SENZA CENSURA N.15
NOVEMBRE 2004
La repressione non passerà!
Pubblichiamo due comunicati sugli attacchi subiti dal SLL (Sindacato Lavoratori in Lotta) di Napoli.
Napoli:
attacco repressivo contro i dirigenti e i lavoratori del Sindacato Lavoratori in
Lotta (SLL)
(26 settembre 2004)
Questa mattina alle 5,30, la polizia della banda Berlusconi fa irruzione nelle
case di quattro dirigenti del SLL di Napoli e Acerra. Terrorizzando familiari
arrestano il compagno Enzo Cinque, Gennaro Barbato e Cirella Mario. Solo per
caso non viene arrestato anche il segretario del sindacato Luigi Sito che in
quel momento non era in casa. I motivi di questi mandati di arresto, firmati dal
giudice Miraglia Nicola, sono legati ai fatti del 23 marzo 2004, in occasione di
un incontro sindacale con la società Recam S.p.A. In quella riunione il SLL
chiedeva agli amministratori della società Refuto Claudio, Rivellini Crescenzo e
Carta Angelo miglioramenti salariali e il cambio del CCNL da edile a
federambiente. Le motivazioni degli arresti dei dirigenti sindacali SLL nascono
quindi da una denuncia che questi amministratori fecero all’epoca di “subita
violenza e sequestro” per due ore nell’ufficio da parte dei lavoratori.
La verità è un’altra. Quel giorno i dirigenti del SLL insieme ad altri
lavoratori, nell’esercitare le loro funzioni sindacali e nel rivendicare i loro
diritti, venivano provocati e minacciati dagli amministratori della Recam con la
frase: “o accettate questo contratto precario e part-time o sarete licenziati”.
Questi sono i fatti.
La verità di questa azione repressiva verso il SLL è il ruolo che essi stanno
svolgendo nell’ambito più generale della lotta contro le amministrazioni locali
(Bassolino-regione, Di Palma-provincia, Iervolino-comune) e principalmente
contro il governo della banda Berlusconi, che stanno attuando politiche di
lacrime e sangue, di miseria e fame per tutta la classe lavoratrice e le masse
popolari. Ma anche perché, di fatto, questo sindacato cresce ed acquista sempre
più simpatie da parte di altri settori delle masse popolari in lotta come il
movimento dei disoccupati, dei precari e occupanti case. Inoltre il SLL è in
questi anni in prima linea nelle lotte generali contro le riforme antipopolari
della banda Berlusconi, che prosegue nella politica di attacco alle conquiste
dei lavoratori sulle pensioni, TFR, mercato del lavoro (legge Biagi), contro lo
statuto dei lavoratori in materia dei diritti sindacali e di tutela contro i
licenziamenti arbitrali dei padroni (art.18). Il SLL in questi anni si è
mobilitato in solidarietà con le lotte più significative della classe operaia
(Fiat di Melfi, Termini Imprese, Fiat Pomigliano, Fiat di Torino), in
solidarietà con i lavoratori dei trasporti, in particolare con quelli dell’ATM
di Milano, che pure in questi giorni sono minacciati di carcere per la lotta
esemplare che hanno condotto a difesa dei loro diritti attuali, fino ad arrivare
al sostegno e alla solidarietà con la lotta delle masse popolari di Acerra per
la difesa dell’ambiente contro la costruzione dell’inceneritore. Il SLL ha anche
preso posizioni decise e pubbliche in solidarietà con i comunisti espulsi dai
sindacati di regime e da alcuni sindacati di base e in solidarietà con i
comunisti perseguitati dai governi della borghesia.
Come segretario del SLL, faccio appello a tutti i lavoratori perché si
mobilitino per respingere questo attacco repressivo non solo nei nostri
confronti, ma contro tutti coloro che lottano per i diritti e non vogliono
piegarsi agli attacchi terroristici del padronato e dei loro governi. La nostra
storia vittoriosa per la conquista del lavoro l’abbiamo dedicata a tutti quei
lavoratori che oggi non ci sono più, ma restano e rimarranno per sempre nella
nostra memoria, a tutti i comunisti che hanno combattuto e combattano ancora per
la liberazione della classe operaia dalle catene dell’oppressione del
capitalismo. Per questo e per loro non vogliamo e non possiamo mai cedere nulla
ai padroni e ai loro servi.
Luigi Sito
Segretario del
Sindacato Lavoratori in Lotta
[fonte: mutuato@yahoo.it]
La repressione non passerà!
Dopo la liberazione dei tre compagni sindacalisti dell’SLL (arrestati a Napoli
nella mattinata del 25 settembre quando solo per caso il segretario Luigi Sito,
che si trovava in vacanza, non fu arrestato) il giorno 11 ottobre, al suo
ritorno all’aeroporto di Capodichino, ha trovato decine di poliziotti che lo
hanno arrestato e portato agli arresti domiciliari: durante l’operazione della
polizia alcuni compagni hanno aperto uno striscione che denunciava l’azione
repressiva contro il compagno Luigi Sito e tutto il SLL. Hanno assistito
all’arresto centinaia di passeggeri.
Questi atti repressivi si inseriscono nel quadro più generale dell’azione da
parte del governo della banda Berlusconi e delle istituzioni locali contro la
classe operaia e le masse popolari. Questa operazione criminale orchestrata dai
dirigenti della Recam, dalla Regione Campania e dirigenti della CGIL, in
particolar modo Michele Gravano, responsabile regionale, che dopo gli arresti
dei compagni dichiarava “finalmente è tornata la democrazia nelle aziende”. Noi
pensiamo che il sindacato è a difesa dei diritti dei lavoratori e non a favore
delle aziende, quindi i lavoratori della CGIL devono cacciare questi burocrati
al servizio dei padroni dal loro sindacato. Tutto questo ha favorito il massacro
dei lavoratori della Ixfin di Marcianise picchiati dalla polizia di Berlusconi,
durante un presidio a Roma il 12 ottobre: a questi lavoratori va tutta la nostra
solidarietà, come ai lavoratori della Peroni di Milano che lottano per la difesa
del posto di lavoro.
Il SLL viene attaccato per l’attività che svolge in difesa dei lavoratori e in
contrapposizione alla “concertazione” dei sindacati di regime (CGIL, CISL, UIL);
in particolare nel denunciare i loschi affari che organizzano nelle società
miste. Nella Recam sono state fatte assunzioni clientelari da parte dei signori
dirigenti, i segretari di tali dirigenti dipendenti della Recam sono inquadrati
con contratti a tempo pieno e il resto dei lavoratori con contratto a part-time
e inadeguato in base alle mansioni svolte. In quasi tutte le aziende non vengono
rispettate le norme di sicurezza della legge 626: questo significa che in Italia
si muore ogni giorno sui posti di lavoro (quattro morti al giorno e gli ultimi
due a Napoli dove le istituzioni locali fingono di scandalizzarsi, mentre nelle
società miste le norme di sicurezza non vengono rispettate) e nessun padroncino
o amministratore va in galera, e mai qualche giudice condanna questi assassini,
anzi la legge li tutela; mentre sono i lavoratori che vengono arrestati perché
chiedono i propri diritti.
Questo è il vero volto dello stato dei padroni che taglia le pensioni e i
salari, licenzia, smantella lo stato sociale (sanità e istruzione pubblica),
elimina tutte quelle conquiste che i lavoratori avevano ottenuto con dure lotte
negli anni, impoverisce le masse popolari e non crea futuro per i giovani se non
quello di soldato per occupare e far guerra ad altri popoli (Irak) portando
morte e distruzione... questo è il futuro che ci preparano... cacciamo
innanzitutto la banda Berlusconi attuale artefice principale di questa politica
criminale.
I nostri compagni sono stati arrestati perché chiedevano con intransigenza e
senza concertazione migliori condizioni contrattuali per i lavoratori La
repressione ha raggiunto livelli altissimi di attacco al mondo del lavoro, ai
movimenti di lotta e verso i compagni, questa situazione richiede sempre più
risposte unitarie e necessita di un “Fronte unico di lotta contro la
repressione”.
CONTRATTO FEDERAMBIENTE PER TUTTE LE SOCIETÀ MISTE!
SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI ARRESTATI!
SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI IXFIN E PERONI!
LA REPRESIONE NON PASSERÀ!
W IL SLL - per il sindacato di classe
SINDACATO LAVORATORI IN LOTTA - per il sindacato di classe
f.i.p. Napoli 15.10.04
www.sll-na.it