazione a
Rostock per globalizzare l’anticapitalismo, proseguiamo nei giorni seguenti
con iniziative contro la brevettazione-bio, contro il regime
dell’immigrazione, la tortura e lo stato d’emergenza globalizzato; ai capi
di governo degli Stati del G8 non daremo il rituale benvenuto, li
stringeremo d’assedio nella loro zona ad alta sicurezza ricavata ad
Heiligendamm.
Vogliamo che la protesta e la resistenza siano intense, variegate e robuste,
poiché vogliamo disturbare e bloccare il vertice G8. Sarebbe bello se
l’obiettivo attribuitoci “impedire il vertice” venisse raggiunto. In ogni
caso noi - e tutte e tutti - proseguiremo e rafforzeremo i nostri sforzi.
Adesso più che mai!
Smascherare, deragliare, scombinare il G8, massicciamente, decisamente e con
fantasia nel corpo a corpo.
Iniziativa Libertad! |