COMUNICATO dell’Associazione
solidarietà parenti e amici degli arrestati il 12/2/2007
I parenti e amici degli arrestati il 12 febbraio 2007 e degli inquisiti, si
sono riuniti il giorno 18 febbraio 2007 per tentare di comprendere quanto
sta accadendo e per esprimere le seguenti riflessioni:
1. Non è casuale la tempistica con cui si è svolto il blitz della polizia
considerato il delicato equilibrio politico del governo, l’approssimarsi
della manifestazione di Vicenza contro la base Dal Molin, sulla quale è
stato montato un clima di paura e di tensione spropositato e inquietante e
alla vigilia dei pesanti attacchi ai lavoratori come lo scippo del TFR.
2. La fretta di stabilire distanze, di salvaguardare a tutti i costi
posizioni politiche acquisite, di tutelare l’immagine che la CGIL vuole dare
di sé alla società hanno favorito il linciaggio mediatico di tutti quegli
iscritti e delegati che con serietà, competenza e decisione hanno sostenuto
i diritti dei lavoratori. È stato fin troppo facile accusarli di tradimento,
di doppia vita e slealtà per far finta di non capire o di non cogliere il
disagio dei lavoratori nei confronti di una politica che da destra o da
sinistra non li tutela affatto. L’attacco più pesante è stato portato
all’integrità dei nostri figli e compagni e alla loro trasparente coerenza.
Il tradimento coglie immediatamente nel segno la sensibilità di chiunque,
perciò facilmente spendibile nel mercato mediatico.
3. Non siamo affatto stupiti della radicalità di pensiero, di azione dei
giovani militanti, guai se i giovani non fossero tali; vogliamo ribadire che
in una “società liquida”, debole, dove viene accolto, avvalorato e
giustificato tutto e il contrario di tutto, questi giovani hanno almeno la
volontà di studiare, confrontarsi e rischiare per ideali forti.
Ciò che ci rincuora è la calda solidarietà che, a dispetto del clima di
terrore e di caccia alle streghe, si è manifestata in tanti episodi sia
personali che collettivi. Anche questa è messa sotto accusa come è successo
per gli striscioni appesi a Milano o per la straordinaria partecipazione al
corteo di Vicenza dietro lo striscione contro gli arresti.
4. L’apparato mediatico e la stampa, apparentemente molto più informati
degli stessi avvocati incaricati della difesa, hanno ancora una volta
violato la dignità non solo delle persone arrestate, ma anche dei familiari
e degli amici. Le vite che hanno rovinato con le condanne già decretate a
mezzo stampa non potranno mai essere sufficientemente risarcite.
5. A chi ha sbattuto i nostri cari come mostri in prima pagina non importa
appurare e capire i fatti prima di giudicare, non importa far maturare nella
società il bisogno di chiarezza rispetto alla pesantezza delle accuse
contestate, anzi. Il loro obiettivo è far permanere la confusione per creare
terra bruciata attorno alle idee dei nostri cari e mantenere inalterati gli
equilibri del potere.
6. Dopo le riflessioni fatte, i parenti e amici degli arrestati e degli
inquisiti decidono di sostenere i loro cari restando uniti e promuovendo una
catena di solidarietà per sostenerli durante la detenzione e durante tutto
l’iter processuale che si profila complesso, delicato e costoso. Una
iniziativa anche di mutuo soccorso tra i parenti stessi per le difficoltà di
ogni genere che si possono incontrare in questa situazione. Si impegnano,
inoltre, a dar più voce a quanti si sentono traditi da quei sistemi di
informazione disposti a manipolare qualunque notizia in nome della maggior
tiratura possibile.
7. Decidono anche di sostenere e difendere i propri cari e se stessi da
attacchi che si manifestano su diversi piani come licenziamenti, espulsioni
da sindacati e vergognose diffamazioni a mezzo stampa.
8. Invitano i pochissimi parenti che non hanno partecipato all’incontro o
perché non sono riusciti a saperlo, non conoscendo nessuno a cui rivolgersi,
o perché timorosi di nuocere a se stessi e ai propri cari vista la campagna
intimidatoria della stampa e televisione, a contattarci.
Si è per tutto questo costituita l’Associazione Parenti e Amici degli
arrestati il 12/2/2007 che presto divulgherà anche un numero di Conto
Corrente Postale per chi volesse contribuire economicamente.
Associazione solidarietà parenti e amici degli arrestati il 12/2/2007
parentieamici@libero.it
Padova 19/02/07 |