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Censura n. 1/2000
[ ] Mumia
Abu-Jamal: la situazione:
Il caso di Mumia Abu-Jamal entra nella fase critica
Il caso di Mumia Abu-Jamal
sta entrando nelle fasi finali del suo intricato piano processuale: entro
il 2 Aprile, posticipando di fatto di due mesi il periodo utile che era
stato stabilito nel mese di Dicembre '99 a seguito dell'accettazione dell'Appello
Habeas Corpus e della sospensione dell'esecuzione, il team legale di Mumia,
responsabile del quale è l'Avvocato Leonard Weinglass, dovrà
presentare l'intera documentazione che verrà sottoposta all'analisi
del Giudice incaricato della Corte Federale, William Yohn.
I tempi iniziano a restringersi e la vicenda di Mumia, ma non solo come
vedremo più avanti, sta giungendo all'epilogo. Come già
si era diffusamente detto nel mese di Dicembre '99, l'udienza che verrà
convocata dal Giudice William Yohn sarà decisiva e sostanzialmente
definitiva, nonostante esistano altri gradi d'appello: questo perchè
nella storia giudiziaria statunitense le decisioni stabilite all'interno
delle Corti Federali sono sempre risultate vincolanti anche all'interno
delle Corti di Stato e della Corte Suprema.
Va sottolineato che - sempre nel mese di Dicembre '99 e precisamente il
giorno 7 - il Giudice incaricato William Yohn ha convocato l'Avvocato
Leonard Weinglass per una prima visione di un memorandum di legge (appendice
dell'Appello di Habeas Corpus), in cui si faceva riferimento a tutti i
passaggi anticostituzionali susseguitisi a partire dal processo del 1982,
tenuto allora dal Giudice Sabo. Questo giudice, dichiaratamente razzista,
appartiene al famigerato Fraterno Ordine della Polizia, storicamente una
delle forze reazionarie che più di ogni altre si sono impegnate,
facendo pressioni all'interno delle istituzioni e attraverso i mass-media,
per arrivare ad una veloce esecuzione del giornalista rivoluzionario afroamericano
Mumia Abu-Jamal. Questa convocazione ha naturalmente riacceso le speranze
(mai durante la lunga detenzione di Mumia, un Giudice si era esposto positivamente
in prima persona in modo - diciamo cos - "volontario"),
anche se rischia di essere solamente un palliativo e niente più.
In un articolo datato 24 Dicembre, C. Clark Kissinger, militante dell'organizzazione
Refuse&Resist!, scrive sul Revolutionary Workers: "(...) il memorandum
della difesa dimostra in modo convincente che sia il processo di Mumia
che le udienze per il Post-Conviction Relief Act (PCRA) non furono sicuramente
valide sul piano costituzionale. Le violazioni commesse includono: la
coercizione dei testimoni; la soppressione e la falsificazione delle prove;
il diniego del diritto di Mumia a rappresentare se stesso e/o ad avere
un adeguata difesa legale, e persino ad essere presente durante il suo
processo; una selezione della giuria decisa su basi razziali; una manipolazione
oltraggiosa della fase penale del processo; ed un processo degli appelli
cos pieno di pregiudizi che ricalca le scene processuali in Alice
nel Paese delle Meraviglie - quando la Regina di Cuori grida "Mozzate
loro la testa! (...)".
Rimane tuttavia alta la tensione. E la preoccupazione. Sempre C. Clark
Kissinger nell'articolo sopracitato afferma: " (...) Il memorandum
di legge del 7 dicembre dimostra, in maniera approfondita e in dettaglio,
che Mumia NON ha ricevuto un giusto processo. Questo porta a sua volta
a porsi altre domande. Domande come: Perchè questa corsa ad uccidere
Mumia? Perchè questa fretta ... e perchè la paura? Perchè
vi e' la paura di consentire a Mumia di difendersi, con avvocati di sua
scelta? Perchè la paura di un processo in cui il team della difesa
possa essere in grado di ingaggiare esperti balistici e forensi come non
poterono fare nel processo originale? Perchè la paura di sottoporre
le tesi dell'accusa ad un interrogatorio rigoroso da parte di un team
della difesa competente, con Mumia finalmente presente al suo processo?
Perchè allora? Se le corti federali non riuscirono a rovesciare
le sentenze del Giudice Sabo e della Corte Suprema della Pennsylvania,
allora l'unica spiegazione possibile deve essere il loro desiderio di
inviare un messaggio politico e di eliminare, per sempre, un simbolo di
opposizione al loro sistema (...)".
L'udienza che verrà convocata presumibilmente tra Aprile e Maggio
2000 rappresenterà quindi il momento critico in cui non solo si
deciderà del futuro di Mumia Abu-Jamal - futuro che rimane come
un trapezista in equilibrio tra una possibile revisione del processo (e
quindi della sentenza), che permetterebbe ai legali di Mumia di presentare
tutte quelle prove a favore della difesa che mai nel corso degli anni
sono state minimamente accettate dalle Corti incaricate, oppure con un
nulla di fatto che garantirebbe la possibilità al Governatore Thomas
Ridge di firmare una nuova data d'esecuzione - ma anche di tutto il movimento
di opposizione che nel corso degli anni si è mobilitato in tutte
le forme e in ogni angolo del pianeta, e che per ben due volte - nell'Agosto
del '95 e nel Dicembre del '99 - ha contribuito a far sospendere le esecuzioni
già fissate dal Governatore dello Stato della Pennsilvanya.
Come ha costantemente ricordato nei 15 giorni di iniziative e conferenza
pubbliche in Italia, Safiya Buckari, coordinatrice di Jericho Movement,
Mumia Abu-Jamal rappresenta la linea di demarcazione tra tutto ciò
che il Governo statunitense ancora non può permettersi di fare
e tutto ciò che invece potrà permettersi di fare, con l'assassinio
politico legalizzato di Mumia, nei confronti dei 150 tra Prigionieri Politici
e Prigionieri di Guerra segregati nei carceri-lager negli Usa e sottoposti
ormai da trent'anni a programmi di annientamento psicofisico e isolamento
prolungato (molti dei quali hanno inviato un comunicato congiunto in cui
invitano a concentrare tutte le forze disponibili nel tentativo di salvare
la vita di Mumia); nei confronti dei 3.500 detenuti nei Bracci della Morte
in attesa di essere "giustiziati", molti dei quali innocenti
(le statistiche parlano di 7 innocenti su 10), molti dei quali minorati
mentali, molti dei quali minorenni quando avvenne il fatto per cui sono
stati condannati; e nei confronti di una generazione, vasta e composita,
che comprende il sottoproletariato delle varie comunità afro-americane,
ispaniche, e bianche, costantemente sottoposte a piani di criminalizzazione
tesi a costituire nuova manodopera gratuita in quello che ormai non può
più passare sotto forma di semplice fenomeno ma invece di vero
e proprio segmento attivo della produzione capitalistica, meglio conosciuto
come Prison-Industrial Complex, ovvero l'industria carceraria, con annessi
e connessi (tra cui quotazioni miliardarie a Wall Street) che non stiamo
qui ora ad esporre.
E sempre citando le parole di Safiya Buckari: "Mumia Abu-Jamal rappresenta
la vittoria di cui tutto il movimento statunitense (ma non solo il movimento
statunitense, aggiungiamo noi) necessita per proseguire nella sua attività
di lotta a sostegno di tutti i Prigionieri Politici e di Guerra e contro
la politica di annientamento portata avanti dal Governo Usa". Vittoria
che deve certamente fare i conti con uno spiegamento di forze - dal Governo
(impegnato, ad esempio, ad inviare ai vari consolati europei false informazioni
riguardanti il caso di Mumia) alle varie forze di polizia (con il FOP
sempre in prima linea) fino ai mass-media (basti ricordare i programmi
di disinformazione della rete nazionale Abc o gli articoli diffamatori
della rivista Vanity Fair), che mai come prima nella storia stanno lavorando
quanto mai compatte per arrivare ad una veloce soluzione del caso, che
dal loro punto di vista dovrebbe risolversi con l'uccisione di Mumia.
La mobilitazione negli USA
E la vittoria di cui necessita, il movimento statunitense se la sta andando
a cercare e a guadagnare direttamente sul campo. Infatti molte sono le
attività e le mobilitazioni fin qui svolte; e molte sono le attività
in calendario lungo tutto l'arco della primavera. Lanciate già
a partire dal mese di Dicembre '99, e quindi legate alla prima richiesta
di consegna della documentazione prevista per fine Febbraio (che come
sappiamo è stata in seguito posticipata), le iniziative sono state
indette per aumentare ulteriormente la pressione affinchè la decisione
del Giudice Yohn si risolva in modo positivo per Mumia.
Da costa a costa, i Comitati e le Coalizioni a sostegno di Mumia Abu-Jamal
(dalla sinistra antimperialista, a vasti settori del sindacalismo, dalle
strutture a sostegno dei Prigionieri Politici alle associazioni che si
battono contro la pena di morte) hanno lanciato momenti di incontro, dibattiti,
tavole rotonde, marce e azioni di disobbedienza civile, nelle piazze e
tra le strade delle città, nei luoghi di lavoro, nelle comunità,
nelle Università.
Un momento particolarmente significativo è la "Conferenza
d'Emergenza per salvare la vita di Mumia Abu-Jamal" convocata per
il 19 Febbraio, con la partecipazione degli esponenti di oltre cinquanta
organizzazioni (tra cui Academics for Mumia Abu-Jamal, American Friends
Service Committee, Amnesty International, The Brecht Forum, Bruderhof
Communities, Campaign to End the Death Penalty, Center for Constitutional
Rights, Common Courage Press, Free Mumia Abu-Jamal Coalition (NY), International
Action Center, International Concerned Family and Friends of Mumia Abu-Jamal,
Long Island Friends of Mumia Abu-Jamal Mobilization to Free Mumia Abu-Jamal
(Northern California), National Conference of Black Lawyers, National
Council of Churches, National Lawyers Guild, Pennsylvania Abolitionists,
Refuse & Resist!, San Diego Coalition to Stop the Execution of Mumia
Abu-Jamal, Writers for Mumia, United American Indians of New England,
Women's International League for Peace & Freedom) e che si svolgerà
presso il Centro per i Diritti Costituzionali di New York.
Un altro momento del tutto particolare è l'azione di disobbedienza
civile del 28 Febbraio a Washington DC, nei pressi della Corte Suprema
degli Stati Uniti. Momento particolare - dicevamo - anche e soprattutto
perchè l'azione di protesta che l'ha preceduta - ci riferiamo alla
manifestazione che si svolse il 3 Luglio '99 a Philadelphia - portò
all'arresto di 96 tra militanti e attivisti che si erano barricati, come
segno di protesta e in solidarietà con Mumia, all'interno della
Liberty Bell, simbolo di primo piano della Philadelphia puritana.
Per quanto riguarda la costa occidentale, e nello specifico la Bay Area
(San Francisco e dintorni), si sono susseguiti, a partire dalla metà
di Gennaio fino al 6 Febbraio, incontri pubblici con Pam Africa, dell'Organizzazione
MOVE, organizzazione legata a doppio filo a Mumia Abu-Jamal (Mumia fu
il primo a parlare degli attacchi che i membri dei MOVE subivano costantemente
da parte della Polizia di Philadephia e nella più incompleta indifferenza
dell'opinione pubblica), che conta al suo interno ben 8 Prigionieri Politici
detenuti (Merle Austin Africa, la nona Prigioniera Politica, è
morta due anni fa in carcere a causa della mancanza di cure di cui necessitava)
in vari penitenziari dello Stato della Pennsilvanya con condanne che vanno
da 30 a 100 anni. La stessa Pam Africa intervistata dal Workers World
Journal ha fatto sapere come vi sia la necessità "di continuare
a diffondere pubblicazione riguardanti Mumia porta a porta" e "di
resistere ai continui boicottaggi del FOP (che si estendono a chiunque
intrattenga rapporti di lavoro con i sostenitori di Mumia) che minano
il fondo legale di Mumia" che come sappiamo è in questa fase
di fondamentale importanza. "C'è una azienda da cui avremmo
dovuto noleggiare un sound system per le manifestazioni" ha spiegato
Pam, "Non ce lo noleggeranno più. Temono che il loro nome
possa essere letto dalla Polizia alle nostre manifestazioni. Non ritengono
sbagliato ciò che facciamo. Temono di perdere clienti".
La mobilitazione in Italia ed in Europa
Anche nel cosiddetto vecchio continente, la mobilitazione ripresa nel
mese di Ottobre '99 conseguente la nuova firma del Governatore Ridge per
la seconda data d'esecuzione di Mumia, ha guadagnato forte impeto. I rapporti
sfilacciati si sono rafforzati, i materiali stringati sono diventati Dossier;
il viso e il nome di Mumia hanno ripreso ad essere presenti nei volantini
distribuiti nei momenti di piazza, nelle scritte sui muri; la comunicazione
si è fatta più fitta e cosa più importante ha ripreso
forma quella Campagna Internazionale che già a partire dal '95
si mobilitò per Mumia e per tutti i Prigionieri rivoluzionari.
Dall'Assemblea dei Comitati italiani pro-Mumia svoltasi il 20 Novembre
'99 (svoltasi all'interno del Controvertice fiorentino convocato contro
la presenza in città dei massimi esponenti dei Governi socialdemocratici
portatori sani della cosiddetta "Terza Via") alla Giornata Europea
a Sostegno di Mumia Abu-Jamal del 2/10 Dicembre '99 (a cui hanno aderito
i comitati italiani, tedeschi, olandesi, svedesi, ecc.), dal tour di incontri
con Ramona Africa in Germania a partire dalla fine di Novembre '99 e conclusisi
con una grande Assemblea a Parigi organizzata dal Comitato Francese fino
ai quindici giorni di conferenze pubbliche lungo tutta l'Italia con Safiya
Buckari (coordinatrice nazionale del Jericho Movement) da poco terminate,
i momenti di lotta e di controinformazione non sono mancati. E molte sono
le iniziative previste nei prossimi mesi, dalla Spagna alla Catalogna,
dall'Inghilterra alla Francia, dall'Olanda alla Germania all'Italia.
Molto attivo il Comitato inglese "Mumia Must Live" che ha pianificato
per sabato 4 Marzo una manifestazione nazionale a Londra. Volantinaggi
e momenti di controinformazione sono previsti per il 4 e il 5 Febbraio;
una settimana di consapevolezza è stata indetta dall'1 all'8 Aprile,
a cavallo dell'anniversario della morte di Martin Luther King;
Per quanto riguarda i Comitati italiani, ad affiancare le previste iniziative
pubbliche del mese di Febbraio e una importante partecipazione all'interno
dei due concerti che il gruppo musicale statunitense Rage Against The
Machine (che hanno appena terminato negli Usa una tournèe per Mumia)
terranno a Roma e a Milano, si sta lavorando per convocare nel mese di
Marzo una nuova Assemblea dei Comitati a Sostegno di Mumia con l'obbiettivo
di pianificare un mese di attività continue per tutto Aprile, nel
periodo cioè in cui si dovranno portare quante più pressioni
possibili nei confronti del Giudice Yohn.
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