SENZA CENSURA N.17
LUGLIO 2005
“L’ORTOMERCATO E’ FERMO, LO SCIOPERO E’
RIUSCITO!”
Un lavoratore, lunedì mattina ore 5,00
I lavoratori dell’Ortomercato di Milano, a partire dalla notte di domenica 29
maggio, hanno scioperato bloccando così l’attività di uno dei più grossi mercati
ortofrutticoli d’Italia. Era da oltre 25 anni che non si effettuava una
astensione del lavoro ed il risultato è andato anche oltre le previsioni della
vigilia con una grande, ampia e solidale adesione a cui è stato dato un attivo
sostegno da parte di diversi compagne/i. Nonostante l’imponente schieramento
della polizia i lavoratori non si sono fatti intimidire. Con una serie di
picchetti davanti alle porte d’ingresso il numero dei lavoratori che si sono
fermati all’esterno è andato di turno in turno aumentando ed all’interno non vi
era nessuno che potesse scaricare. La situazione a cui sono costretti questi
lavoratori, costretti a lavorare in condizioni pietose e sotto la continua
minaccia di licenziamento, in situazioni diffuse di caporalato e lavoro nero
uniti a ritmi di lavoro insostenibili in condizione di totale assenza di
sicurezza e con salari bassissimi, è sfociata in una lotta che speriamo non si
esaurisca. I lavoratori dell’Ortomercato hanno ripreso ad organizzarsi, hanno
dimostrato di essere gli unici veri soggetti di questa lotta riproponendo con
forza la presenza della classe operaia, la sua rinnovata combattività ed il suo
progressivo crescere in termini di coscienza.
SOS ORTOMERCATO DI MILANO
La condizione in cui si trovano a vivere i lavoratori dell’ORTOMERCATO di Milano
è venuta negli ultimi anni scadendo a livelli inaccettabili. Il ricorso
massiccio al lavoro nero unito all’utilizzo sempre più intenso di imprese e
cooperative (sulla cui legalità molto dubbia si indaga) nate come i funghi e la
cui unica politica è offrire manodopera a prezzi sempre più bassi ha comportato
il formarsi di una tenaglia mortale per i livelli salariali, per le prospettive
occupazionali, per le più generali condizioni professionali e di lavoro.
Di fronte a questa precarizzazione della realtà vissuta dai lavoratori che
marcia allegramente verso sempre il meno peggio, da nessuna parte è giunto un
segnale di impegno a tutela della legalità e delle norme contrattuali.
Mano libera ai padroni e peggio per i lavoratori questa la filosofia imperante.
La SO.GE.MI. società che gestisce per conto del Comune di Milano il mercato
ortofrutticolo non ha dato mai il segno di una volontà di intervenire a
ripristinare il rispetto delle regole a fronte di una deregolamentazione di
fatto sempre più esplicita.
I grossisti o datori di lavoro a cui fanno capo le singole imprese operanti
nell’area (alcune centinaia) anche sfruttando la condizione di frantumazione dei
lavoratori (occupati per lo più in piccole imprese sotto i 15 dipendenti) hanno
sfruttato a proprio profitto la mancanza di ogni freno istituzionale e la
mancanza di ogni resistenza dei Lavoratori.
Ma ecco che dall’interno di questo girone dantesco si è, da qualche mese, venuta
levando la voce dell’uomo lavoratore. Si è ripreso a tessere la tela
dell’organizzazione e della resistenza dei Lavoratori.
Dopo volantinaggi di denuncia a nome del Movimento Autonomo Lavoratori
Ortomercato, assemblee volanti, riunioni di gruppi, si è dato vita a una
raccolta di firme dei Lavoratori a sostegno di un documento di denuncia della
situazione. Raccolta di firme che ha visto l’adesione di oltre 400 Lavoratori.
Infine nei giorni di aprile si è dato vita a una manifestazione o presidio dei
Lavoratori alla porta n° 4 con distribuzione di volantini e affissione di
striscioni di denuncia. Allo stato attuale si è nella fase di grande delicatezza
per cui o si addiviene all’avvio di risposte concrete per la risoluzione, in
primo luogo, della piaga enorme del lavoro nero e dei fenomeni di caporalato e
di intimidazione di manodopera o si arriverà allo sciopero di tutti i lavoratori
con l’organizzazione di presidi alle porte d’ingresso al fine di bloccare
l’accesso alle decine e decine di camion.
Anche in vista di questo possibile esito, servirà il sostegno, l’aiuto,
l’intervento concreto di tutti coloro che nella battaglia aperta all’ORTOMERCATO
vedono la battaglia di tutti i Lavoratori, per difendere la propria vita, la
propria dignità, il proprio futuro.
MOVIMENTO AUTONOMO LAVORATORI ORTOMERCATO
Maggio 2005
[per ulteriori info: mal.ortomercato@libero.it]