DIVENTA OPERATIVA LA LISTA NERA EUROPEA “ANTITERRORISMO”.
L’operazione cosiddetta “antiterrorismo” che ha portato nei giorni scorsi
all’arresto in Italia, Olanda, Belgio, Germania, Grecia e Turchia di 41
persone accusate di appoggiare il DHKP-C rappresenta un ulteriore salto di
qualità da parte dell’apparato repressivo europeo. E’ la prima volta che
vengono rese operative le legislazioni preparate dalla controrivoluzione per
concretizzare nei singoli stati dell’Unione il portato della cosiddetta
“lista nera antiterrorismo” europea. In italia abbiamo così saggiato le
potenzialità del nuovo art 270 ter, associazione sovversiva a livello
internazionale.
In pratica è sufficente accusare qualcuno di essere solidale con
un’organizzazione precedentemente inserita nella lista nera, per montargli
addosso la solita accusa di terrorismo, questa volta interenazionale. Il
tutto condito con una buona campagna stampa dei media di regime, che agitano
disordinatamente lo spauracchio appunto del terrorismo. Ovviamente poi le
“prove” verranno fabbricate come sempre sul nulla, le normali attività
quotidiane di chiunque o i rapporti personali diventando gravi atti
criminosi.
Un salto di qualità peraltro annunciato a livello europeo dal conio della
nuova legislazione antiterrorismo assunta dai diversi stati. Un salto in un
clima repressivo che le situazioni di lotta e i proletari già stanno vivendo
in maniera multiforme su tutti i terreni di conflitto. Centinaia di
perquisizioni, dozzine di arresti (significativa l’ultima operazione contro
militanti per appartenenza a E.T.A.), uso massiccio di microspie
satellitari, precettazioni dei lavoratori in lotta, rastrellamenti e
criminalizzazione degli immigrati. E’ di pochi giorni fa l’arresto di tre
compagni dell’ORSO di Milano. Operazione evidentemente mirata, come altre, a
colpire in maniera “esemplare” le espressioni del dissenso radicale.
Anche per quest’ultima quarantina di arresti evidentemente è nel mirino il
dissenso radicale all’europa del capitale. Il DHKP-C sta anzitutto
conducendo in questi anni una campagna, costata la vita a 110 militanti,
contro l’isolamento e l’introduzione in Turchia del sistema carcerario
occidentale. E se ben ricordiamo è stato inserito nella lista nera
esplicitamente per aver criticato la guerra contro l’Afghanistan.
Dobbiamo sentirci tutti presi di mira nelle nostre attività contro le guerre
del capitale, in solidarietà con la resistenza dei popoli in lotta e dei
loro prigionieri. Difendere i compagni arrestati significa immediatamente
difendere uno spazio di critica al sistema imperialista e alle sue guerre,
spazio che viene in maniera sempre più pressante, e per chiunque,
rivoluzionario o moderato che sia, messo in discussione dalla
controrivoluzione preventiva.
Con quest’operazione sono stati sequestrati e chiusi due siti internet,
voceoperaia.it e iraqlibero.net. In 18 mesi di “indagine” sono state svolte
circa 56 mila ore di intercettazioni telefoniche, oltre 600 ore di
decodifica di dati informatici, oltre 5 mila ore di intercettazioni
ambientali, circa 2.500 ore di servizi di osservazione, controllo e
pedinamento, oltre 3 mila ore di riprese filmate, oltre 10 mila ore di
intercettazioni telematiche. Ci sembra chiaro cosa questo significhi per il
controllo e la repressione di chiunque non si allinei al coro di regime.
La “emergenza terrorismo”, con le sue liste nere, serve a legittimare la
ristrutturazione del sistema repressivo a livello nazionale e
internazionale. Per chi lotta tutte queste leggi significano controllo,
schedature, repressione, carcere. Rompere questo circolo vizioso, costruire
la solidarietà con tutti gli arrestati, costruire l’opposizione alle leggi
della “emergenza”, questo è quanto è imprescindibile per chiunque voglia
assicurarsi un futuro non allineato.
CONTRO IL REGIME TORTURATORE TURCO E I SUOI ALLEATI NATO
NO ALLE LISTE NERE, NO ALLA CAMPAGNA “ANTITERRORISMO”
BASTA CON LE LEGGI DELLA “EMERGENZA” E LE MONTATURE GIUDIZIARIE
LIBERTA’ PER TUTTI GLI ARRESTATI, FUORI I RIVOLUZIONARI DALLE GALERE
NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA, W LA RESISTENZA IN IRAQ E NEL MONDO
Bologna, 2 aprile ‘04
Redazione di Senza Censura
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