Senza Censura n. 7/2002

[ ] 9 Marzo 1985 – 9 Marzo 2002
Pedro e tutti i militanti comunisti caduti vivono nella lotta rivoluzionaria internazionale del proletariato

Il 9 marzo 1985 in via Giulia a Trieste è stato assassinato il militante comunista Pietro Maria Walter Greco, conosciuto da tutti come Pedro. La condanna a morte dello stato italiano è stata eseguita per mano dei boia Nunzio Romano, agente del SISDE, Bensa, Guidi e Passanisi, agenti della DIGOS.
Ogni anno celebriamo e invitiamo a celebrare questa giornata non come una commemorazione ma come una tappa nella strada che continuiamo a percorrere, uniti a tutto il proletariato, verso la libertà, forti degli insegnamenti che la vita e la militanza generose e determinate di Pedro ci hanno lasciato.
Anche quest’anno, in questa occasione, ricordare la vita e la morte di Pedro ha per noi il valore di riflettere sul rapporto tra rivoluzione e controrivoluzione, tra lotte e repressione per trasformare la rabbia e il dolore, che il tempo non hanno potuto cancellare, in mobilitazione e lotta.

Questa data cade oggi in un contesto in cui la natura assassina della borghesia imperialista è sempre più manifesta a livello mondiale. La guerra imperialista in corso, definita dai boia americani contro il “terrorismo” internazionale, è in realtà guerra contro i popoli oppressi e contro le organizzazioni antimperialiste e comuniste. Con l’avanzare della crisi del capitalismo e del suo sistema, sempre di più la maschera della “democrazia” borghese non riesce a nascondere il vero volto degli stati imperialisti, dietro a essa si mostrano chiari l’autoritarismo e il fascismo. L’assassinio selettivo di militanti comunisti, come fu quello di Pedro e quello di altri compagni negli anni 80, praticato allora da uno stato che si definiva “democratico” e in lotta contro il “terrorismo”, in questi mesi lo vediamo applicato scientificamente e massicciamente contro i militanti e i dirigenti delle organizzazioni dell’Intifada e dell’FPLP dallo stato terrorista israeliano che definisce “terrorismo” la lotta di liberazione del popolo palestinese e delle masse arabe.
Ieri come oggi, in Italia come in tutti i paesi imperialisti, pur nelle forme e nei contesti diversi, la verità per il proletariato è una sola: la borghesia è fascista e assassina, gli stati borghesi difendono il loro potere, quello di continuare a sfruttare e opprimere, con tutti i mezzi, anche con gli omicidi a sangue freddo dei militanti comunisti.

Ricordare Pedro e tutti i comunisti assassinati significa opporsi a questo potere, lottare per strapparlo dalle mani degli aguzzini. Vuol dire, oggi, lottare a fianco della classe operaia e delle masse popolari italiane per spazzare via la banda Berlusconi e il tentativo di instaurare un regime autoritario incanalando le migliori risorse di questa lotta verso la ricostruzione del partito comunista.

Vuol dire combattere la controrivoluzione e la repressione che hanno significato in quest’ultimo anno decine di arresti e centinaia di comunicazioni giudiziarie per associazione sovversiva (270 c.p.), perquisizioni e intercettazioni, un compagno assassinato in piazza, cariche e pestaggi, sgomberi di Centri Sociali, attacco alla informazione comunista e antagonista, denunce per apologia di reato (272c.p.) a chi pratica la solidarietà internazionale come è successo recentemente a Foggia ai compagni del Centro di documentazione Filorosso per l’affissione di un manifesto contro la guerra imperialista e a sostegno dell’Intifada.
Vuol dire essere a fianco di tutti i Rivoluzionari Prigionieri incarcerati perché hanno combattuto il potere degli oppressori.
Vuol dire opporsi alla guerra imperialista, combattendo l’imperialismo, per noi quello italiano italiano e sostenendo chi nelle aree di guerra lo combatte, in primo luogo l’Intifada Palestinese.

Per tutto questo il 9 Marzo saremo a Roma alla manifestazione a sostegno dell’Intifada a gridare:

  • Compagno Pedro sta scritto nella storia, Rivoluzione fino alla vittoria!
  • Borghesia imperialista assassina e fascista!
  • Palestina libera, Palestina rossa!
  • Contro la guerra imperialista rivoluzione comunista
  • Sostenere l’Intifada non è reato!

Gruppo di Lavoro Contro la repressione

22/2/2002

Per tutto il mese di Marzo siamo disponibili per iniziative di dibattito sulla controrivoluzione e la repressione. Si possono richiedere i materiali relativi all’omicidio di Pedro: video “Pedro vive, free Mumia”, libro “Pedro – 9 marzo 1985 – Trieste, lo stato borghese uccide un militante comunista”, materiali raccolti a cura dei compagni di Pedro.




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