Senza Censura n. 3/2000

[ ] Intervista a C. Clark Kissinger



La Redazione di Senza Censura intervista C. Clark Kissinger, membro di Refuse & Resist! e giornalista di "Revolutionary Workers" (organo ufficiale del Revolutionary Communist Party - www.rwor.org/rcp-e.htm), sempre in prima fila nella battaglia a sostegno di Mumia Abu-Jamal.

Due importanti sviluppi sul piano legale: il nuovo statuto concernente le petizioni Habeas Corpus, licenziato dalla Corte Suprema degli Stati Uniti il 18 Aprile 2000; i 4 Amicus Briefs rifiutati il 7 Agosto 2000 dal Giudice William Yohn (incaricato di convocare e presiedere le udienze di Mumia Abu-Jamal presso la corte federale). Come valuti queste decisioni sul futuro prossimo di Mumia (e dei prigionieri segregati nei Bracci della Morte)?
Nel mese di Aprile la Corte Suprema degli Stati Uniti si è espressa ufficialmente rispetto a due casi di condanna a morte dimostrando come l'Effective Death Penalty Act del 1996 possa essere interpretato. In entrambi i casi, l'alta corte ha sentenziato a favore dei prigionieri.
Le implicazioni di queste disposizioni per quanto riguarda il caso di Mumia Abu-Jamal sono composite. Da una parte, la Corte Suprema ha sostenuto l'interpretazione più estrema di questa nuova legge; dall'altra parte, la Corte ha sostenuto la legge in sé senza ritenere la stessa incostituzionale. Questa legge quindi, che limita gravemente la capacità dei prigionieri nei Bracci della Morte di appellarsi, continuerà ad essere applicata al caso di Mumia.
Successivamente, nel mese di Agosto, il giudice distrettuale della Corte Federale, lo stesso che dovrà occuparsi delle prossime udienze di Mumia, ha rigettato ogni Amicus Briefs allegato alla petizione di Habeas Corpus. Gli Amicus Brief sono argomentazioni legali presentati da esterni all'interno di un procedimento penale, perché in qualche modo interessati al risultato del medesimo. Tutti i 4 gli Amicus Briefs consegnati al giudice, alcuni dei quali prodotti da prestigiose organizzazioni e da importanti figure internazionali, sono stati rifiutati. Non è un buon segnale questo rifiuto della corte di prendere in considerazione gli allegati che contengono documentazione non soltanto per quanto concerne il caso di Mumia ma che riguarda anche gli altri prigionieri. E contro questo rifiuto è stato già avanzato un nuovo appello.
Il 14 Marzo 2000 lo Stato del Texas ha assassinato Ponchai Kamau Wilkerson, Ministro della Difesa del Panthers United for Revolutionary Education, collettivo di prigionieri politicizzatisi nel Braccio della Morte; il 22 Giugno sempre lo Stato del Texas ha assassinato Shaka Sankofa, altro prigioniero politicizzatosi nel Braccio della Morte e da anni combattente per la libertà del Popolo Nero. A questo proposito, dall'Italia ci siamo azzardati a scrivere che questi omicidi legalizzati possano rappresentare senza dubbio una radicalizzazione della repressione attuata dal Governo degli Usa attraverso la Pena di Morte, nei confronti dei militanti politici che esprimono contenuti di lotta dietro le sbarre, e possano aver aperto la strada alla esecuzione di Mumia. Quali sono le tue riflessioni in merito a questo punto?
C'è stato un marcato incremento, da parte del governo statunitense, del livello repressivo teso a sopprimere il dissenso politico. In questo anno di elezioni, i due maggiori partiti sono stati costretti a tenere le loro Conventions nazionali dietro alte recinzioni difese a vista da parte della polizia. Con due milioni di persone dietro le sbarre, il governo degli Stati Uniti conta sempre di più su una palese violenza nel tentativo di contenere il dissenso.
Come ha detto Mumia: "Non vogliono solo la mia morte, vogliono il mio silenzio". La pena di morte è l'ultimo degli strumenti dell'annientamento politico utilizzati dallo stato.

Se in Europa per tutto il periodo estivo non vi sono state (purtroppo) iniziative importanti a sostegno di Mumia, negli Usa il movimento contro l'esecuzione e per la liberazione della "Voce dei senza Voce" ha toccato momenti veramente significativi prima, durante e dopo le Convention del Partito Repubblicano e del Partito Democratico, che hanno avuto luogo rispettivamente a Philadelphia e a Los Angeles. Che valutazione dai delle mobilitazioni in questione? Quali saranno le prossime mosse del movimento?
Le dimostrazioni di massa che si sono tenute durante le Conventions del Partito Repubblicano e del Partito Democratico hanno rappresentato un importante momento di unione tra il nuovo movimento giovanile contro gli effetti della globalizzazione economica, con i già esistenti movimenti contro l'oppressione razziale e l'ingiustizia orchestrata da polizia, tribunali e sistema penitenziario. Tutto ciò ha provocato un aumento del livello qualitativo delle azioni militanti con conseguente superamento del processo di mediazione imposto dalle autorità.
Recentemente, il Coordinamento Nazionale dei Comitati per Mumia ha posto le basi per una serie di iniziative che prenderanno piede il prossimo inverno, tra cui la Settimana di Mobilitazione Internazionale tra il 4 e l'11 Dicembre, con una manifestazione unitaria prevista per la giornata del 9 Dicembre. Il 9 Dicembre, infatti, coinciderà con il diciannovesimo anniversario dell'arresto di Mumia. Altre iniziative sono previste per il 20 Gennaio 2001, a Washington DC, durante l'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, e per il 24 Febbraio 2001, grazie a numerose conferenze pubbliche organizzate da costa a costa.

Seppur a distanza, è facilmente tangibile l'innalzamento del livello repressivo che si è abbattuto contro i militanti delle organizzazioni che si battono a sostegno di Mumia. Perquisizioni, furti di documentazione in stile Cointelpro, procedimenti penali, possibili reclusioni, ecc... hanno contraddistinto tutto questo anno. Tu stesso sei direttamente coinvolto, per aver parlato a Philly durante la Convention del Partito Repubblicano, mentre il Governo degli Usa ti avrebbe voluto silenzioso e confinato a New York ( a seguito della manifestazione alla Liberty Bell di Philadelphia del Luglio 1999). Abbiamo seguito e stiamo seguendo tutti gli sviluppi. Quali sono le tue riflessioni a questo proposito? Esiste un dibattito articolato in merito al tema "repressione" all'interno del movimento a sostegno di Mumia? Quali sono gli ultimi aggiornamenti?
Nel Luglio del 1999, sono stato arrestato assieme ad oltre 100 persone, durante una manifestazione a sostegno di Mumia tenutasi a Philadelphia, nei pressi della "Liberty Bell". Avevamo la possibilità di chiudere il caso con il pagamento di una piccola multa, ma alcuni di noi si sono rifiutati dichiarandosi non colpevoli, la qual cosa ha ovviamente portato all'apertura di un procedimento penale nei nostri confronti. Il processo in questione ci ha riconosciuti colpevoli e condannati ad un anno di confino nelle nostre città di residenza. Chiaramente l'obbiettivo era di fermare la nostra attività a sostegno di Mumia. Hanno confiscato i nostri passaporti, siamo stati confinati nei nostri distretti cittadini e c'è stato proibito di "associarci" con persone condannate per reati gravi (per esempio, Mumia).
Nei giorni della Convention del Partito Democratico, ho chiesto il permesso di poter essere in quel di Philadelphia per poter parlare durante un presidio. Il permesso mi è stato negato, così il mio "fratello gemello" si è presentato al mio posto. Ora mi attende la prima udienza, fissata per il 6 Dicembre, dove verrò giudicato, con la possibilità di finire in galera, per aver disatteso il confino a cui ero stato sottoposto. Il mio unico crimine, naturalmente, è di aver parlato contro il sistema criminale che regola gli Stati Uniti. Proprio per questo, il 6 Dicembre, sempre all'interno della Settimana di Mobilitazione Internazionale, sarà la giornata dedicata a tutti gli attivisti arrestati a causa del loro supporto alla battaglia di giustizia per Mumia.


Per finire, sappiamo che di fatto il Giudice Yohn non ha tempi legali per convocare l'udienza di Mumia in Corte federale. Noi ci sentiamo di credere che l'udienza sarà un affare della nuova Amministrazione che si insedierò alla Casa Bianca dopo le elezioni presidenziali del prossimo mese di Novembre. Quali riflessioni ti senti di avanzare in merito a questo punto?
Molte persone ritengono che questi tempi lunghi siano legati alle prossime elezioni. Certamente, il governo non vuole rischiare una mobilitazione più grande di quella che si è registrata durante la Convention Repubblicana. Ma una volta che le elezioni saranno passate, tutto potrebbe cambiare. Anche se non ritengo che sia un grosso problema per il governo, il quale quando decide di muoversi lo fa senza troppa enfasi. Il caso di Mumia rappresenta oggi la battaglia centrale contro la pena di morte negli Stati Uniti, e ci sarà una mobilitazione internazionale il primo giorno in cui Mumia farà la sua prima apparizione in Corte Federale.


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