Ci giunge notizia che il 26.05.05 le
autorità francesi hanno nuovamente arrestato il compagno Giuseppe Maj e il
compagno Giuseppe Czeppel del (nuovo)Partito Comunista Italiano.
Non abbiamo ancora notizie precise delle accuse che questa volta addossano
loro, ma una cosa è certa: ancora una volta si evidenzia l’accanimento della
borghesia nei confronti di questi compagni, comunisti che hanno lottato per
la costruzione del partito comunista e che oggi lottano per fare dell’Italia
un nuovo paese socialista.
I compagni Maj e Czeppel furono già arrestati nel giugno 2003 per
associazione a delinquere e possesso di documenti falsi. Dopo sei mesi di
prigionia nelle carceri di La Santé (Maj) e Fleury Mérogis (Czeppel), e
senza l’istruzione di alcun processo, nel dicembre 2003 vengono scarcerati.
Ma le autorità francesi non concedono loro la piena libertà. Maj è costretto
al confino a St. Denis (Parigi) e Czeppel a Parigi. Entrambi vengono
sottoposti ad una serie di restrizioni e privazioni delle libertà: obbligo
di dimora in un luogo fissato dai giudici, obbligo di firma presso la
polizia, divieto di uscire dal comune di dimora, divieto di lavorare,
divieto di comunicare tra loro.
Dopo un anno di confino, nel dicembre 2004 i compagni si sono resi
nuovamente irreperibili, tornando nella clandestinità per continuare il loro
lavoro nel (nuovo)Partito Comunista Italiano, che intanto era stato fondato
nell’ottobre dello stesso anno.
L’accanimento particolare delle autorità italiane e francesi contro i
compagni del (n)PCI e in generale contro i comunisti e gli antimperialisti
rappresenta il vero volto della democrazia borghese. È lo stesso accanimento
della borghesia fascista che uccise e perseguitò i comunisti e gli
antifascisti, istituendo il confino e i Tribunali Speciali. Oggi come ieri,
stretta nella seconda crisi generale del suo stesso sistema, la borghesia
sta nuovamente trascinando le masse popolari in una situazione di crescente
fame, miseria e guerra. Questa classe di parassiti, non potendo far fronte
alla crisi, non può fare altro che perseguitare coloro i quali lottano per
dare alla classe operaia e alle masse gli strumenti ideologici e
organizzativi necessari a ribellarsi a questa barbarie per costruire una
società diversa, migliore, una società socialista.
Questa operazione repressiva si inserisce in una strategia più generale che
vede in questi giorni, in Italia, decine di compagni anarchici e
antimperialisti arrestati e perseguitati con l’accusa di voler sovvertire le
“democratiche” istituzioni (art. 270 bis e ter del Codice Penale), mentre in
Spagna vengono arresti i dirigenti del movimento indipendentista basco, come
il compagno Otegi.
Chi sono i mandanti e gli esecutori della persecuzione dei compagni? Sono
gli stessi che per difendere il loro potere e i loro privilegi, affamano
milioni di persone, occupano territori, bombardano intere città, rastrellano
popolazioni, torturano a morte chi oppone resistenza. Sono gli stessi che
qui in Italia licenziano operai e vivono nel lusso, denigrano i partigiani
della Resistenza, rivalutano i fascisti della Repubblica di Salò, assolvono
gli stragisti di Piazza Fontana, proteggono i fascisti come Izzo.
Libertà per i compagni Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel!
Solidarietà al (nuovo)Partito Comunista Italiano!
Solidarietà con i compagni perseguitati!
Costruiamo una rete di solidarietà con tutti i compagni arrestati e
perseguitati dalla borghesia!
Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 - 20128 Milano - Tel/Fax 02-26306454
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