NESSUNA
REPRESSIONE NESSUNA AGGRESSIONE POTRANNO MAI FERMARE LA NOSTRA lotta
Il diciotto gennaio è stata emanata la bozza del decreto attuativo
riguardante la scuola superiore. Questa ormai famosa Riforma Moratti non
contribuisce certo a migliorarla… fa ripiombare indietro di trent’anni
l’istruzione pubblica italiana reintroducendo, per esempio, il sistema del
doppio binario formativo (corsi professionali d’avviamento al lavoro - che
non danno accesso all’università - e licei). Questo comporterà una forte
differenza tra chi (proletario) sceglie una scuola che lo porterà verso il
mondo del lavoro e chi (ricco) sa di potersi permettere un liceo,
un’università… una marcazione sempre più netta, insomma, delle divisioni in
classi sociali già esistenti in Italia e nel mondo. La riforma prevede
inoltre stage aziendali, attraverso i quali i padroni potranno usufruire di
manodopera totalmente gratuita e sotto sfruttamento, fregandosene dei
diritti riconosciuti ai lavoratori (malattia, pagamento dei contributi,
statuto dei lavoratori…). Noi pensiamo però che la riforma Moratti (come
quella precedente, d’altronde, la Berlinguer), siano solo una pietra che
compone il grande castello di questa società, una pietra fondamentale perché
deve saper “forgiare” le menti… le religioni ed i governi sanno meglio di
chiunque altro che il loro potere ha per base la scuola… Questo grande
castello passa dai sistemi di videosorveglianza sempre più diffusi e attivi
nei posti di lavoro come nelle scuole, alle intimidazioni da parte delle
cosidette forze dell’ordine a danno dei singoli soggetti o realtà che si
oppongono allo stato di cose esistente.
Nell’ultimo anno il movimento studentesco milanese è stato vittima di un
attacco repressivo: abbiamo ricevuto diverse cariche in piazza, spesso senza
alcuna motivazione, a freddo; abbiamo visto negli ultimi cortei un
dispiegamento di forze dell’ordine incredibile; abbiamo ricevuto, durante
assemblee pubbliche, visite da parte della DIGOS (la polizia politica
italiana) allo scopo di registrare per bene nomi e facce; abbiamo subito
intimidazioni da parte della polizia che ha richiesto al preside i nomi
degli studenti del collettivo di una scuola per notificare una sanzione di
affissione abusiva… ma non basta… fino ad ora otto studenti sono stati
denunciati per gli scontri davanti al libraccio al corteo studentesco del
primo ottobre. Otto compagni che hanno preferito difendersi che subire la
violenza poliziesca. A loro esprimiamo la nostra solidarietà.
Pensiamo sia importante rilanciare dei percorsi politici di confronto e di
lotta nelle nostre scuole e nelle nostre piazze che siano in grado di
contrastare questa sporca avanzata repressiva. la nostra risposta a questi
attacchi passa per l’affermazione ed il rilancio delle lotte e delle
battaglie già esistenti, e che continueremo a portare avanti.
RETE ANTAGONISTA STUDENTI AUTORGANIZZATI
PER L’AUTORGANIZZAZIONE STUDENTESCA AUT. STUD.
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