Senza Censura n. 8/2002
[ ] Libertà per Ahmad Saadat
Pubblichiamo due comunicati sull'arresto del Segretario Generale del FPLP
da parte dell'Autorità Palestinese.
Alla luce della decisione della leadership dell'Autorità Palestinese, nel suo ultimo atto di sottomissione a Israele, di far proseguire la detenzione del compagno Ahmad Saadat (Segretario Generale del Fronte Popolare della Liberazione della Palestina) e contravvenendo all'ordine della stessa Corte Suprema palestinese che ne disponeva l'immediato rilascio, una fonte autorevole del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina dichiara quanto segue:
1 La decisione della leadership dell'Autorità Palestinese di non rilasciare immediatamente il compagno Saadat costituisce un nuovo atto di sottomissione alle pressioni e alle imposizioni israeliane. Vuol dire infatti far dipendere da Israele la libertà di Saadat, dei compagni e dei fratelli tenuti prigionieri nelle carceri dell'Autorità Palestinese.
2 L'Autorità Palestinese non è stata in grado di proteggere il popolo, le istituzioni e i combattenti palestinesi incluso il quartier generale del Presidente Arafat. L'Autorità Palestinese quindi non ha il diritto di usare come scusa la necessità di tenere imprigionati il compagno Saadat e altri militanti per la loro protezione. La detenzione dei militanti e in primo luogo di Saadat non è il modo più appropriato di proteggerli dalla violenza dell'occupazione. Proteggerli vuol dire liberarli, per loro e per il oro popolo sono loro stessi i garanti della propria difesa personale.
3 Accantonare così l'ordinanza della Corte Suprema che prevede di liberare immediatamente Saadat mostra tutto il grave ritardo dell'Autorità Palestinese nell'apportare le necessarie riforme e la mancanza di rispetto per il ruolo della legge oltre che per la più alta carica giudiziaria rappresentata dalla Corte Suprema di Giustizia e per i diritti umani.
4 Chiediamo alla direzione dell'Autorità Nazionale Palestinese di rivedere le sue decisioni e di rilasciare immediatamente il compagno Saadat, tutti i prigionieri politici e tutti quelli che sono stati imprigionati o trattenuti per aver resistito all'occupazione. Sono in grado di difendersi più di quanto possano farlo i soldati inglesi e americani.
5 A tutte le forze e le organizzazioni che credono nella democrazia, nei diritti umani, nel valore della legge e nel diritto del nostro popolo di resistere all'occupazione e di vivere libero, chiediamo di mobilitarsi per indurre la direzione dell'Autorità Nazionale Palestinese a dare seguito all'ordinanza di rilascio di Saadat della Suprema Corte di giustizia e di non permettere che questo seppellisca in una cassa da morto le riforme e la democrazia. Dobbiamo respingere le pressioni israeliane e americane che mirano a imporre uno stato di polizia ai danni del nostro popolo e al servizio degli interessi americani e israeliani.
Press Office - Palestine
4 giugno 2002
[da http://www.pflp-pal.org/]
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Intervento del Dr. George Habash,
leader fondatore del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
17 gennaio 2002.
Ieri mi sono sorpreso per l'arresto del compagno Ahmad Saadat, segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina: l'arresto è stato effettuato dalle forze di sicurezza palestinesi, su ordine diretto del presidente Yasser Arafat, mentre Saadat stava tenendo un incontro con un ufficiale nell'Ufficio di Pubblica Sicurezza nella città di Ramallah, dietro richiesta dell'Ufficio stesso.
Questo avvenimento riflette una politica sconsiderata, il disdegno per i sentimenti della gente e il disprezzo per il ruolo delle forze patriottiche ed islamiche che stanno conducendo l'intifada e continuano la resistenza all'occupazione razzistica sionista con coraggio ed eroismo senza eguali.
Il fatto che l'Autorità Palestinese sia ricorsa ad una politica di trappole, inganni e altre pratiche inaccettabili per arrestare il militante Ahmad Saadat, sotto la pressione della leadership israeliana di Sharon - Eliazar - Mufaz, dimostra solo accondiscendenza con i piani del nemico sionista e con i suoi sforzi per distruggere le basi e le fondamenta dell'unità nazionale palestinese, che è stata raggiunta nel corso di quindici mesi di aspre battaglie portate avanti dalla massa palestinese e dalle sue forze patriottiche ed islamiche, fianco a fianco, contro gli occupanti israeliani, con lo scopo di soddisfare le richieste di pace e indipendenza della nostra gente.
Lo zelo dell'Autorità Palestinese nel condurre la sua politica di accondiscendenza verso le condizioni e le imposizioni sioniste-americane costituisce un precedente molto pericoloso per le relazioni interne palestinesi. Tutto questo porterà gradualmente ad eliminare l'intifada e ad infliggere un duro colpo alla resistenza della nostra gente nei confronti dell'occupazione. Temo che questo passo sia il primo di tanti altri che hanno lo scopo di distruggere l'OLP e la larga e patriottica alleanza palestinese che da molti anni noi tutti stiamo proteggendo e difendendo.
Dal momento che noi condanniamo questo evento disgustoso e questo crimine atroce e denunciamo le azioni dell'Autorità Palestinese e le sue misure repressive contro i leader, i militanti e i combattenti del popolo palestinese, facciamo appello all'Autorità Palestinese e al suo presidente Yasser Arafat perché liberino immediatamente il grande militante Ahmad Saadat e tutti i militanti e combattenti palestinesi di Hamas, della Jihad islamica e del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, come segno di rispetto per la vita di centinaia di martiri e per le migliaia di feriti che hanno sacrificato tutto nella battaglia dell'onore, la battaglia di al-Aqsa, la battaglia della libertà e dell'indipendenza.
Facciamo appello ai leader dell'intifada e a tutte le forze patriottiche ed islamiche e alla gente palestinese perché agiscano con la massima velocità ed usino qualsiasi strumento possibile di pressione politica sull'Autorità Palestinese che deve porre fine ai suoi atti e alle sue misure repressive e liberi tutti i prigionieri politici, a qualsiasi organizzazione politica essi appartengano; deve trovare la strada per la nostra gente e per le sue forze militanti vitali per continuare l'intifada, la via della lotta e della resistenza all'occupazione israeliana; deve difendere la nostra terra e i nostri diritti contro le pratiche sioniste più rivoltanti e aggressive e deve costituire uno stato palestinese indipendente con Gerusalemme come sua capitale.
[ da http://www.ecn.org/reds/palestina0202
saadat.html]
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