Senza Censura n. 4/2001 [ ] Il caso di Christel Frohlich Il caso di Christel Frohlich torna ad emergere evidenziando come l'intento persecutorio delle democrazie europee contro i compagni che hanno militato nella sinistra rivoluzionaria negli anni 70 e 80 (ma anche oggi!) non solo non abbia perso smalto ma sia stato rafforzato dall'intenso lavorio di adeguamento dei sistemi repressivo-giudiziari dei paesi dell'UE. Un impegno che ha già partorito accordi bilaterali di cooperazione sulla sicurezza -italia-spagna, italia-francia, per non parlare dell'ormai collaudatissimo coordinamento franco-spagnolo che ben conoscono i compagni baschi e che negli ultimi mesi ha colpito anche i compagni del PCE(r)- e che raccoglie l'eredità degli accordi di trevi del 77. Christel Frohlich è stata arrestata a roma il 28 ottobre del 95 dopo che aveva ottenuto un regolare permesso di entrare in italia per un colloquio con il marito, Sandro Padula, un prigioniero condannato all'ergastolo al processo "moro ter". Per avere un colloquio ogni volta Christel doveva richiedere questo permesso speciale al ministero dell'interno, essendo stata espulsa nell'88 al termine di una condanna che aveva scontato in italia (dall'82 all'88) per porto abusivo di armi. Dopo il colloquio nel carcere di rebibbia è stata arresta dai ROS sulla base - questa la versione degli sbirri- di un mandato di cattura internazionale che era stato inviato dalle autorità francesi. Già questo primo episodio fa emergere lo stretto livello di cooperazione tra francia e italia che per Christel si è rivelato una vera e propria trappola. Basti pensare che l'arresto è avvenuto alle 13.30 mentre il fax che trasmetteva questa richiesta era stato inviato dalla polizia francese all'interpol alle 14.51! Il mandato di cattura francese riguardava la presunta partecipazione di Christel ad un attacco, con un auto bomba, all'edificio del giornale libanese di destra "al Watan al arabi", in rue marbeuf a parigi. Christel è stata estradata dall'italia alla francia il 21 novembre del 96, e da allora si trova nel carcere giudiziario di fleury-merogis presso parigi. Le accuse delle autorità francesi si basano su una doppia costruzione: da un lato avrebbe noleggiato la macchina che esplose in rue marbeuf (la macchina era stata noleggiata in jugoslavia il 19 aprile dell'82 da una donna di nome Stadelmann), dall'altra- visto che le autorità investigative attribuiscono quest'azione ad un "gruppo Carlos"- farebbe parte di questa "associazione terroristica". Nulla di quanto è stato contestato a Christel è stato provato. Il mandato di cattura francese fu emesso sulla base di affermazioni a dir poco vaghe. Il massimo che fu strappato ai testimoni interrogati era stata l'affermazione di una somiglianza tra la foto di Christel e la donna che aveva noleggiato la macchina nell'82, e anche la tanto sbandierata prova emersa dai documenti della Stasi si riduceva al protocollo di una conversazione con un informatore che parlava di come il giornalista Rudolf Mutter sulla rivista Stern avesse sostenuto che Christel e Stadelmann erano la stessa persona. Dopo 18 anni di indagine la polizia giudiziaria francese non è riuscita a far emergere lo straccio di una prova. LA SITUAZIONE ATTUALE Il 1° giugno 2000 il parlamento francese ha varato un emendamento al codice di procedura penale che limita a 4 anni la durata della carcerazione preventiva (mentre fino a quel momento la durata era illimitata). Questa legge è entrata in vigore il 1° gennaio del 2001 e in base ad essa Christel Frohlich dovrebbe essere liberata trovandosi in carcerazione preventiva a parigi dal novembre 96 (dopo essere stata in carcere in italia in attesa di estradizione per oltre un anno). Per impedire il suo rilascio il giudice istruttore Jean-Luis Bruguiére (lo stesso giudice titolare dell'inchiesta sui compagni del PCE(r) arrestati lo scorso novembre a parigi) ha predisposto una nuova richiesta di estradizione all'italia, questa volta per un attentato al direttissimo "La Capitole" da parigi a tolosa nel marzo dell'82. E' importante non lasciar passare sotto silenzio questo fatto e le tristemente prevedibili decisioni che il sistema giudiziario italiano prenderà, anche questa volta, tanto più dopo gli accordi bilaterali sulla sicurezza firmati da italia e francia lo scorso 29 gennaio a torino. SOLIDARIETA' A CHRISTEL FROHLICH - SOLIDARIETA' A TUTTI I PRIGIONIERI RIVOLUZIONARI. [ ] Close |