Facciamo nostro l’appello
delle prigioniere e dei prigionieri di “Action Directe” rinchiusi nelle
carceri francesi e lo rilanciamo con la proposta di mobilitarsi in
contemporanea alle iniziative in Europa del Soccorso Rosso Internazionale.
Anche qui, come in ogni paese imperialista nella situazione di guerra in
corso, aumenta l’accanimento dello stato contro i prigionieri
rivoluzionari come testimonia l’applicazione del 41 bis, “il carcere
duro”, a militanti e inquisiti di organizzazioni rivoluzionarie.
Sabato 25 febbraio ore 15.00
Presidio a Milano davanti al Consolato francese
in via Moscova, 12
I compagni e le compagne solidali con i prigionieri rivoluzionari
Milano 1/2/2006
Appello delle prigioniere e dei prigionieri
In occasione dell’inizio del nostro 20esimo anno di prigionia lanciamo la
proposta di fare delle manifestazioni di solidarietà per il 25 di febbraio
davanti ai luoghi della nostra detenzione.
Durante l’anno passato i tribunali hanno esaminato i nostri fascicoli per
la liberazione condizionale e hanno respinto le nostre domande con la
solita solfa: dissociazione in cambio della libertà.
Concretamente detto, rimaniamo in detenzione perché rivendichiamo la
nostra appartenenza al campo della Rivoluzione, perché continuiamo a
credere, malgrado tutto, alla centralità della lotta antimperialista e
finalmente perché rifiutiamo di condannare la violenza insurrezionale
della nostra classe e della sua guerriglia in tutto il mondo, dalla
Palestina alla Colombia.
Durante questa seconda edizione delle mobilitazioni di febbraio appelliamo
alla solidarietà con Georges Ibrahim Abdallah, un comunista arabo
prigioniero da ottobre 1984.
Il nostro sostegno si esprimerà davanti alla prigione di Lannemazan, dove
è detenuto, ma anche davanti alle prigioni di Bapaume ed Ensisheim.
Insieme abbiamo combattuto contro lo stesso nemico ed abbiamo sopportato
giorno dopo giorno lo stesso mondo galeotto.
La nostra comunanza è inscindibile.
Con lui, dichiariamo la nostra solidarietà con tutte le compagne e tutti i
compagni della sinistra rivoluzionaria e antimperialista che rifiutano di
smentire il proprio impegno e le loro azioni del passato.
Nella prigionia politica, l’accanimento della vendetta dello Stato è
espressione dell’ondata reazionaria che ha investito tutto il paese.
Su questo terreno dobbiamo allargare e nel contempo rafforzare la
resistenza.
La solidarietà è un’arma! Seguiremos adelante!
Le prigioniere ed i prigionieri di Action Directe
Nathalie Ménigon
Georges Cipriani
Jean Marc Rouillan
Joelle Aubron (in sospensione della pena) |