La
forza di combattere
Monte Melkonian nasce negli Stati uniti nel 1957 da figli di emigrati armeni,
e perisce nel 1993 nel corso del conflitto armeno-azero per il controllo
dell’enclave armena nei territori dello stato dell’Azerbaijan, il
Nagorno-Karabagh.
Il testo, tradotto per la prima volta in italiano dalle edizioni americane,
segna le tappe del suo percorso intellettuale e del progetto rivoluzionario
di una lotta di liberazione nazionale armena che abbia il fulcro
determinante nei territori armeni occupati dallo Stato turco.
A partire dal massacro e dalla deportazione in massa perpetrati dalla
politica panturca dei Giovani Turchi, nel 1915-16, nelle comunità della
diaspora armena degli Stati Uniti d’America, dell’Europa e del Medio Oriente
(Siria in primo luogo) si cristallizza la speranza della soluzione della
“questione armena” nel riconoscimento, da parte delle potenze occidentali,
del genocidio armeno.
La gioventù armena della diaspora, a partire dal decennio 1970, stimolata
dalle lotte di liberazione nazionale che si articolano in Europa e negli
altri continenti, progetta il ritorno nella propria “terra storica”,
rompendo così con la politica passiva che domina nelle comunità diasporanti.
Liberare la propria terra dal dominio dello Stato turco significa in primo
luogo adoperarsi affinché un nucleo consistente di armeni si stabilisca nei
territori storici occupati, e rappresenti una solida base per la lotta
armata contro l’occupante.
Questo il progetto di massima che vede Monte MeIkonian, l’A.S.A.L.A. (Armata
segreta armena per la liberazione dell’Armenia) ed altre entità
rivoluzionarie impegnate per decenni.
Gli Scritti scelti di Monte, e gli interventi dei curatori dell’edizione
italiana, Karechin Cricorian, riescono a dare un quadro complessivo del
progetto di lotta per la liberazione nazionale armena, ed un quadro valido
della storia del popolo armeno. Completa, il libro uno schizzo biografico su
Monte realizzato dal fratello Markar Melkonian. |