SENZA CENSURA N.22

marzo 2007

 

I PRIGIONIERI PER IL SYMPOSIUM


Durante i giorni del symposium di Atene molti prigionieri in tutto il mondo hanno attuato uno sciopero della fame per unirsi all’iniziativa. Pubblichiamo i comunicati di alcuni prigionieri che hanno aderito a questa lotta

18/12/2006: Solidarietà ai compagni e alle compagne della Turchia in lotta fino alla morte contro il carcere
I compagni Mauro Rossetti Busa e Federico Bonamici, detenuti nel carcere di Poggioreale, aderiscono allo sciopero della fame internazionale dal 15 al 18 dicembre, in solidarietà ai compagni e alle compagne della Turchia in lotta fino alla morte contro il carcere, la tortura, l’isolamento nelle famigerate celle di tipo F.
Mauro e Federico salutano i compagni e le compagne solidali, che il 17 dicembre hanno manifestato sotto il carcere di Poggioreale e quelli che ovunque si battono contro l’isolamento, la tortura, le deprivazioni e la spersonalizzazione praticate nelle carceri imperialiste, per la liberazione e il rispetto della dignità dei proletari rivoluzionari prigionieri.
FUORI I COMPAGNI/E DALLE GALERE! [mumiafree@libero.it - www.autprol.org]

19/12/2006: Lettera di Francesco Gioia, arrestato per l’inchiesta pisana sulle COR, sull’adesione allo sciopero della fame
Cari compagni,
vi comunico che aderirò allo sciopero della fame in solidarietà con i prigionieri politici turchi, che lottano da anni contro il regime F delle carceri speciali, ricordando il massacro di 28 prigionieri uccisi per mano dell’esercito, durante gli scioperi della fame di protesta del 2000.
Sperando anche che la nostra determinazione e unità fra compagni prigionieri, sia di stimolo per i compagni fuori a combattere con ogni mezzo necessario contro lo Stato e lo sfruttamento.
Colgo l’occasione per salutare tutti i compagni che supportano noi prigionieri con iniziative, messaggi di solidarietà, benefit e libri.
Un saluto complice e fatto veramente con il cuore a tutti i compagni che portano avanti l’azione diretta e continuano a combattere con armi un po’ meno spuntate del nostro sciopero della fame.
La solidarietà con i prigionieri non è fare sfilate piagnone o monumenti ai caduti, ma continuare la guerra che i compagni imprigionati stavano facendo. Non un passo indietro!
[www.autprol.org] Francesco

Comunicato di Benedetta Galante, Silvia Guerini, Costantino Ragusa e Federico Bonamici
Aderiamo allo sciopero internazionale di solidarietà dal 15 al 18 dicembre contro il carcere, l’isolamento, la tortura in solidarietà alle compagne e compagni della Turchia in lotta fino alla morte contro il modello F-Typ.
Per tutti/e quei compagne/i che sono stati/e uccisi/e: Edo, Sole, Barry, Xosé, Joelle, Bill ... e per tutti/e quelli/e che il potere seppellisce sotto anni di galera e che tenta di annullare, annientare con continue privazioni, pratiche di spersonalizzazione, con isolamento e torture o semplicemente prendendo anni delle loro vite e separandoli/e dai loro affetti. Vorrebbero piegarci e vanificare i nostri percorsi di libertà e liberazione, ma non è possibile soffocare la tensione che anima tutte e tutti coloro che lottano col desiderio di un mondo dove oppressione e sfruttamento non siano l’impronta indelebile dell’essere umano e il fondamento delle sue società.
In una società dove il vivente viene transgenizzato, nanotecnologizzato, clonato e ridotto a materiale da laboratorio, le potenzialità e i progetti distruttivi e di controllo raggiungono livelli mai toccati. Il processo di artificializzazione, la reificazione, la dipendenza da un dominio tecno-scientifico sempre più motore di questo sistema, si estendono alla totalità e all’essenza di ogni essere vivente. In un simile contesto si mostra con evidenza la necessità di opporre il proprio netto rifiuto. È una dura battaglia ma almeno non gli avremmo dato in mano il mondo...
Per chi mette in gioco se stessa/o, la propria vita e non chiude gli occhi....
Benedetta Galante, Silvia Guerini, anarchiche verdi
Costantino Ragusa, Federico Bonamici, anarchici verdi

Saluto per il simposio contro l’isolamento ad Atene
Dichiaro la mia partecipazione allo sciopero della fame internazionale simbolico nel quadro di questo simposio come piccolo segno della mia sempre viva solidarietà internazionalista, che comprende tutte le tendenze, strategie e tutte le metodologie onestamente socialrivoluzionarie nella resistenza e lotta di liberazione globale.
Con i miei più sinceri saluti vi prego di accogliere questo umile e piccolo segno del mio ricordo sempre vivo a tutte le compagne cadute e a tutti i compagni caduti nella lotta eroica contro l’isolamento ed il E-Typ, di accogliere questo umile e piccolo segno del mio grandissimo rispetto e della mia amorevole solidarietà per la compagna Gülcan Görüoölu ed i compagni Behiç Asci e Sevgi Saymaz.
Vuole anche essere un piccolo segno della mia solidarietà anarchica-verde e del mio continuo coinvolgimento e lottare contro gli
sviluppi orrendi elencati ed i tanti altri non elencati come temi centrali del vostro simposio, sviluppi che sono espressione del nuovo fascismo sicuritario globale ad ogni livello dell’oligarchia imperialista.
Contro l’isolamento nelle galere! Contro l’isolamento delle lotte, dei paesi e dei popoli!
Contro l’isolamento nei nostri cuori e nelle nostre teste!

Marco Camenisch


[www.tayad-committee.info]



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