Senza Censura n. 6/2001
[ ] DALL'IRLANDA SUI PRIGIONIERI POLITICI
Dopo le iniziative del dicembre '00, organizzate dai "Repubblicani contro gli accordi" e dall'IPSC (Comitato per lo status di Prigioniero Politico) per il boicottaggio delle vacanze in Turchia in solidarietà coi prigionieri in sciopero della fame nelle carceri di tipo-F, nel giugno 2001 alcuni gruppi dello sciopero della fame in Irlanda, diventati preponderanti, sono arrivati a togliere le parole "DHKC" da tutti i loro comunicati, denuncia un compagno irlandese in sciopero della fame parlando contro lo Sinn Féin. Lo Sinn Féin non si è fatto vedere alle proteste organizzate dall'IPSC in cooperazione con il DHKC, ed è stato poco dopo ciò che è venuta alla luce l'ultima svolta politica del gruppo di Adams. Ovviamente non potevano offendere i loro compagni in Parlamento sostenendo pubblicamente il DHKC e i suoi 10.000 prigionieri politici. E adesso sentiamo Gerry Adams che dice che "l'Unione Europea deve far qualcosa contro gli abusi in turchia, che le vacanze in Turchia vanno boicottate, ecc. Gerry ha finalmente trovato una carta vincente. Questa è una causa per la quale la gente ci sente, è utile per lui. Ma come può, lo Sinn Féin, prendere onestamente una posizione sulla lotta per lo status di questi prigionieri, chiudendo nel frattempo gli occhi su quei combattenti per la libertà per i quali lo status politico è stato cancellato, quei combattenti per la libertà presenti nel loro stesso paese, l'Irlanda?