SENZA CENSURA N.19
marzo 2006
La
solidarietà è un’arma!
Come compagni e compagne di Senza Censura facciamo nostro l’appello della
prigioniera rivoluzionaria Maria Cappello, riportato qui sotto, rimarcando
l’importanza politica dell’intervento a sostegno di tutti i prigionieri
rivoluzionari ed in particolare - in questa fase - a quelli sottoposti
all’art. 41bis.
Con questo spirito mettiamo a disposizione il nostro recapito per la raccolta
dei contributi, che possono essere inviati a mezzo vaglia postale presso la
nostra redazione, al seguente indirizzo:
Redazione di Senza Censura
Via del Verrocchio, 12/N
40138 Bologna
[indicando come causale: “Cassa sostegno legale”.]
La Redazione di Senza Censura
e Severina Berselli
Bologna, gennaio 2006
[per info sui prigionieri attualmente detenuti:
http://www.autprol.org/pp]
[per info sulle strutture detentive:
http://www.autprol.org/pp/pp.asp?PV=2]
- o – o – o - o – o – o - o – o – o - o – o – o -
Desidero ringraziare i compagni e i proletari che con la loro fattiva
solidarietà stanno contribuendo alla raccolta di fondi per le spese sostenute
dagli avvocati dei prigionieri politici rivoluzionari.
La somma raccolta sinora è stata data agli avvocati dalla compagna Severina,
che non ha fatto mancare la sua disponibilità, ed è servita a coprire, seppure
solo in parte, le spese di viaggio e di cancelleria sostenute in occasione
della recente tornata processuale ai militanti BR e ai militanti rivoluzionari
prigionieri, come pure per seguire i compagni nelle diverse galere.
Un ringraziamento che, ci tengo a sottolineare, è tutt’altro che un modo
formale di dare un riscontro sull’avvenuto utilizzo della somma raccolta, ma
vuole rimarcare una volta di più il senso politico forte della solidarietà di
classe anche quando si esprime nel contribuito ad un raccolta fondi, un senso
politico che ha anche il significato di frapporsi alle politiche di
desolidarizzazione dello stato borghese verso i prigionieri politici.
Con questa mia vorrei anche porre alla vostra attenzione e conoscenza
l’applicazione, con decreto del ministro di giustizia, dell’art. 41 bis ai
militanti BR e militanti rivoluzionari ultimi arrestati, a decorrere
dall’1/10/2005, con la evidente finalità di perseguire l’annientamento della
loro identità rivoluzionaria e gravare con questa misura sullo scontro di
classe in termini di deterrenza.
Aldilà dei nodi che questo passaggio controrivoluzionario solleva nel quadro
generale dello scontro, c’è un aspetto immediato che fin da subito non potrà
essere trascurato, quello del controllo costante dei prigionieri politici
sottoposti a questo regime segregativo e che, vista la limitazione dei
colloqui ad uno al mese ai soli familiari e attraverso un vetro divisorio, può
essere ottemperato con la visita dei propri difensori.
A questo proposito mi preme ancora una volta rivolgermi a quei compagni e
proletari che per sensibilità politica hanno a cuore la difesa della identità
politica dei prigionieri rivoluzionari perché contribuiscano a sostenere le
spese di viaggio dei difensori dei compagni.
Saluti comunisti.
Maria Cappello
Latina, novembre 2005