BREVI
Sabato 15 novembre un gruppo di donne, lesbiche, femministe ha occupato una palazzina dello IACP vuota da tempo. Questa esperienza si riallaccia alle precedenti esperienze della "Casa della Popola" e del "Covo delle Guerriere". L'esigenza di fondo continua ad essere la costruzione di percorsi di lotta e di socialità tra sole donne, in una città e in un mondo in cui i pochi spazi sociali che esistono sono egemonizzati da una cultura che impone codici sessisti. Noi rivendichiamo il diritto ad un'esistenza non omologata su modelli eterosessisti e patriarcali e ad agire spazi che esprimano percorsi di autodeterminazione. Il separatismo è una pratica fondamentale per affermare questi percorsi e per far emergere l'oppressione e lo sfruttamento delle donne. Vogliamo inoltre evidenziare lo scandalo di un patrimonio abitativo tenuto sfitto o svenduto, a fronte di un "problema casa" che affligge in modo sempre più drammatico i settori proletari: sull'altare della frenesia delle privatizzazioni lo IACP sta svendendo per pochi spiccioli un patrimonio che ha sempre gestito in un modo a dir poco discutibile. INVITIAMO TUTTE A CONSIDERARE QUESTO SPAZIO COME PROPRIO E A DIMOSTRARE, CON LA PRESENZA E IL CONTRIBUTO AL DIBATTITO, LA PROPRIA SOLIDARIETA' ALL"OCCUPAZIONE.
Non ci fermerete ... Dopo cinque giorni di voluto silenzio stampa siamo state sgomberate. Bologna nel cuore dell'Europa, Europa come simbolo di potere economico, ottenuto con la privatizzazione dei beni pubblici, il taglio dello stato sociale e l'azzeramento di qualsiasi conflittualità che esprima bisogni propri; Dopo le precedenti esperienze di occupazione ... è evidente che questa giunta comunale vuole cancellare ogni espressione antisessista e antipatriarcale che parta veramente dalle donne e dalle lesbiche e non dalle istituzioni che si arrogano il diritto di rappresentarci. NON CI FERMERETE. Continueremo ad urlare forte il nostro bisogno di uno spazio fuori dai giochi sporchi di potere e di soldi. CENTRO POPOLARE SEPARATISTA "IRMA BANDIERA" sgomberata ZONA LESBICA - ZONA FEMMINISTA [torna all'inizio della pagina]
Comunicato dell'azione Nella notte fra il 16 e il 17 agosto 1997 abbiamo bloccato la strada che porta alla prigione di Weiterstadt. Dopo l'azione del 27 marzo 1993 contro il nuovo carcere rivendicata dalla RAF, gli sforzi di ricostruzione della struttura sono continuati fino alla primavera del 1997. La nuova prigione è stata aperta e dichiarata "pronta all'uso" con grande enfasi, rilievo politico e spettacolarizzazione massmediata. Dopo un serie di difficoltà iniziali di natura igienica, il complesso carcerario accoglie adesso 102 persone, che vi sono state segretamente trasferite e recluse. La ricostruzione di Weiterstadt è costata circa 90 milioni di marchi tedeschi e dimostra in che modo lo stato spende massicce somme di denaro per "installazioni di sicurezza" utilizzate per tenere sotto controllo, con la repressione, contraddizioni sociali sempre più forti. Siamo determinati, quando avremo tempo e mezzi a nostra disposizione, a portare l'attacco a questo mostro dell'apparato di sicurezza statale. Libertà per tutti i prigionieri della RAF! Rilascio immediato e incondizionato per tutti! Un altro giorno in democrazia (Fonte: Interim #431 - 4 settembre 1997) [torna all'inizio della pagina]
Oggi 16 ottobre, il coordinamento per l' Autorganizzazione Studentesca contro la Riforma ha organizzato un sit-in di informazione e controinformazione all' università centrale contro la riforma della scuola e tutti i provvedimenti governativi che colpiscono lo stato sociale e i diritti delle classi subalterne, accelerando un processo di precarizzazione sociale che dilaga nel nostro paese grazie all' appoggio del governo pseudo-sinistroide alle politiche neoliberiste. Abbiamo ritenuto per questo urgente e necessario intevenire con interventi, volantinaggi e controinformazione alla manifestazione indetta dall' U.D.S. per denunciare l' ipocrisia di questa struttura di baby-burocrati, totalmente inserita nei meandri dei "palazzi del potere" e totalmente impegnata nel costruire un CONFLITTO SIMULATO con il suo governo amico, allo scopo di soffocare ogni espressione reale di opposizione contro i progetti del loro "caro Ministro". La nostra presenza oggi in piazza è stato appunto un segnale, recepito da molti studenti, di rottura rispetto a questi progetti di sussunzione delle lotte : un ulteriore passaggio per la costruzione di un movimento autorganizzato che sappia valorizzare la capacità autonoma degli studenti di lottare per i propri diritti, contro le strumentalizzazioni di partiti e sindacati. Il presidio si è svolto in tutta tranquillità, ingrossandosi man mano che molti studenti, di fronte all'alternativa, decidevano di partecipare al sit-in assembleare staccandosi dal corteo malgrado le pressioni del "servizio d'ordine" di baby-mazzieri dell'UDS. Rispetto al contenuto di alcuni servizi giornalistici (quello di Studio Aperto delle 12.30) vogliamo sottolineare che non si sono verificati atti di violenza da parte degli studenti (nè tantomeno da parte di "personaggi estranei") che proponevano l' assemlea all' università. Al contrario tra gli "studenti" dell' UDS erano presenti numerosi dirigenti di partito e sindacato che solo con un grosso sforzo di fantasia potebbero essere definiti studenti. Ancora una volta si evidenzia la grandecapacità di tali organizzazioni di far pesare il proprio potere istituzionale manipolando le informazioni, occultando la realtà di una mobilitazione che rifiuta di essere "rappresentata" da chi sta al governo e non nelle scuole. Saremo in piazza a Roma sabato 18 ottobre alla manifestazione nazionale dell' autorganizzazione sociale perchè crediamo che il diritto all' istruzione vada rivendicato anche e soprattutto all' interno di una mobilitazione generale per i diritti e i bisogni negati. RILANCIAMO L' APPUNTAMENTO DEL 25 OTTOBRE A NAPOLI PER LA MANIFESTAZIONE CITTADINA (ore 9 Piazza Mancini) che, senza ambiguità, rappresenterà un momento reale dilotta e di autorganizzazione contro la riforma a livello nazionale. Autorganizzazione studentesca contro la riforma All'assemblea hanno partecipato rappresentanti delle seguenti scuole: Galilei(scient.)-Sbordone(scient.)-Istituti d'arte di Napoli e di Acerrra- G.B. Vico(classico)- Istituto d'arte Palizzi-Sannazzaro(classico)-VI° Magistrale -Alberti(scient.)-V.Emanuele II(ITF)-Giordani (ITIS)-Mercalli(scient.)-V. Emanuele(classico)-X° liceo scientifico-Pansini(classico)-Labriola (scient.) - Umberto(classico)-Copernico(scient.)-Virgilio(magistrale)-Istituto Nautico-Liceo scientifico statale di S.Sebastiano al Vesuvio sezione di S.Giorgio a Cremano-Istituto per le attività marinare C. Colombo-XI° liceo scientifico. |