Senza
Censura n. 7/2002
[
] Appello
alla mobilitazione
A Foggia le procovazioni continuano!
Giovedì 17 gennaio, a Foggia, due compagni vengono fermati
dai CC durante laffissione di manifesti contro la guerra imperialista
e a sostegno dellIntifada, prodotti dal Collettivo Propaganda di
Rivoluzione, foglio comunista per la ricostruzione del partito. Due giorni
dopo i carabinieri e i mass-media parlano dellepisodio come di unoperazione
che ha inferto un colpo al terrorismo internazionale. I due
compagni vengono denunciati per larticolo 272 c.p. (propaganda e
apologia sovversiva o antinazionale).
Questo fatto rappresenta una chiara manifestazione del processo di sviluppo
dellautoritarismo dei sistemi politici borghesi che mostrano la
loro vera natura allinterno della fase attuale, caratterizzata dalla
guerra imperialista; in questa situazione, si conferma sempre di più
la tesi che la borghesia dal fascismo non è mai tornata indietro.
Anzi, si sta determinando un salto autoritario caratterizzato dallo sviluppo
della mobilitazione reazionaria, dal rafforzamento degli apparati di controrivoluzione
preventiva, dallimpulso alla guerra sporca dei servizi segreti,
dalla limitazione degli spazi di agibilità per la lotta e la politica
operaia e proletaria, alla compressione dei diritti civili e delle libertà
democratiche.
Questo processo sta provocando, allinterno dei paesi imperialisti
come lItalia, una limitazione delle libertà democratiche,
come lampliamento delluso dei reati associativi (vedi decreto
legge antiterrorismo del 19 ottobre 2001 che prevede una pena dai 7 ai
15 anni di reclusione per chi promuove, costituisce, organizza,
finanzia, anche indirettamente, associazioni che abbiano lobiettivo
di compiere attentati contro altri stati e organismi internazionali),
la riforma dei servizi segreti, ladozione del mandato di cattura
europeo che, di fatto, abolisce il diritto di asilo politico e, sul piano
della lotta operaia, lattacco frontale allo Statuto dei lavoratori.
La saldatura di questo processo con lavvento del governo fascista
di Berlusconi sta rendendo più acute e pesanti le operazioni repressive,
come è accaduto a Genova con lassassinio del compagno Carlo
e il massacro di piazza.
Questo livello di guerra contro il nemico interno è
laltra faccia della guerra esterna che gli imperialisti, con a capo
gli USA, stanno conducendo contro le masse popolari, il proletariato internazionale
e, soprattutto, contro le organizzazioni e i partiti comunisti e antimperialisti
che ne dirigono le mobilitazioni.
E importante sottolineare che tutte le misure di repressione e controrivoluzione
adottate dalla borghesia non sono la manifestazione della sua forza, ma
della sua incapacità di risolvere pacificamente le contraddizioni
che il suo stesso sistema produce: la guerra imperialista ne è
un esempio eclatante.
Lepisodio repressivo di Foggia, molto grave dal punto di vista politico
perché attacca frontalmente, dichiarandola reato, la solidarietà
internazionale, si inserisce in un crescendo di provocazioni contro i
comunisti e il movimento antimperialista. Alcuni recenti esempi significativi
sono gli arresti di massa a Monaco, lirruzione notturna degli sbirri
al centro sociale Stella Rossa di Bassano e lo sgombero del CPA di Firenze.
A fronte di questa situazione, lanciamo un appello a tutti i compagni
e agli organismi di solidarietà affinché sostengano la lotta
dei compagni del Centro di Documentazione Filorosso di Foggia
per aprire una campagna di mobilitazione contro i reati associativi vecchi
e nuovi.
Rilanciamo la solidarietà internazionale con molteplici iniziative,
come migliore forma per ribadire che essa non è reato.
Continuiamo con determinazione la propaganda comunista e il lavoro per
la ricostruzione del partito per affermare, nella pratica, il diritto,
per la classe operaia e il proletariato, ad organizzarsi autonomamente
dalla borghesia.
Attraverso la mobilitazione contro ogni attacco repressivo, denunciamo
la vera natura fascista dello stato borghese e la necessità del
suo superamento.
Facciamo tesoro degli insegnamenti del movimento comunista internazionale
che ha dimostrato come anche la più feroce repressione, in presenza
di una salda organizzazione politica del proletariato unita alle masse,
non solo non ha fermato la lotta di classe, ma spesso ha contribuito al
suo elevamento e rafforzamento.
- Sostenere lintifada
non e reato!!
- Difendere il diritto
di parola, stampa e organizzazione del proletariato!!
- Sviluppare la solidarieta
internazionale, combattere la guerra imperialista!!
Padova, 3/02/2002
Gruppo di Lavoro Contro la Repressione
[Tel/fax 049/8723630 e-mail Rivoluz@libero.it]
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