SENZA CENSURA N.17

LUGLIO 2005

 

EUSKAL PRESO POLITIKOEN KOLEKTIBOA

Il dibattito del collettivo dei/delle prigionieri/e politici/e baschi/e 2001/02

 

Il dibattito sviluppato dall’EPPK all’interno delle prigioni francesi e spagnole si è prolungato nel tempo, mentre le difficoltà imposte dalla dispersione in più di 90 prigioni sono realmente serie. Anche così, il dibattito si è svolto e di seguito spieghiamo le principali conclusioni dello stesso.

1) Collettivo plurale
La pluralità della sua composizione è una delle principali caratteristiche dell’EPPK. È composto da cittadini/e baschi/e che lavorano e lottano per la libertà di Euskal Herria (Paese Basco), lo fanno in diversi modi e da distinte collocazioni sociali, politiche o lavorative. Così, attualmente l’EPPK riunisce nel suo seno attivisti dell’organizzazione armata ETA, giovani delle organizzazioni JARRAI, HAIKA e SEGI, membri degli organismi popolari AAB, ASKATASUNA, ZUMALABE, AEK, militanti di strutture politiche come XAKI, EH, BATASUNA, esponenti pubblici dell’unica istituzione nazionale basca UDALBILTZA e anche lavoratori dei mezzi di comunicazione come EGIN, GARA, EGUNKARIA o BERRIA, e molti altri.
Ciò che li riunisce tutti nel seno dell’EPPK è essere stati incarcerati per aver lottato per la libertà di Euskal Herria. Inoltre, l’EPPK non è che una forma di autoorganizzazione all’interno delle prigioni e strumento per potere continuare a contribuire al processo di liberazione nazionale e sociale basco.
Tutti i membri dell’EPPK devono mantenersi fedeli al collettivo, respingere il sistema carcerario, essere vincolati alle decisioni dell’Assemblea Generale e mantenere l’impegno di lotta acquisito rispetto alla strategia di liberazione nazionale e sociale di Euskal Herria.

2) Struttura
L’EPPK si struttura in tante assemblee quante sono le prigioni nelle quali è disperso, con autonomia per portare avanti la sua linea generale. Allo stesso tempo, tutte queste assemblee locali formano l’Assemblea Generale, che costituisce il principale ambito di dibattito e di assunzione di decisioni dell’EPPK. Le sue decisioni sono vincolanti per tutti i suoi membri.
Inoltre, l’EPPK ha costituito un gruppo di interlocuzione rappresentativo di tutto il collettivo davanti agli altri soggetti sociali e politici di Euskal Herria ed all’amministrazione carceraria.

3) Linea Generale
Nella sua linea generale l’EPPK coniuga la lotta politica con la resistenza all’interno delle prigioni. Stabilisce come obiettivo strategico il conseguimento dell’amnistia ed indirizza la sua lotta politica verso il conseguimento dell’obiettivo tattico del raggruppamento di tutti i suoi membri in Euskal Herria.
L’amnistia è in relazione con la soluzione del conflitto politico ed armato, quando si rispettino il diritto ad esistere ed il diritto a decidere del nostro popolo. Il raggruppamento di tutti i prigionieri politici baschi in Euskal Herria è in relazione con la garanzia del loro diritto a partecipare al processo politico basco, pur restando imprigionati.

4) Metodi di lotta
L’EPPK non respinge nessun tipo di lotta nella sua dinamica. Promuove una linea di disubbidienza rispetto al sistema carcerario, linea che prende corpo nell’ambito di autonomia di ogni prigione.

5) Relazioni con l’ambiente sociale e politico
L’EPPK attiva una politica di relazioni tra ognuno dei suoi membri ed il suo ambiente sociale e politico più prossimo, rinforzando tra essi l’integrazione e la solidarietà.

6) Solidarietà
Tante sono le differenti situazioni carcerarie e tanti gli squilibri che si producono come conseguenza della dispersione, che la Solidarietà è un valore in rialzo. Essa si plasmerà di fronte a casi di isolamento, solitudine, isolamento assoluto in carcere, malattia grave, aggressioni, estradizione da un stato ad altro o morte di qualcuno dei suoi membri e anche di fronte agli incidenti stradali nei quali sono coinvolti i parenti durante i viaggi verso le prigioni.

7) Azione politica
L’EPPK interviene nel processo politico basco attraverso la sua resistenza quotidiana e si relaziona con gli altri soggetti politici e sociali baschi attraverso il suo Gruppo di Interlocuzione. La pluralità di pensiero dei suoi membri, tuttavia, si veicola attraverso le relazioni interne che ogni prigioniero mantiene con la sua rispettiva organizzazione.

8) Logo
Infine, l’EPPK si dota di uno strumento di comunicazione quale è un logo.

[tratto da www.inventati.org/irrintzi/articoli/Politica/Eppk.html]



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