SENZA CENSURA N.18

NOVEMBRE 2005

 

COLLABORAZIONE “ANTITERRORISMO” FRANCO-SPAGNOLA
 

Polizia spagnola e polizia francese effettuano undici arresti in applicazione della legislazione antiterrorista. Diverse delle persone arrestate, tutte in isolamento assoluto, hanno denunciato pressioni, minacce e percosse

Il 28 luglio, la Polizia Spagnola ha eseguito un'operazione che si è chiusa con l'arresto di sei persone in Bizkaia e Nafarroa. Maite Orue Bengoa e Gorka López Hernández sono stati arrestati a Gernika, Alberto Gil Rosado e Sue Lorenzo Gómez a Bilbao, Ainara Artetxe Azkueta a Galdakao e Unai Gorostizaga Arbide a Mendigorria.
Immediatamente, il ministro spagnolo degli Interni, José Antonio Alonso, ha affermato che gli arrestati "appartengono all'apparato di reclutamento ed infrastruttura dell'organizzazione terrorista ETA".
Gli arresti sono stati collegati ai documenti sequestrati ad Ibon Fernández Iradi, presunto membro di ETA, tre anni fa, durante il suo arresto nello Stato francese. Lo scorso febbraio, si era registrata un'altra operazione, con quattordici arresti che, secondo il Commissariato Generale per le Informazioni della Direzione Generale della Polizia, aveva comportato "la completa disarticolazione della struttura di reclutamento di nuovi terroristi, indispensabili alla sussistenza di ETA".
Sono già 117 le persone arrestate con l'accusa di comparire nei documenti di Fernández Iradi, all'interno di una modalità di arresti definiti "preventivi" dalle autorità dello Stato spagnolo. Paulino Luesma, Delegato del Governo (carica corrispondente a quella di prefetto, N.d.T.) per la Comunità Autonoma Basca, condiziona l'operazione "al risultato degli interrogatori"; vale a dire, si arrestano preventivamente persone che appaiono in una lista sequestrata tre anni fa e si ripone tutto il peso del sospetto nelle dichiarazioni eventualmente estorte negli interrogatori.
Questo sistema è protetto dal meccanismo dell'isolamento assoluto: i sei giovani, oltre ad un altro arrestato tre giorni dopo a Gernika, Egoitz Martitegi, subiranno diversi gradi di pressioni, minacce, botte. Mentre Sue Lorenzo è stata mandata in carcere ancora in isolamento assoluto (la legge prevede altri otto giorni di isolamento assoluto in carcere), gli altri sono stati rilasciati ed hanno potuto raccontare pubblicamente il trattamento del quale sono stati oggetto. Due giorni dopo, la Polizia francese arresta Jon Troitiño, Zuhaitz Errasti, Urtzi Zubizarreta e Oier González, con l'accusa di appartenere all'"apparato militare di ETA" per i primi due e quella di avere tentato di ricostruire lo"apparato internazionale" per gli altri.
Il Ministro degli Interni spagnolo ha approfittato degli arresti per sottolineare l'"eccellente stato della collaborazione franco-spagnola in materia antiterrorista"; questa eccellenza comprende il fatto che nello Stato francese si utilizzi in maniera sempre più sistematica l'isolamento assoluto e si proceda in modo sempre più simile a quello in uso nello Stato spagnolo.
Ricordiamo semplicemente che il Relatore speciale contro la Tortura delle Nazioni Unite, già nel suo rapporto dell'anno scorso, ha incluso quattro casi di tortura contro cittadini baschi nello Stato francese, avvenuti in circostanze molto simili.

Tratto da “Islada” n.21, agosto 2005
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