L’attacco dell’ambasciata USA ad Atene: comunicato del gruppo «Lotta
Rivoluzionaria»
Pubblichiamo la primissima parte della traduzione del comunicato del gruppo:
«Lotta Rivoluzionaria» (EA, Epanastatikos Agonas), relativo all’attacco del
12 gennaio 2007 contro l’ambasciata statunitense ad Atene, apparso in Grecia
su numerose fonti di informazione e “scaricabile” integralmente dal
sito:www.senzacensura.org nella versione telematica della rivista di questo
numero.
Riteniamo utile la sua pubblicazione, vista la disonestà intellettuale dei
media italiani tutti che si sono ben guardati dal riportare il punto di
vista di chi aveva condotto l’attacco, senza però astenersi dal commentarne
«le gesta» e «il profilo».
Inoltre ci sembra comunque interessante veicolare le valutazioni compiute da
questi compagni soprattutto ristetto alla situzione del «Medio-Oriente»,
visto il loro punto di vista mediterraneo privilegiato, e il ruolo giocato
sia dagli USA che dall’Europa, tra cui la Grecia, nella «Guerra al
terrorismo».
Dalle scarse notizie apparse sappiamo che «Lotta rivoluzionaria» è attivo
dal 2003 e ha rivendicato 7 azioni: nel settembre 2003 attaccò il Tribunale
di Atene, nel maggio 2004, fece esplodere un ordigno, presso il
commissariato di polizia di Kallithea (Atene), appena tre mesi prima
dell’inizio delle Olimpiadi. Nel 2006 ha compiuto altre due azioni. In
giugno una bomba fu fatta esplodere presso l’abitazione del ministro della
Cultura Yorgos Voulgarakis, già titolare del dicastero dell’Ordine pubblico,
mentre nel dicembre era stato attacato il ministero dell’Economia, che si
trova nel centro di Atene.
«Il 12 Gennaio 2007 alle ore 06:00 Lotta Rivoluzionaria ha compiuto un
attacco con un RPG contro l’ambasciata americana ad Atene, ridicolizzando
tutte le severe misure di sicurezza sia degli Americani che della Polizia.
L’azione è la nostra risposta alla guerra criminale contro il «terrorismo»
che gli USA hanno scatenato in tutto il pianeta con l’aiuto degli
stati-complici. E’ la nostra risposta alla guerra che gli assassini
Americani e i loro seguaci portano avanti in Irak e Afghanistan, al
bombardamento della Somalia, alle nuove guerre che sono pronti ad innescare
per imporre il Nuovo Ordine Mondiale. E’ una risposta per la loro politica
in Palestina e Libano, poltica che punta all’eliminazione di ogni
resistenza. E’ una risposta per i prigionieri di Guantanamo, per tutti i
detenuti - ostaggi della guerra «antiterrorista». Infine, è un saluto per
tutti coloro che combattono contro l’installazione di un regime del nuovo
ordine mondiale, dal Iraq, al Libano, dala Palestina e alla Nigeria fino
all’ America Latina e l’Europa.
La nostra azione era un intervento politico centrale rispetto al ruolo che
lo stato greco ha nella guerra contro il «terrorismo», e ha messo in risalto
la subalternità del governo alla politica degli USA. Questo si dimostra dal
fatto che la schiava degli americani Bakoianni [Dora Bakoianni, ministra
degli Esteri ellenica, NdC] - ha seguito ansimando anche l’archipraetor
Polidoras [Vyron Polidoras, ministro greco della Pubblica Sicurezza, NdC ]-
ha corso per porre le sue scuse a Ries [Charles Ries, amabsciatore americano
ad Atene, NdC], promettendogli che il governo farà tutto il possibile per
far luce su questo attacco ma anche per prevenire conseguenze negative, e
che in ogni caso questo attacco comporterà sul fronte contro il
«terrorismo», rispetto al ruolo che lo stato greco ha come alleato
«strategico» degli USA a livello politico, ma anche per le sue conseguenze
economiche negative. [...]» |