Per la 42a volta si sono incontrati i e le
rappresentanti politici, militari ed economici per discutere le decisioni
strategiche e coordinare il progetto militare. Protette da una presenza
gigantesca delle forze dell’ordine il fior fiore della “strategic community”
si è riunito nell’hotel di lusso “Bayerischer Hof” a Monaco. Il punto chiave
di quest’anno, accanto alla situazione arenata in Iraq, è stato sviluppare
un progetto comune per intervenire in Iran.
Diversamente dagli anni precedenti, quando il governo tedesco si era
ritirato sulla posizione di rifiutare con veemenza qualsiasi coinvolgimento
militare nel conflitto in Iraq, la nuova cancelliere Merkel si è fatta
garante di un atteggiamento comune di fronte all’Iran. Nel suo discorso
Angela Merkel ha espresso chiaramente la sua posizione che l’Iran avesse
attraversato la linea rossa e in tal modo aperto lo spazio per una
pianificazione militare nella quale debba partecipare anche la Germania.
Come già negli anni scorsi anche quest’anno si sono svolte varie attività
contro questa “Conferenza di Guerra”. Le iniziative di protesta sono state
organizzate come sempre da un gruppo promotore composto da una varietà di
gruppi, dalla sinistra radicale fino al movimento per la pace. Il lavoro tra
situazioni con posizioni talmente diverse non è sempre facile ma siamo
riusciti finora a sventare ogni tentativo di spaccare questa alleanza. La
base per la cooperazione è la decisione che le singole situazioni possano
proseguire i propri progetti e determinare le loro forme di resistenza. Il
concetto comune di quest’anno è stato, a parte la guerra imminente contro
l’Iran, di individuare la tortura come strumento della Guerra Globale.
La prima iniziativa di questi giorni è stata la manifestazione nella piazza
centrale della città, (Marienplatz). Dopo la manifestazione partiva un
corteo in bicicletta sotto lo slogan “Fight capitalist war - fight
capitalist peace!” che si è fermato tra l’altro sotto il consolato USA. I
cortei in bicicletta sono diventati abbastanza frequenti a Monaco essendo un
mezzo efficace perché permettono da un lato di superare grandi distanze e
nello stesso tempo impediscono alla polizia di far passare il corteo tra due
ali, una prassi frequente delle forze dell’ordine a Monaco.
Per disturbare la solita cena di un pugno di partecipanti selezionati della
conferenza come per esempio Angela Merkel e Donald Rumsfeld nel ristorante
migliore della cittá, ci siamo dati l’appuntamento per una “passeggiata
serale anticapitalista”. Circa 500 persone hanno fatto del loro meglio per
disturbare l’armonia della cena. Nonostante la forte presenza delle forze
dell’ordine siamo arrivati abbastanza vicino al ristorante. Purtroppo la
visita del consolato italiano e di una associazione studentesca di estrema
destra è stata impedita. Durante la serata sono state arrestate 10 persone.
Con circa 4500 partecipanti la manifestazione centrale di sabato era più
piccola dell’anno scorso; questo non pregiudicava però il suo carattere
espressivo. Da parte della questura siamo stati messi di fronte a una serie
di nuove angherie. Insistevano per esempio che ci fosse stato un massiccio
attacco con bottiglie alle forze d’ordine nell’anno scorso per cui è stato
interdetto di portare bottiglie di vetro alla manifestazione. Per garantire
che il divieto fosse rispettato hanno potuto controllare quasi ogni
partecipante della manifestazione. Inoltre la questura ha chiesto il
controllo dell’identità non solo di tutti i relatori ma di tutti coloro che
si trovavano nel furgone dell’amplificazione. Nonostante questa richiesta
fosse stata respinta dalla magistratura la polizia ha cercato diverse volte
di accedere al furgone.
Molti partecipanti portavano cartelli che recavano la dicitura “Rumsfeld
massacratore” che la polizia ha considerato offesa a un ospite della città,
arrestando quindi più di 60 persone. Nella ricerca di questi cartelli la
polizia ha assaltato un furgone dell’amplificazione usando spray al pepe.
Nel corso di questa azione sono stati feriti diversi manifestanti.
Il contenuto centrale della manifestazione “Tortura e Guerra” e stato
espresso da un blocco camuffato in tute arancioni, che simbolizzava i
detenuti a Guantanamo, alla testa della manifestazione. L’immagine dei
“detenuti” in arancione che passava tra due ali di poliziotti in tenuta da
combattimento era molto impressionante e ha colpito anche la stampa
borghese.
Nonostante i tentativi della questura di ostacolare le attività contro la
Conferenza di Guerra alla vigilia, siamo riusciti anche quest’anno a dare un
segnale vistoso contro i pianificatori della guerra globale. Sono
definitivamente passati i tempi in cui tali conferenze si potevano svolgere
in perfetto silenzio e senza proteste.
FIGHT CAPITALIST WAR – FIGHT CAPITALIST PEACE
Stadtplenum München |