SENZA CENSURA N.13

FEBBRAIO 2004

 

Resistenza alla guerra globale!

Relazione sulle azioni contro la Conferenza sulla Sicurezza 2004 a Monaco.

 

Quest’anno la “Conferenza sulla politica della Sicurezza di Monaco” ha avuto luogo per la quarantesima volta. Nel rispetto di questo anniversario, molti fra i rappresentanti di importanti nazioni hanno partecipato alla conferenza. Per essere sicuri che ogni importante ministro della Difesa partecipasse, è stato organizzato un incontro ufficiale di tutti i ministri della Difesa della NATO, che ha preceduto la conferenza sulla sicurezza. Questo incontro è stato organizzato nello stesso luogo della conferenza stessa – l’hotel “Bayrischer Hof”- nel cuore di Monaco.
Mentre l’anno scorso il punto centrale della conferenza fu la preparazione della guerra contro l’Iraq, quest’anno ci sono state tre linee di discussione. Prima di tutto, il dibattito circa un incoraggiamento europeo nella ricostruzione dell’Iraq è stato importante. In questo contesto la politica europea comune su sicurezza e difesa e il ruolo della NATO in questa nuova costruzione sono stati temi fondamentali. E per finire c’è stato un tentativo di iniziativa comune per stabilire la pace in Medio Oriente. Il re Abdulla II di Giordania è stato uno degli oratori.
Come negli ultimi due anni, vari gruppi hanno lavorato insieme per preparare azioni contro la Conferenza sulla Sicurezza. Diversamente dallo scorso anno, quest’anno sono stati pianificato dei blocchi al giorno dell’arrivo, per disturbare l’ordine degli eventi. Il piano era di bloccare un importante incrocio stradale e di formare una catena di persone attorno all’area della conferenza il venerdì sera. Per sabato era stata organizzata una manifestazione da Marienplatz fino alla zona della conferenza.
Già 8 giorni prima della Conferenza sulla Sicurezza la polizia ha iniziato ad attaccare le infrastrutture dei gruppi che stavano lavorando contro la conferenza. Il punto di incontro in un centro giovanile autonomo è stato preso d’assalto durante un incontro pubblico. Più di 200 poliziotti hanno preso d’assalto le stanze, dove circa 30 persone stavano preparando degli striscioni per la manifestazione. La motivazione addotta per questa irruzione si basava sul ritrovamento, a una manifestazione svoltasi tre mesi prima nella città di Halle, di un volantino che invitava alla mobilitazione di Monaco. In questo volantino vi è l’immagine di una persona mascherata che lancia qualcosa. La polizia ha ritenuto questa immagine un incitamento alla violenza e voleva trovare gli autori del volantino al punto d’incontro. Dopo una breve identificazione tutte le persone arrestate sono state rilasciate.
I partecipanti alla Conferenza sulla Sicurezza erano attesi per venerdì pomeriggio. Circa 1500 manifestanti si sono ritrovati in quattro posti diversi per disturbare questo arrivo. Specialmente nella “Platz der Opfer des Nationalsozialismus” (Piazza per le Vittime del Nazional Socialismo) ci sono state pesanti cariche da parte dei poliziotti. Se qualcuno attraversava la strada troppo lentamente, veniva interpretato come un tentativo di blocco e in tutta risposta veniva arrestato o circondato dalla polizia. Hanno agito molto brutalmente, due casi devono essere menzionati. Un manifestante è stato colpito fino a quando non ha perso conoscenza. Dopo è stao lasciato sulla strada. L’assistenza medica gli è stata rifiutata per 30 minuti. Un altro manifestante è stato colpito da un tonfa ed è dovuto andare all’ospedale a causa di un trauma al fegato. Un giornalista è stato attaccato con una “chemical mace” e molti altri sono stati costretti a cancellare le foto che mostravano la brutalità della polizia.
Per poco tempo un gruppo più numeroso di manifestanti è riuscito a bloccare una strada. A una colonna di auto di partecipanti alla conferenza è stato impedito di passare. A causa di una forte carica della polizia questo blocco è stato interrotto velocemente.
Dopo questo tentativo circa 100 manifestanti sono stati circondati dalla polizia. Sono stati caricati, picchiati e presi a calci dalla polizia. Tutti sono stati arrestati, ma tutti sono stati rilasciati durante la notte dopo aver verificato le loro identità. In totale ci sono stati più di 200 arrestati quella notte.
Anche la manifestazione ufficiale non ha potuto svolgersi in condizioni normali. Ogni manifestante è stato filmato prima di accedere alle piazze, le piazze sono state circondate da numerose transenne, così che entrare nella piazza era come entrare in una prigione. I palchi sono stati caricati dalle forze di polizia e anche gli oratori più importanti sono stati aggrediti Uno di loro è stato colpito al collo, quando è stato tirato giù dal palco, perché aveva chiesto ai soldati di disertare. Una catena umana che era stata ufficialmente consentita dall’amministrazione della città è stata costantemente caricata con “chemical mace” e così è stata cancellata.
Più tardi, la stessa sera, alcuni manifestanti sono stati in grado di mostrare la loro protesta al Ministro della Difesa USA Donald Rumsfeld. Si sono avvicinati al celebre ristorante dove si trovava per cena con alcuni generali della NATO e hanno gridato i loro slogan. Dopo pochissimo tempo sono stati atterrati dai poliziotti e molti di loro hanno trascorso la notte nelle celle del posto di polizia. Uno dei prigionieri è stato spinto giù da una scala e picchiato sui genitali, un altro è stato insultato e gli è stato rifiutato il soccorso medico e addirittura le coperte.
Più tardi, quella stessa notte, altri manifestanti hanno colpito vetrine di negozi per manifestare la loro rabbia rispetto al trattamento subito.
Al sabato c’è stata una manifestazione nella piazza centrale di Monaco, “Marienplatz”. Circa 10.000 persone hanno partecipato al corteo, dirigendosi vero la zona della conferenza. Questo corteo era autorizzato, ma c’erano alcune limitazioni imposte dalla polizia. Queste limitazioni includevano il divieto di esporre striscioni lateralmente. Questo dà la possibilità ai poliziotti di penetrare dentro il corteo quando vogliono, di prelevare manifestanti e di fare foto senza ostacoli. Lo scorso anno dimenticarono di imporre questa limitazione e si trovarono di fronte a un blocco internazionalista che era protetto dalle cariche della polizia grazie a striscioni laterali e corde. Ma a causa di tutto questo, ci sono stati vari tentativi di utilizzare striscioni laterali quest’anno nel blocco internazionalista. Tutti questi tentativi sono falliti, perché la polizia ha caricato il blocco costantemente e ha preso gli striscioni con forza. In questo contesto ci sono stati piccoli scontri tra poliziotti e membri del blocco. Durante il corteo ci sono state circa 30 persone arrestate, la maggior parte perché erano travisati o perché hanno tentato di liberare altri manifestanti.
Tutta la prima metà del corteo ha sfilato tra due linee de polizia armata dall’inizio alla fine. Malgrado numerosi tentativi di uscire da questo accerchiamento fermando il corteo, negoziando con il capo della polizia o solo gridando “hook it”, non è stato possibile mettere fine a questa situazione.
Durante l’intera marcia i poliziotti hanno impedito a diverse persone di lasciare il corteo, quindi il carattere di accerchiamento è stato confermato.
Sfortunatamente l’auto con gli altoparlanti ha avuto dei problemi tecnici, quindi non è stato possibile utilizzarli per molto tempo. Malgrado ciò è stata una manifestazione rumorosa, sono stati gridati slogan contro la NATO, la guerra, il capitalismo e la polizia. Dopo circa tre ore il corteo ha raggiunto la piazza della precedente manifestazione in prossimità della Conferenza sulla Sicurezza. I poliziotti hanno alzato barriere con numerose transenne, linee con centinaia di poliziotti e idranti per proteggere l’hotel. Dopo pochi interventi la manifestazione è terminata e molte persone hanno lasciato la piazza in piccoli gruppi.
Successivamente alcuni manifestanti hanno tentato di raggiungere la stazione centrale di polizia dove si trovavano gli arrestati. Ma tutte le strade erano bloccate dalla polizia, anche le persone residenti in queste strade non hanno potuto raggiungere le loro case. Alcuni manifestanti sono stati arrestati mentre cercavano di superare le barriere.
I poliziotti hanno tentato per l’intera serata di identificare e di arrestare per le strade alcuni partecipanti al corteo Hanno utilizzato elicotteri per seguirli e osservarli, prima che potessero lasciare la città. Ci sono stati circa 60 arresti durante il sabato, circa 300 arresti durante l’intero fine settimana. Una persona è stata tradotta in carcere, le altre sono state rilasciate nel corso della serata di sabato.
Durante l’intero fine settimana c’erano molti poliziotti in borghese, travestiti da punks o manifestanti. Hanno tentato di infiltrarsi nel corteo e in gruppi di manifestanti dopo il corteo. Dopo la manifestazione si sono visti vari arresti nel centro di Monaco effettuati da questi così civili membri delle forze dell’ordine.
Dopo il terzo anno di azioni contro la conferenza di Monaco molti chiedono che la conferenza sia spostata in un altro luogo della città.. Anche il capo del sindacato di polizia lo chiede. Il solo motivo per cui la conferenza viene fatta nel cuore della città è per dimostrare che farlo è possibile. La possibilità per i membri della conferenza di fare shopping nel centro non può essere la motivazione per un esercito di più di 4000 poliziotti, elicotteri, idranti e costi effettivi di più di un milione di euro per la città e lo Stato. Ma l’ospite della conferenza Horst Teltschik rifiuta di scegliere un altro posto. Reclama il centro di Monaco per la speciale atmosfera dell’ ”incontro familiare della comunità strategica”. Ci saremo anche la prossima volta, per garantire questa speciale atmosfera.
Contro la guerra globale, contro il capitalismo, contro la Conferenza sulla Sicurezza

ConAction - Munich
conaction@no-nato.de
www.no-nato.de

 

LA NUOVA BUNDESWEHR: ADDESTRATI PER L’ATTACCO PREVENTIVO

In origine, nel 1955, la Bundeswehr (forze armate della Rft) venne costituita unicamente per la difesa territoriale del paese. Adesso la sua natura cambia, come viene prefigurato dal governo rosso-verde.
In primo luogo: “forze d’attacco” formate da circa 35.000 soldati impiegati in azioni multinazionali di “più alta intensità” – azioni di guerra e di lotta –, in secondo luogo: “forze di stabilizzazione” che conterranno circa 70.000 soldati per azioni di “bassa e media intensità” alle quali è attribuita la lunga durata. Quale esempio per specificare questo secondo scenario, il ministro della difesa Struck (Spd), nell’esporre la ristrutturazione della Bundeswehr, ha portato l’imposizione di embarghi o il mantenimento di cessate-il-fuoco. Le azioni di entrambe queste truppe il governo non le vuole rendere dipendenti da un mandato del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Un terzo gruppo formerà invece le “forze di sostegno”, poggiando su 137.500 soldati, il cui compito sarà di assicurare il funzionamento base della Bundeswehr e realizzare il compito classico della difesa del paese.
Con questo, la Bundeswehr viene resa adatta a portare a termine i compiti e a soddisfare le esigenze della Nato e della UE. Il governo rosso-verde è stato parte attiva nella formulazione e deliberazione del processo di ristrutturazione, sin dalla fine degli anni ’90.
Questo risultato (che debbono raggiungere tutti gli stati aderenti alla Nato) è stato raggiunto in seguito ad un dibattito interno alla Nato, sul nuovo ruolo dell’Alleanza militare occidentale dopo la fine della guerra fredda. Dibattito promosso e deciso al vertice Nato dell’aprile 1999 a Washington, il cui obbiettivo era: ricerca di una nuova strategia.
In quel vertice venne scritto che la Nato fondata nel 1949 quale alleanza di difesa, ora doveva adempiere “compiti strutturali”: “evitare” e “ricomporre” le crisi. Quali minacce, rischi e scenari di crisi in rapporto alla sicurezza politica, per la Nato, da quel momento valgono, tra gli altri, “atti di terrorismo”, “sabotaggi”, “interruzione dell’afflusso di risorse importanti per la vita” o il “movimento incontrollato di un gran numero di persone, in particolare, come conseguenza di conflitti armati”. Le azioni militari della Nato per “evitare” o “comporre” quei tipi di crisi, debbono dar seguito alla “stabilizzazione e sicurezza dello spazio euro-atlantico”...
Le azioni della Nato per prevenire ed evitare le crisi, debbono aver luogo “sulla base” e “in conformità dei principi della Carta dell’Onu”. Tuttavia, la Nato, espressamente, non si rende dipendente da un mandato deciso dal Consiglio di Sicurezza Onu.
Dopo il varo della nuova strategia (e per il vero anche un poco prima) la Nato ha messo in pratica una serie importante di decisioni e raccomandazioni dirette agli stati membri, in vista dell’adattamento delle rispettive forze armate ai nuovi compiti...di qui la “modernizzazione”, la ristrutturazione della stessa Bundeswehr, la dotazione di armi e logistica di guerra effettiva ...

(traduzione dalla Taz del 14 gennaio 2004)



http://www.senzacensura.org/