Senza Censura n. 5/2001 [ ] La nuova legislazione anti-terrorismo in Inghilterra Anche se i più recenti inasprimenti della legislazione speciale in Inghilterra rappresentano l'adeguamento del piano normativo ad una dinamica controrivoluzionaria già ampiamente acquisita nella pratica, non per questo è inutile sottolinearne alcuni aspetti e analizzarne la portata complessiva. Si tratta di un' analisi che è opportuno affrontare sul piano generale (e a cui speriamo di dare un contributo come SC in questo numero) perché il quadro normativo valorizza i risultati delle strategie controrivoluzionarie permettendo ad esse di svilupparsi in modo più omogeneo ed "economico", rafforzando in questo percorso la loro compenetrazione e tracciando una linea di sviluppo in grado di procedere in modo autonomo anche durante le frequenti crisi determinate dalle contraddizioni secondarie delle potenze imperialiste. Tutto ciò con l'obiettivo di prevenire e arginare piani di conflitto la cui pericolosità per la borghesia imperialista è direttamente proporzionale alla loro tendenza a saldarsi in una dinamica di scontro globale, in una fase in cui la crisi del capitale è giunta ad un livello di maturazione tale da rendere sempre più sfumati, almeno in potenza, i confini tra la lotta di classe nelle metropoli del centro e le lotte di liberazione nella periferia. L'Inghilterra da questo punto di vista ha un'evidente "spendibilità", per la sua storia coloniale e per il suo ruolo di "ascaro" dell'imperialismo USA nella fase post-coloniale, e si colloca a pieno titolo tra gli stati guida nell'adeguamento del quadro normativo alla strategia controrivoluzionaria in questa fase: infatti il pesantissimo armamentario di leggi speciali promulgate per l'Irlanda del nord sembra essere il modello esportabile ed esportato in tutta Europa ed al tempo stesso in rapida evoluzione. In questo contesto va inquadrato l'ultimo passaggio, in ordine di tempo, di questo sviluppo: il "Terrorism act 2000", che rimpiazza la legislazione esistente, il "Prevention of Terrorism Act" e il "Northern Ireland (Emergency Provisions)". Questa "omogeneizzazione" della normativa, oltre a prevedere poteri senza precedenti (almeno sulla carta) alla polizia attribuisce al segretario di stato l'autorità di mettere fuori legge una lista di organizzazioni internazionali (definite "terroriste" secondo i parametri espressi nell' "Act"), la cui immediata implicazione è il fatto che appartenere o anche solo essere considerato simpatizzante di uno di questi gruppi diventa un reato perseguibile penalmente. Ovviamente questa situazione stava prendendo forma già da tempo anche se è stato quest'ultimo passaggio a produrre le reazioni delle organizzazioni prese di mira e la soddisfazione dei governi imperialisti e dei loro agenti (tra i primi a felicitarsi l'Egitto che già da tempo chiedeva al governo inglese di perseguire i presunti simpatizzanti della Jihad Islamica egiziana e della Gamaa Al-Islamyia). Anche la legislazione precedente era già stata ampiamente utilizzata in questo senso: per fare un esempio, nel novembre del 97 l'unità speciale anti-terrorismo di Scotland Yard fece irruzione simultaneamente all'associazione dei lavoratori del Kurdistan, a Haringey, e al Centro turco-kurdo "Halkevi, a Stoke Newington. La polizia rimase 7 ore al KWA, fotografando e perquisendo ogni stanza, sequestrando i libri contabili del Centro, i documenti bancari ecc. L'ordine di perquisizione citava l'articolo 7 paragrafo 2 del Prevention of Terrorism Act (PTA) che autorizzava una perquisizione per cercare "prove del finanziamento di azioni terroriste".Quasi un anno dopo, nessuna prova era stata prodotta, ma l'attività del KWA di assistenza e sostegno dei rifugiati kurdi in Inghilterra era stata paralizzata. Il passaggio formale alla nuova normativa La prima parte della nuova normativa, passata sull'onda dell'emozione dopo la bomba di Omagh nell'agosto del 98, concentrava la sua attenzione sul dissenso al progetto di normalizzazione di Stormont ed era destinata a colpire la Continuity IRA e la Real IRA, stabilendo che coloro che fossero sospettati di appartenenza ad un'organizzazione clandestina e praticassero il loro diritto al silenzio, potevano essere incriminati solo sulla base della dichiarazione di un funzionario di polizia. Questa parte della legge riguardava l'Irlanda del nord, visto che le uniche organizzazioni dichiarate illegali da quella legge erano quelle che operano in quell'area, ma, come le disposizioni della legge precedente (Prevention of Terrorism Act) riguardanti arresti, perquisizioni e sequestri erano state usate contro persone sospettate di "terrorismo internazionale", allo stesso modo la definizione di organizzazioni illegali contenuta nella nuova legge poteva essere facilmente estesa da futuri provvedimenti (come è poi puntualmente avvenuto) ad altri gruppi. Del resto molti nazionalisti (irlandesi) erano stati incarcerati per appartenenza ad organizzazione illegale con la legge precedente (PTA), che non richiedeva, ai fini dell'incriminazione, che si dovesse provare il coinvolgimento dell'imputato in qualche azione illegale. L'effetto della nuova legge era quello di sostituire la "prova di appartenenza" con l'opinione di un funzionario di polizia. Nei fatti questa legge contemplava il ritorno dell'"internamento" (detenzione senza prove o processo), in tutto tranne che nel nome. Il "terrorismo internazionale" Le disposizioni sul "terrorismo internazionale" sono state la risposta alle lamentele dei governi israeliano, turco, algerino, tunisino, dell'Arabia saudita, e del Bahrain, tra gli altri, rispetto al fatto che le leggi inglesi sul diritto d'asilo, avrebbero coperto i portavoce e i sostenitori dei gruppi "terroristi". Anche in questo caso la formulazione precedente era già abbastanza ampia da permettere di incriminare chiunque in Inghilterra esprimesse "approvazione" per un'azione o un evento all'estero che costituisse reato in entrambi i paesi, e la polizia aveva già da tempo avviato una "fruttuosa" cooperazione con i servizi dei vari regimi agenti dell'imperialismo nella caccia ai sospettati di "terrorismo". Nell'estate del 99 vi fu un'ondata di arresti in tutta Europa di algerini sospettati, fu detto, di voler lanciare una campagna di attacchi durante i campionati del mondo di calcio in Francia. Gareth Peirce, che rappresentava alcuni di quelli arrestati in Inghilterra dichiarò che non fu fatta loro alcuna domanda sul campionato di calcio, e che la maggior parte fu successivamente rilasciata, ma i dettagli che li riguardavano furono trasmessi alle autorità algerine -la giunta militare che prese il potere nel 92 dopo che elezioni vinte dal FIS furono annullate-, così come agli arresti di kurdi e turchi era seguita la trasmissione di informazioni alle autorità turche. Il risultato di questa cooperazione fu l'arresto e la tortura delle famiglie dei sospetti in quei paesi. Allo stesso modo a fine settembre del 98 la polizia inglese arrestò 7 arabi, 6 dei quali indicati dal governo egiziano come appartenenti alle organizzazioni Jihad islamica egiziana e Al-Gamaa Al -Islamyia (fuorilegge in quel paese)mentre il 7° era un saudita descritto come un seguace di Osama Bin Laden. Tra gli arrestati egiziani vi era Adel Abdel-Meguid Abdel-Bari, condannato a morte "in absentia": un avvocato che aveva lasciato l'Egitto nei primi anni 90 dopo aver difeso imputati come Sheikh Omar Abdel-Rahman, leader spirituale della Gamaat, in carcere negli USA per la bomba al World Trade Center! . Abdel -Bari aveva ottenuto l'asilo politico in Inghilterra nel 93. Si può vedere come il livello di cooperazione fosse già era ampiamente operativo anche prima che l'Inghilterra dichiarasse fuorilegge queste organizzazioni e trovasse la sua principale origine nel modificarsi dell'atteggiamento statunitense nei confronti di molte organizzazioni islamiste (delle 21 organizzazioni 15 sono islamiste). Nondimeno non va sottovalutato il salto di qualità rappresentato dalla pubblicazione della "lista di proscrizione"(1), che naturalmente ricalca quella rilasciata annualmente dal dipartimento di stato USA visto che comprende anche organizzazioni che non sono illegali nei paesi di provenienza - come Hezbollah libanese-, perché rappresenta un precedente anche per quei paesi europei che non ne sono ancora dotati e la base normativa per la gestione di una fase dello scontro in cui l'imperialismo europeo sarà chiamato ad un più avanzato livello di gestione del processo controrivoluzionario. (1) Lista delle organizzazioni dichiarate illegali in Inghilterra dal segretario di stato Jack Straw lo scorso 28 febbraio e in seguito approvata dal parlamento: Al Qaida (la Base), Jihad Islamica egiziana, Al-Gamaat Al-Islamiya, GIA, GSPC (Gruppo salafista per la predicazione e la lotta), Babbar Khalsa, International Sikh Youth Federation, Harakat Mujahideen, Jaish e Mohammed, Lashkar e Tayyaba, Tigri per la liberazione del Tamil, Organizzazione per la sicurezza esterna di Hezbollah, Hamas- Ezz al Din al-Qassem, Jihad Islamica Palestinese, Gruppo Abu Nidal, Islamic Army of Aden, Mujaheddin al-Khalq, PKK, DHKP-C, ETA, 17 Novembre. [ ] Close |