SENZA CENSURA N.15
NOVEMBRE 2004
INTIFADA PALESTINESE
– 4° ANNIVERSARIO Bilancio tratto da una conferenza stampa tenuta il 27/09/04 dal Dr. Mustafa Barghouthi, direttore dell’HDIP Morti e feriti: dallo scoppio della Seconda Intifada sono rimasti uccisi 1.008 Israeliani e 3.334 Palestinesi. Di questi ultimi l’ 82% erano civili. I bambini palestinesi sotto i 17 anni di età uccisi dalle forze di occupazione israeliane sono 621. I bambini palestinesi feriti sono 10.000. Attraverso esecuzioni mirate sono stati uccisi 424 Palestinesi, dei quali 186 (39 bambini e 26 donne) erano spettatori e quindi vittime non mirate. Prigionieri palestinesi: Ci sono attualmente 78 bambini palestinesi in detenzione amministrativa. Mentre nelle prigioni israeliane si trovano 100 donne e 377 bambini. L’80% dei bambini è costantemente sottoposto a torture e maltrattamenti, e il 31% è malato. Salute: Il 305 dei bambini palestinesi soffre di malnutrizione cronica. Il numero di donne in gravidanza che non possono ricevere cure mediche è oggi cinque volte superiore alle cifre antecedenti il settembre 2000. Economia: infrastrutture palestinesi per il valore di più di un miliardo di dollari sono state distrutte dagli occupanti israeliani e più di 200 milioni di dollari di questi erano stati finanziati con le donazioni. Dall’inizio dell’Intifada il PIL palestinese è calato del 50% e le perdite nell’agricoltura sono aumentate fino a più di un milione di dollari. Educazione:Gli occupanti israeliani hanno fatto irruzione in 298 scuole palestinesi. Solo nel 2004 in scuole gestite dall’UNRWA hanno sparato in testa a quattro bambini. Acqua ed evoluzione dell’Apartheid:Il prezzo dell’acqua nei Territori palestinesi è cresciuto da 2.5 $ a 7.5$ per metro cubo. Duecento comunità palestinesi non hanno accesso ad acqua pulita. Nella Striscia di Gaza non c’è acqua potabile. Ogni cittadino israeliano consuma una quantità d’acqua 5 volte superiore a quella usata da un Palestinese. Gli occupanti che vivono nella West Bank ne consumano 20 volte in più dei Palestinesi. Restrizione dei movimenti:Ci sono attualmente 703 restrizioni di movimento soltanto nella West Bank. Già 86 Palestinesi sono morti per l’impossibilità di muoversi, inclusi 30 bambini. Se a queste persone fosse stato consentito di spostarsi, forse sarebbero sopravvissute. Inoltre, 55 donne sono state costrette a partorire ai checkpoints e di queste 20 hanno perso i propri figli. Il Muro:il Muro è tre volte più lungo e due volte più alto del Muro di Berlino. A Qalqilia 40.000 residenti sono imprigionati in ciò che si potrebbe descrivere come un ghetto. Gli abitanti dei villaggi circostanti ad ovest del Muro, sono stati interamente tagliati fuori dalle scuole, dal lavoro, dalle cure sanitarie e dalla famiglia. Il mondo esterno è infatti controllato da 11 cancelli israeliani aperti per un totale di 55 minuti al giorno. Anche i malati e i medici hanno bisogno di uno speciale permesso per entrare o uscire da Qalqilia. A Rafah le forze israeliane stanno distruggendo 6 case al giorno in modo da creare un passaggio che separi Gaza dall’Egitto, che garantirà loro un totale controllo delle frontiere. In questo modo solo in quest’area sono state distrutte 2.200 case. Per le statistiche: http://www.palestinemonitor.org/new_web/4_years_intifada_anniversary.htm Per info: charlie@hdip.org - The Palestine Monitor +972 (0)2 298 5372 o +972 (0) 59254218 - www.palestinemonitor.org |