Senza
Censura n. 2/2000
[
] Dal braccio della morte!
Due recenti interventi di Mumia Abu-Jamal
La guerra in casa. Ai margini della città-futura-capitalista. Possenti
mura a difesa del Capitale e difese da assassini in divisa stanno dando
vita ad una nuova istituzione totale fatta di strade di cemento armato
e sangue.
Del resto le morti recenti di Malcolm Ferguson e Patrick Dorismond, immigrati,
sottoproletari, abitanti i ghetti-in-guerra di New York, sono un segnale
lampante delle condizioni di vita che regolano la riurbanizzazione sociale
odierna negli Stati Uniti. Oggi la brutalità della Polizia la chiamano
"Tolleranza Zero". E la violenza borghese la chiamano "neoliberismo".
Eppure, nella storia, dai 4 ragazzi morti ammazzati dalla Guardia Nazionale
all'Università di Kent nel 1970 durante una manifestazione contro
la guerra in Vietnam, alle minacce e alle pressioni che gli studenti dell'Università
di Antioch hanno subito lo scorso Aprile da parte del Fraterno Ordine
della Polizia per aver invitato Mumia a partecipare seppur dal Braccio
della Morte alla consegna dei loro diplomi, questa violenza significa,
oggi come allora, controllo violento, gestione violenta e violento annientamento
di ogni forma di opposizione di classe, cosciente e non.
Di questo parla Mumia Abu-Jamal nei due articoli che seguono.
Trascrizione del discorso registrato da Mumia
Abu-Jamal dal Braccio
della Morte su richiesta degli studenti
della Università di Antioch, Ohio.
Le mie congratulazioni a voi tutti qui oggi. Agli studenti che si laureano,
agli insegnanti che gioiscono per loro, agli amministratori che si uniscono
ai successi dei loro insegnanti, ai genitori che segretamente sperano
che questo sia l'inizio dell'indipendenza economica dei loro figli e la
fine dei conti da pagare, a voi tutti dello straordinario College di Antioch.
Vi ringrazio per il gradito invito e spero che queste parole abbiano un
valore e un significato per voi tutti. Ho pensato a lungo sull'interrogativo
proposto circa l'impatto di un individuo sul mondo. Risponderò
alla domanda con un'altra domanda. Chi ammirate?
Naturalmente in qualunque numeroso gruppo studentesco, come spero sia
il vostro, c'è o ci dovrebbe essere una ricchezza di prospettive.
Tuttavia in qualunque elenco di personaggi ci saranno sicuramente: Nelson
Mandela, Malcolm X, Ella Baker e W.E.B. DuBois.
Poche persone, vero? Quali sono le caratteristiche che accomunano i nomi
che ho elencato. Naturalmente furono tutti radicali e rivoluzionari ma
non solo quello. Aggiungiamo a quell'elenco Paul Robeson. Aiuta? Che ne
dite di Angela Y. Davis. Alcune menti sveglie tra il pubblico potrebbero
ben concludere che sono tutti comunisti. Vicini, ma non è neanche
proprio questo. Perchè né Malcolm X né Ella Baker,
per quanto ne sappia, non hanno mai fatto parte di un partito. E, sebbene
non ne sia certo, non penso che Paul Robeson fosse membro del CPUSA.
Quando guardate queste persone troverete gente che ha commesso un suicidio
di classe, chi ha voltato le spalle ai vantaggi della propria posizione
sociale e alle opportunità potenziali per dare voce e presenza
concreta ai settori più oppressi della loro società.
Il Dr. Nelson Mandela, che aveva studiato da avvocato, si unì poi
all'ala armata dell'ANC o African National Congress per ingrandire il
Movimento di Liberazione Africana in Sudafrica. Malcolm X, con un intelletto
stellare, poteva sicuramente raggiungere il successo in qualunque professione
- egli scelse di lavorare per la liberazione della nazione Nera. Ella
Baker, scrittrice ed organizzatrice, lavorò nel Movimento per i
Diritti Civili e per denunziare lo sfruttamento sessuale delle donne povere
che lavoravano come domestiche. Il Dr. DuBois, malgrado il suo cognome
nobile, era un radicale sincero e un iconoclasta che fu costantemente
tradito dal ceto sociale a cui apparteneva per le sue opinioni radicali.
Fu scagionato dal NAACP. Allo stesso modo l'avvocato, atleta ed attore
Paul Robeson fu denigrato per il suo sostegno al socialismo ed ebbe la
sua promettente carriera spezzata come DuBois prima di lui. Il governo
degli Stati Uniti illegalmente e incostituzionalmente sequestrò
il passaporto di Robeson per le sue convinzioni anti-imperialiste. Angela
Davis, come molti di voi sanno, fu inseguita per tutta la nazione, catturata,
incatenata, imprigionata e quasi incarcerata a vita per il suo sostegno
al Movimento di Liberazione Nera.
Noi ammiriamo queste persone perché, in momenti critici della loro
vita, si dedicarono agli oppressi, ai poveri, agli operai o alla gente
del terzo mondo. Ora, non lo fecero perché era popolare, piuttosto
il contrario. Tutte vissero sotto costante sorveglianza del governo. Alcune
di loro persero i mezzi di sostentamento. Altre persero la vita. Aderirono,
aiutarono e/o formarono i movimenti perché era la cosa giusta da
fare. Guardate a loro. Perchè lì troverete la risposta.
Può un individuo avere un impatto sul mondo.
Il Dr. Mandela guidò una nazione incatenata dall'apartheid verso
una democrazia politica multirazziale. Malcolm X ispirò il Movimento
Nazionalista Nero degli anni '60. Ella Baker fu un'organizzatrice chiave
che aiutò il Comitato Coordinatore degli Studenti Non-violenti
chiamato SNCC a sopravvivere. W.E.B. DuBois fu il fondatore del NAACP
e un leader del Pan-Africanist Movement. I contributi politici e culturali
di Paul Robeson per la gente del mondo furono, e restano, immensi. E il
lavoro della Dr. Angela Y. Davis contribuì ai Movimenti di Liberazione
dei Neri e quelli per i Diritti dei Prigionieri degli anni '70. Quelle
vite hanno avuto un impatto?
Le loro vite hanno diffuso la stessa nozione di ciò che significa
la libertà nella mente di milioni di persone. Individui straordinari,
lavorarono (e alcuni di loro oggi sono ancora attivi) con i movimenti
che trasformarono davvero la consapevolezza e il nostro modo di guardare
al mondo. Le loro vite ci insegnano tutto ciò che significa tradire
la borghesia, contribuire ai movimenti che hanno contato e lavorare per
conto degli oppressi.
Voi, a questa cerimonia all'Antioch, avete l'opportunità, in qualche
modo unica, di dimostrare quel vecchio assioma che l'uomo è costituito
da più di quanto significa e che la vita è più di
quanto alimenta. In un'epoca dove tutto, persino il genere umano, è
mercificato non si può negare che siamo tutti esseri materiali.
Eppure non siamo anche essere sociali? Se diciamo di sì allora
dobbiamo chiederci cosa è dovuto alla propria classe? Cosa è
dovuto all'umanità? Cosa è dovuto alla vita stessa? Pensate
alle vite di coloro che ammirate. Mostrate la vostra ammirazione per loro
diventando come loro. Perchè facendolo darete vita ai movimenti.
Grazie.
On the move, lunga vita a John Africa.
Dal Braccio della Morte vi parla Mumia Abu-Jamal
Un messaggio a Kent State
Quando mi è stato chiesto di scrivere alcune righe riguardanti
il Massacro di Kent State avvenuto nel Maggio del 1970, l'occhio della
mia mente è stato attraversato da un turbinio di immagini, ogni
parola una goccia, non di acqua, ma di anima.
Ogni goccia scintillante, rotondo specchio di rossore, scende in una cassaforte
di memoria e trabocca. Ogni goccia comunica un mondo in una parola: My
Lai; Kent State; Hiroshima; Philadelphia; Tulsa; Jackson State; Rosewood;
Haymarket Square; Waco; Wounded Knee; Sand Creek; Fort Pillow; Attica...
Ovvio, per ogni studente di storia questa elenco potrebbe continuare e
continuare ancora, tutti questi massacri sono parte integrante dell'impresa
Americana.
Quello che questi fatti di storia grondanti di sangue ci insegnano è
l'obliquità della violenza di stato, come del resto l'impunità
per i fautori di questa violenza, responsabili potremmo dire, se ciò
accadesse in qualsiasi altra parte, di crimini contro l'umanità.
Quanto tempo dietro le sbarre hanno passato i killers di Kent State? E
quanto gli assassini di Jackson State?
Ritengo che essi abbiano ricevuto la stessa sentenza di chi ha bombardato
la casa dei MOVE a Philadelphia, la stessa degli assassini di Waco, e
la medesima, infine, degli assassini di Amandou Diallo, degli assassini
di Attica.
Non un minuto, nessuna condanna; per il sistema non si è trattato
di crimini!
Kent State insegna che la cosiddetta società "libera"
ammazzerà gli studenti che stanno esercitando il loro diritto costituzionalmente
garantito di manifestare per la pace! Premi agli assassini! E impunità!
La passione che ha portato 250 mila persone nelle strade contro la guerra
in Vietnam si è raffreddata lungo questi 30 anni, ma per molti,
per i poveri, i militanti, i prigionieri, e sempre più per i giovani
Neri, la guerra è in casa.
Kent State è stato sicuramente un vile e sanguinario fatto, ma
come ci mostra il caso di Amandou Diallo, il sangue continua imperterrito
a scorrere.
Kent State ha rivelato i veri limiti della legge, quando è lo stesso
sistema che commette azioni criminali!
Nessuno di questi viscidi e consapevoli assassini di massa ha passato
una sola ora dentro la cella di una galera.
Che cosa ci dice questo circa la natura delle cose? In verità,
questi 4 giovani ragazzi del Kent State non sono stati liquidati perché
stavano esercitando i loro presunti diritti costituzionali?
Che cosa rivela la natura dello stato? Dell'America? Della Costituzione?
My Lai... Kent State... Hiroshima... Philadelphia... Haymarket Square...
Waco... Wounded Knee... Sand Creek... Fort Pillow... Attica...
Nomi di luoghi dove si sono svolti assassini di massa, lacrime di sangue
scendono in un vasto e arrossato recipiente, un recipiente chiamato America.
Grazie.
On the move, lunga vita a John Africa.
Dal Braccio della Morte vi parla Mumia Abu-Jamal
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