SENZA CENSURA N.22

marzo 2007

 

COMUNICATO dell’Associazione solidarietà parenti e amici degli arrestati il 12/2/2007

I parenti e amici degli arrestati il 12 febbraio 2007 e degli inquisiti, si sono riuniti il giorno 18 febbraio 2007 per tentare di comprendere quanto sta accadendo e per esprimere le seguenti riflessioni:

1. Non è casuale la tempistica con cui si è svolto il blitz della polizia considerato il delicato equilibrio politico del governo, l’approssimarsi della manifestazione di Vicenza contro la base Dal Molin, sulla quale è stato montato un clima di paura e di tensione spropositato e inquietante e alla vigilia dei pesanti attacchi ai lavoratori come lo scippo del TFR.

2. La fretta di stabilire distanze, di salvaguardare a tutti i costi posizioni politiche acquisite, di tutelare l’immagine che la CGIL vuole dare di sé alla società hanno favorito il linciaggio mediatico di tutti quegli iscritti e delegati che con serietà, competenza e decisione hanno sostenuto i diritti dei lavoratori. È stato fin troppo facile accusarli di tradimento, di doppia vita e slealtà per far finta di non capire o di non cogliere il disagio dei lavoratori nei confronti di una politica che da destra o da sinistra non li tutela affatto. L’attacco più pesante è stato portato all’integrità dei nostri figli e compagni e alla loro trasparente coerenza. Il tradimento coglie immediatamente nel segno la sensibilità di chiunque, perciò facilmente spendibile nel mercato mediatico.

3. Non siamo affatto stupiti della radicalità di pensiero, di azione dei giovani militanti, guai se i giovani non fossero tali; vogliamo ribadire che in una “società liquida”, debole, dove viene accolto, avvalorato e giustificato tutto e il contrario di tutto, questi giovani hanno almeno la volontà di studiare, confrontarsi e rischiare per ideali forti.
Ciò che ci rincuora è la calda solidarietà che, a dispetto del clima di terrore e di caccia alle streghe, si è manifestata in tanti episodi sia personali che collettivi. Anche questa è messa sotto accusa come è successo per gli striscioni appesi a Milano o per la straordinaria partecipazione al corteo di Vicenza dietro lo striscione contro gli arresti.

4. L’apparato mediatico e la stampa, apparentemente molto più informati degli stessi avvocati incaricati della difesa, hanno ancora una volta violato la dignità non solo delle persone arrestate, ma anche dei familiari e degli amici. Le vite che hanno rovinato con le condanne già decretate a mezzo stampa non potranno mai essere sufficientemente risarcite.

5. A chi ha sbattuto i nostri cari come mostri in prima pagina non importa appurare e capire i fatti prima di giudicare, non importa far maturare nella società il bisogno di chiarezza rispetto alla pesantezza delle accuse contestate, anzi. Il loro obiettivo è far permanere la confusione per creare terra bruciata attorno alle idee dei nostri cari e mantenere inalterati gli equilibri del potere.

6. Dopo le riflessioni fatte, i parenti e amici degli arrestati e degli inquisiti decidono di sostenere i loro cari restando uniti e promuovendo una catena di solidarietà per sostenerli durante la detenzione e durante tutto l’iter processuale che si profila complesso, delicato e costoso. Una iniziativa anche di mutuo soccorso tra i parenti stessi per le difficoltà di ogni genere che si possono incontrare in questa situazione. Si impegnano, inoltre, a dar più voce a quanti si sentono traditi da quei sistemi di informazione disposti a manipolare qualunque notizia in nome della maggior tiratura possibile.

7. Decidono anche di sostenere e difendere i propri cari e se stessi da attacchi che si manifestano su diversi piani come licenziamenti, espulsioni da sindacati e vergognose diffamazioni a mezzo stampa.

8. Invitano i pochissimi parenti che non hanno partecipato all’incontro o perché non sono riusciti a saperlo, non conoscendo nessuno a cui rivolgersi, o perché timorosi di nuocere a se stessi e ai propri cari vista la campagna intimidatoria della stampa e televisione, a contattarci.

Si è per tutto questo costituita l’Associazione Parenti e Amici degli arrestati il 12/2/2007 che presto divulgherà anche un numero di Conto Corrente Postale per chi volesse contribuire economicamente.

Associazione solidarietà parenti e amici degli arrestati il 12/2/2007
parentieamici@libero.it

Padova 19/02/07

 



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