ROISIN Mc ALISKEYCETAMON - Comitato per l'autodeterminazione del popolo irlandese
Roisin Mc Aliskey è una cittadina nord-irlandese di 25 anni, attualmente detenuta in un carcere di massima sicurezza di Londra, in conseguenza della richiesta di estradizione, avanzata contro di lei dal governo tedesco, che la accusa di essere coinvolta in un attentato compiuto dall'I.R.A. contro una base militare inglese in Germania. Il caso di Roisin è emblematico del trattamento cui sono sottoposti i prigionieri politici irlandesi da parte del governo inglese: Roisin è attualmente alla fine del sesto mese di gravidanza, soffre di asma cronica, di ulcera, di problemi alle articolazioni e di denutrizione a causa della sua difficoltà ad ingerire cibo. Vari rapporti medici hanno sottolineato il rischio, grave ed immediato, per la sua salute e per quella del suo bambino. Malgrado tutto ciò non solo non le viene fornita alcun tipo di assistenza medica, ma è anche costretta a vivere in una cella sudicia e che non viene mai pulita. E' la stessa cella ed in cui prima di lei erano stati detenuti i prigionieri politici della "Dirty Protest", la protesta del non lavarsi. In questi suoi due mesi di reclusione non le è stato risparmiato alcun tipo di maltrattamento e di umiliazione. Durante la prima settimana è stata ripetutamente interrogata, quindi trasferita in Inghilterra, in un carcere maschile, dove è stata collocata, unica donna, in un braccio con 70 detenuti. Per tre volte i tribunali le hanno rifiutato l'uscita su cauzione. A lungo le è stato impedito di ricevere visite, in particolare quelle di sua madre Bernadette Devlin, esponente di spicco delle lotte repubblicane in Nord Irlanda. E' probabilmente questo il motivo per cui gli inglesi tanto si stanno accanendo su Roisin: una forma di "vendetta trasversale" contro la fautrice di tante battaglie importanti. D'altronde la vita nelle carceri inglesi è dura per tutte le centinaia di prigionieri politici irlandesi, sottoposti a regimi di carcerazione preventiva per lunghissimi periodi, a processi il cui risultato inquisitorio è scontato, a torture durante gli interrogatori e a costanti perquisizioni corporali integrali. Cosa aggiungere? Che tutto ci avviene a due passi da casa nostra, in una "civilissima Europa" che pur di non compromettere partnership economiche e politiche fa finta di non vedere. E' come sempre "dal basso" che si può fare qualcosa per Roisin e per gli altri prigionieri/e. Noi, come comitato, abbiamo iniziato una campagna per la liberazione di Roisin. Come prima forma di pressione abbiamo fatto stampare 2.000 cartoline da inviare all'ambasciata della Repubblica Federale tedesca in Inghilterra. Se volete contattarci chiamateci presso Radio Onda Rossa, ogni mercoledì dalle 14.30 alle 15.30 (tel. 491750 - Fax 4463616). CETAMON - Comitato per l'autodeterminazione del popolo irlandese [torna all'inizio della pagina]
Puoi farci un breve aggiornamento sulla situazione di Roisin? I tedeschi hanno prodotto le carte necessarie.
L'hanno fatto l'ultimo giorno che avevano a disposizione. Una volta prodotta la richiesta di estradizione,
Roisin ha 14 giorni per decidere se ricorrere in appello e dopo 14 giorni
lo stato decide se estradarla o meno. Come sta Roisin? Lei continua ad essere nella stessa situazione.
Continua ad essere tenuta nelle stesse condizioni. Naturalmente la scelta che la prigione
deve fare, poiché la categoria non è determinata dalla prigione,
è se un prigioniero, in questo caso Roisin ha i requisiti per ricevere
trattamenti pre-parto o meno. Inoltre poiché l'hanno classificata
prigioniero ad alto rischio per la sicurezza, viene spostata in maniera
arbitraria, senza preavviso, da una cella all'altra. La ragione di tutto ciò è
che nonostante i tedeschi diano la colpa agli inglesi, è il governo
tedesco che nonostante le testimonianze sulle sue condizioni e le assicurazioni
che tutti abbiamo offerto, e nonostante la sua condizione di salute e
la gravidanza sono le autorità tedesche che tutte le settimane
si presentano in tribunale e si oppongono caparbiamente alla libertà
vigilata. La responsabilità quindi è soprattutto dei tedeschi, e anche se l'accusa è molto grave i tedeschi hanno prodotto pochissime prove per sostanziare questa accusa. La repressione nei confronti dei prigionieri irlandesi è certamente aumentata in questi mesi, anche se è difficile non scorgere nel trattamento riservato a tua figlia un elemento di vendetta anche nei tuoi confronti. Il trattamento dei prigionieri irlandesi
soprattutto nelle carceri inglesi, credo sia un chiaro indicatore dell'atteggiamento
degli inglesi nei confronti della pace. Il governo inglese è più
sicuro e belligerante e penso al fatto che, prima di tutti la polizia
nord irlandese, la Ruc, ma appoggiata dal governo trattino così
pubblicamente una persona che ha accesso, grazie alla mia attività,
all'opinione internazionale. In questo momento le autorità tedesche
sono estremamente disponibili a fungere da complici. Qualche dubbio circonda anche le circostanze dell'arresto di Roisin, vero? Le circostanze in cui i tedeschi hanno
chiesto l'arresto di Roisin sono molto interessanti. Gente che non la conosce affatto la ferma
per strada chiedendole se è mia figlia. Perciò se ci fosse
stata la minima indicazione che la donna dell'identikit assomigliasse
a Roisin, sarebbe stata immediatamente fermata perché chiunque
avrebbe detto che l'identikit assomigliava a Bernadette Devlin, o a sua
figlia. Una o due donne nel centro interrogatori
hanno confessato di aver commesso attacchi ai quali erano in realtà
estranee. Roisin è stata interrogata per 6 giorni e mezzo, alla
fine dei quali la polizia di Castlereagh che l'aveva minacciata di estradarla
in Germania o di accusarla di una serie di altri attacchi, ha spedito
la sua foto alle autorità tedesche. Oltre a questo hanno una sola altra prova:
secondo le carte le impronte digitali di Roisin, che pure erano state
prese a Castlereagh in novembre, sarebbero state rinvenute in un frammento
di pellicola per cibo che i tedeschi dicono essere associato con una casa
in Germania. E sulla base di queste accuse hanno chiesto
l'estradizione di Roisin per rispondere del tentato omicidio delle 150
persone che si trovavano nella base militare. Un'ultima domanda, cosa pensi della situazione politica attuale in Irlanda? Gli inglesi non hanno mai avuto alcuna
intenzioni di imbarcarsi in un processo di pace, un processo che avrebbe
creato un meccanismo non violento per risolvere le difficoltà e
contraddizioni politiche, economiche, sociali e culturali. E ora credo che quello che stanno dicendo
fondamentalmente è che alla fine di questo periodo in cui i repubblicani
politicamente sono allo sbando, perché si sono imbarcati in una
strategia politica credendo o che il governo inglese stesse agendo in
buona fede o credendo che se non stava agendo in buona fede, i governi
irlandese o americano lo avrebbero costretto ad agire in buona fede. Quanti popoli oppressi in giro per il mondo
avrebbero potuto indicargli che gli americani non sono gli alleati dei
poveri o degli oppressi. Se non hanno una soluzione politica, sono
messi sotto pressione a tornare alla guerra. Realmente credo che in questo momento i
repubblicani si trovano a non poter andare né avanti né
indietro. [torna all'inizio della pagina]
Bernadette Devlin ha annunciato che la figlia sarà candidata alle prossime elezioni inglesi e sta cercando di definire con gli altri candidati nello stesso collegio i termini per una candidatura unitaria di Roisin Mc Aliskey. Su questo terreno ha però incontrato l'opposizione del partito socialdemocratico di John Hume che si è detto intenzionato a presentare il proprio candidato. Il Sinn Fein sta tentando una mediazione per evitare che ad avvantaggiarsi di questa divisione, in termini elettorali, siano i partiti unionisti. Roisin intanto rimane in carcere e sembra per ora sfumata l'ipotesi di arresti domiciliari in considerazione del suo stato, nonostante le pressioni internazionali, visto che è passata ad un regime carcerario meno rigido che prevede l'accesso ai servizi sanitari. Tutto lascia quindi pensare che Roisin partorirà in condizione di carcerazione. [torna all'inizio della pagina] |