Alcune conclusioni da un documento della
"Lega per i diritti sociali fondamentali - fermate i piani-Hartz!"
[lancia l'articolo
in _blank format]
Noi concludiamo che la minaccia del governo rosso-verde
di realizzare i piani della commissione-Hartz porterà, fra l'altro,
a:
- nuove umiliazioni, alla soppressione dei diritti sociali per i disoccupati
e per coloro che usufruiscono del sussidio sociale (cancellazione del
sussidio di disoccupazione. Inasprimento della ragionevolezza, mobilità
forzata, sussidio sociale soltanto per "inabili al lavoro")
- ulteriore annacquamento dei contratti federali (nazionali), erosione
della sicurezza nel licenziamento
- divisione ampliata fra occupazione fissa e forza-lavoro in affitto
- Io-spa: le persone cacciate dal sistema socialmente salvaguardato, spinte
nell'apparente autonomia
- crescita del lavoro retribuito nella dipendenza personale (prestazioni
di servizio nelle case dei benestanti)
- collocamento favorevole al capofamiglia (gli uomini vengono favoriti
nel collocamento, le donne vengono considerate solo come domestiche di
fiducia)
- maggiore pressione sulle donne riguardo al doppio carico nella famiglia
e nella professione ("la famiglia-spa", rivalutazione della
famiglia quale istanza di sostentamento)
- chances peggiorate per l'istruzione di bambini e giovani, innanzitutto
delle ragazze delle famiglie più povere ed in particolare delle
figlie e dei figli di migranti (privatizzazione dei costi della scuola)
- maggiore controllo e abuso dei dati (schede con la firma, "individuo
di vetro")
- peggiori condizioni di lavoro per gli occupati degli uffici del lavoro.
La nostra Lega rappresenta il tentativo di formare contropubblicità
e di contrapporre al governo, che con ritmo vertiginoso dispone i suoi
piani, un'opposizione extra-parlamentare al piano-Hartz. Tutti i mezzi
e le strade sono da ricercare: influenza sui deputati, "via dalla
Dgb" (federazione sindacale generale), azioni davanti agli uffici
del lavoro, concrete rivendicazioni da porre al sindacato... Si tratta
di rendere apertamente possibile a Berlino la "Lega anti-Hartz"
e di cooperare affinché simili leghe nascano ovunque.
Fra l'altro ci siamo prefissi:
- di propagare a Berlino informazioni sui piani-Hartz e sulla loro concreta
realizzazione
- di opporre azioni e di organizzare dimostrazioni
- di mettere in moto processi di discussione sulle alternative al rifiuto
del concetto-Hartz
- di realizzare una dimostrazione con le persone più diverse, rappresentanti
di gruppi, che faccia conoscere ed ampli la Lega anti-Hartz.
Casa della democrazia e dei diritti umani
Berlino, 17 novembre 2002.
[ ] Chiudi
|