Consiglio dell’Unione europea
Il Consiglio è l’organo decisionale
principale dell’Unione europea. Esso riunisce i ministri degli Stati
membri a seconda dei problemi iscritti all’ordine del giorno: relazioni
esterne, affari economici, trasporti, giustizia, istruzione, ecc.
Il Consiglio è formato da un rappresentante di ciascuno Stato membro a
livello ministeriale, abilitato ad impegnare il suo governo. Inoltre,
ciascun ministro in sede di Consiglio è responsabile per il proprio
Parlamento nazionale.
Il Consiglio è unico, ma per ragioni di organizzazione dei lavori si
riunisce, in funzione delle materie trattate, in diverse formazioni, cui
partecipano i ministri degli Stati membri e i Commissari europei
competenti per le materie interessate. Le formazioni attuali sono: Affari
generali e relazioni esterne; Economia e finanza; Cooperazione nei settori
della giustizia e degli affari interni; Occupazione, politica sociale,
salute e consumatori; Concorrenza (mercato interno, industria e ricerca);
Trasporti, telecomunicazioni ed energia; Agricoltura e pesca; Ambiente;
Istruzione, gioventù e cultura.
Le decisioni del Consiglio sono preparate da una struttura di gruppi di
lavoro e di comitati (circa 250) composti da delegati degli Stati membri.
Essi risolvono le questioni tecniche e trasmettono il fascicolo al
Comitato dei Rappresentanti Permanenti (Coreper), composto dagli
ambasciatori degli Stati membri presso l’Unione europea.
I Capi di Stato e/o di governo dell’Unione europea e il Presidente della
Commissione europea si riuniscono quattro volte l’anno nel “Consiglio
europeo”, in cui vengono definite le linee guida generali della politica
dell’Unione europea. Le decisioni prese durante le riunioni del Consiglio
europeo danno un forte impulso alla definizione degli orientamenti
politici generali dell’Unione europea.
La presidenza del Consiglio viene assunta a turno dagli Stati membri ogni
sei mesi
La sede del Consiglio è a Bruxelles dove si svolgono le riunioni
ministeriali, tranne che nei mesi di aprile, giugno e ottobre, nei quali
le riunioni si tengono al Centro europeo a Lussemburgo.
Le riunioni del Consiglio europeo hanno solitamente luogo a Bruxelles,
nell’edificio Justus Lipsius.
Il Consiglio esercita il potere legislativo per garantire la realizzazione
degli obiettivi fissati dai trattati ed alle condizioni da essi previste.
In generale, il Consiglio agisce solo su proposta della Commissione e
nella maggior parte dei casi con la partecipazione del Parlamento europeo,
nel quadro delle procedure di codecisione, di consultazione o di parere
conforme.
Sul piano dell’attuazione, la regola generale è che le competenze di
esecuzione della legislazione comunitaria sono attribuite alla
Commissione. Tuttavia, in casi specifici, il Consiglio può riservarsi il
diritto di esercitare funzioni esecutive.
Il trattato prevede l’instaurazione di una politica economica fondata
sullo stretto coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri.
A tal fine, il Consiglio adotta ogni anno un progetto di indirizzi di
massima delle politiche economiche degli Stati membri che è oggetto di una
conclusione del Consiglio europeo. In seguito, tale atto si traduce in una
raccomandazione del Consiglio ed è accompagnato da un meccanismo di
sorveglianza multilaterale.
Inoltre, il coordinamento previsto dal trattato si realizza pienamente nel
quadro dell’Unione economica e monetaria, nel quale il Consiglio ECOFIN
svolge un ruolo di primo piano.
Ogni anno il Consiglio conclude una serie di accordi internazionali tra
l’Unione europea e paesi terzi o organizzazioni internazionali. Tali
accordi possono riguardare settori generali come il commercio, la
cooperazione e lo sviluppo o settori specifici come quello tessile, la
pesca, le scienze e la tecnologia, i trasporti, ecc.
Inoltre, il Consiglio può concludere convenzioni tra gli Stati membri
dell’UE in settori come l’imposizione fiscale, il diritto delle imprese o
la protezione consolare. Le convenzioni possono anche riguardare la
cooperazione nel settore della giustizia e degli affari interni.
Il Consiglio definisce e implementa la politica estera e di sicurezza
comune dell’UE, in base agli orientamenti generali stabiliti dal Consiglio
europeo. La politica estera, la sicurezza e la difesa sono materia sulle
quali ogni singolo Stato membro dell’UE esercita un controllo
indipendente.
Il Consiglio coordina le azioni degli Stati membri e adotta misure nel
settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.
Tali problemi sono affrontati dai ministri della Giustizia e degli affari
interni che agiscono collettivamente nell’ambito del Consiglio Giustizia e
affari interni.
Parlamento europeo
Il Parlamento europeo è l’assemblea rappresentativa di tutti i cittadini
dei paesi membri dell’Unione e partecipa, nella sua qualità di organo
eletto, al processo legislativo. Dal 1979 i deputati europei sono eletti a
suffragio universale diretto.
I deputati del Parlamento europeo vengono eletti ogni cinque anni con uno
scrutinio di tipo proporzionale realizzato o su base regionale (Belgio,
Francia, Italia, Polonia e Regno Unito), o su base nazionale (Austria,
Danimarca, Lussemburgo, Repubblica ceca, Spagna, ecc.), ovvero con un
sistema combinato (Germania).
Attualmente il Parlamento europeo è formato da 732 deputati dei 25 Stati
membri: 99 deputati provengono dalla Germania, 78 ciascuno dalla Francia,
dall’Italia e dal Regno Unito, 54 ciascuno dalla Spagna e dalla Polonia,
27 dai Paesi Bassi, 24 ciascuno dal Belgio, dalla Repubblica ceca, dalla
Grecia, dall’Ungheria e dal Portogallo, 19 dalla Svezia, 18 dall’Austria,
14 ciascuno dalla Danimarca, dalla Slovacchia e dalla Finlandia, 13
ciascuno dall’Irlanda e dalla Lituania, 9 dalla Lettonia, 7 dalla
Slovenia, 6 ciascuno dall’Estonia, da Cipro e dal Lussemburgo e 5 da
Malta.
Circa un terzo degli eurodeputati eletti nell’ultimo suffragio sono donne
(222).
In Aula i seggi dei deputati non sono suddivisi in base alle delegazioni
nazionali, ma secondo il gruppo politico di appartenenza. Attualmente il
Parlamento europeo conta sette gruppi politici [Gruppo del Partito
popolare europeo (Democratici-cristiani) e dei Democratici europei; Gruppo
socialista al Parlamento europeo; Gruppo dell’Alleanza dei Democratici e
dei Liberali per l’Europa; Gruppo Verde/Alleanza libera europea; Gruppo
confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica; Gruppo
Indipendenza/Democrazia; Gruppo “Unione per l’Europa delle nazioni”] e
alcuni deputati “non iscritti”. I deputati lavorano normalmente in seno a
delegazioni e commissioni parlamentari, di cui sono membri titolari o
supplenti.
Il Parlamento europeo ha sede a Strasburgo e dispone di tre luoghi di
lavoro: Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo. I deputati europei si
riuniscono in seduta plenaria (tornata) una settimana al mese a
Strasburgo. Alcune tornate supplementari di due giorni si svolgono a
Bruxelles. Il Segretariato generale del Parlamento ha sede a Lussemburgo.
Due settimane al mese sono invece riservate alle riunioni delle
commissioni parlamentari a Bruxelles. La settimana restante è dedicata
alle riunioni dei gruppi politici.
Il Parlamento condivide con il Consiglio il potere legislativo. La
procedura più comune per adottare la legislazione dell’UE è la “codecisione”,
che pone il Parlamento europeo e il Consiglio su un piano di parità, e le
leggi adottate sulla base di questa procedura sono atti comuni del
Consiglio e del Parlamento. La procedura di codecisione si applica alla
legislazione in un gran numero di settori. Il Parlamento dà impulso a una
nuova legislazione esaminando il programma di lavoro annuale della
Commissione, studiando quali nuove leggi possano essere necessarie e
chiedendo alla Commissione di presentare proposte. Il Parlamento esercita
un controllo su tutte le istituzioni dell’UE e in particolare sulla
Commissione. Ha il potere di approvare o respingere la nomina dei
commissari e ha il diritto di censurare collettivamente la Commissione. |