Il muso gonfio di Hartz&Co., guerra
e ipocrisia
[lancia l'articolo
in _blank format]
Organizziamo la resistenza contro il peggioramento totale
delle condizioni di vita
e di lavoro di tutti i lavoratori occupati e disoccupati.
Lo stato sociale viene soppresso.
Per la verità questo iniziò alcuni anni fa sotto i governi
Cdu-Fdp (cristiano-liberali). Lo strumento di dissimulazione del "capitalismo
con responsabilità sociale" ha storicamente e politicamente
cessato il servizio. Attraverso gli argomenti sulla magnificenza dei "sostegni
sociali", con il cosiddetto concetto-Hartz, è definitivamente
abbandonato il principio fondamentale della corresponsabilità sociale
a favore della condizione sociale dell'individuo. Obiettivo dichiarato
dei dominanti è di finanziare i costi aumentati nella concorrenza
internazionale attorno ai mercati e alle materie prime, con una "riforma"
fondamentale dello stato e dell'organizzazione sociale. Con riduzioni,
regali fiscali, da una parte, e il loro contrario, dall'altra, ha luogo
una massiccia redistribuzione dal basso verso l'alto. La guerra all'esterno
è accompagnata da una guerra necessaria verso l'interno contro
i sempre più poveri, non contro la povertà.
Questo sviluppo procede col tempo dell'allargamento europeo. La Banca
Centrale Europea esige espressamente "l'ininterrotto contenimento,
differenziazione e flessibilità salariali". Diversamente,
il sistema capitalistico, anche attraverso misure già conosciute,
non funziona. Se gli uni vogliono fare profitti, gli altri devono perciò
essere sfruttati. Questo vale soprattutto nel metro di misura globale
recentemente sottolineato, ma che è sempre esistito. Le conseguenze
di queste "riforme" sono generalmente identiche. I paesi industriali
presi a modello sono Gran Bretagna e Usa. Le salvaguardie sociali vengono
privatizzate, il ricorso alle prestazioni statali viene controllato, regolamentato,
limitato, moralmente condannato, reso dipendente dal favore di chi compie
la relazione. Oltre a ciò viene anche limitato il diritto fondamentale
alla libera scelta del posto di lavoro e del luogo di residenza...
I rapporti di lavoro diventano insicuri, pagati peggio, limitati; nel
lavoro in affitto vengono recisi i legami con i contratti nazionali di
categoria e con le assicurazioni (previdenza). Nel breve o lungo periodo
andrà male ai sindacati e al settore della scuola, così
come ai futuri pensionati... Chi non ha denaro per le care assicurazioni
private, può andare proprio a pregare.
Hartz&Co. hanno soltanto sviluppato un tassello di questa ristrutturazione
strategica. E' in gioco tutto. Lo "stato sociale" non origina
da nessuna bonarietà di gesti scaturenti dall'umanità dei
dominanti, al contrario, esso è il risultato di lotte decennali
agevolato dalla concorrenza con il blocco dell'est.
In tutto il mondo si forma la resistenza contro questa normale condizione
capitalistica totalitaria. Nei paesi europei vicini, come ad esempio in
Italia, un'ampia resistenza operaia si organizza assieme agli avversari
della globalizzazione, assieme al movimento contro la guerra e ad altri
movimenti sociali. Il collegamento fra movimento operaio e movimenti sociali,
fino a poco prima isolati gli uni dagli altri, compone una forza e una
capacità di mobilitazione di una qualità da tempo non vista.
Qui a Berlino è stata fondata la Lega anti-Hartz in cui si sono
ritrovati insieme sindacalisti, gruppi diretti e la sinistra radicale
per porre la prima pietra di un ampio movimento sociale.
Sinistra radicale e Lega autonoma
Novembre 2002
[ ] Chiudi
|