SENZA CENSURA N.3 - APRILE 1997

MRTA: COMUNICATO N. 11

Isaac Velazco Representante Internacional

[versione spagnola]

ALL'OPINIONE PUBBLICA NAZIONALE E INTERNAZIONALE

La rappresentanza internazionale del MRTA saluta la presenza in Perù delle valorose "Madres de la Plaza de Mayo" ed esprime loro la propria solidarietà e gratitudine per la loro risoluta difesa della vita e del rispetto dei diritti umani.
Le "Madres de la Plaza de Mayo" sono conosciute per la loro determinazione nella ricerca dei propri figli e congiunti rapiti e assassinati dalla dittatura militare argentina.
Nella loro lotta contro l'impunità di cui godono questi crimini hanno girato il mondo intero denunciando queste gravi violazioni dei diritti umani e chiedendo giustizia e hanno ricevuto il riconoscimento di tutte le organizzazioni umanitarie e di solidarietà del mondo intero.

La nostra organizzazione, conoscendo e giudicando preziosissimo il loro contributo, tramite la rappresentanza internazionale, ha sollecitato la loro mediazione nella crisi generata dell'occupazione militare dell'ambasciata giapponese da parte di un commando delle forze speciali dell'Esercito Popolare Tupacamaru (EPT). Un'azione che ha tra i suoi obiettivi quello di rendere possibile la liberazione dei nostri compagni prigionieri che vengono lentamente uccisi in quelle vere e proprie tombe per sepolti vivi che sono le carceri peruviane.

Una soluzione politica di questa crisi è stata fino ad oggi impossibile per la costante manipolazione delle informazioni da parte dei rappresentanti del governo di Fujimori che ha falsamente sostenuto:
1) che il MRTA avrebbe richiesto un ingente riscatto in denaro alle imprese multinazionali giapponesi;
2) che il commando "Edgar Sanchez" non vorrebbe la liberazione dei prigionieri politici, ma solo il miglioramento delle loro condizioni di detenzione, e che avrebbe accettato di rifugiarsi in un paese straniero.

Questa e altre dichiarazioni rilasciate ripetutamente agli organi di informazione sono menzogne del governo che mirano solo a creare confusione sugli obiettivi del MRTA e sono sintomatiche di una direzione politica assunta dal governo che rende più che necessaria la presenza di organizzazioni come quella delle "Madres de Plaza de Mayo" che ci rappresentino dei negoziati e che impediscano la manipolazione delle notizie da parte del governo.

E' per questi motivi che è per noi di vitale importanza la presenza nei negoziati delle "Madres de Plaza de Mayo" per rendere impossibile quell'inutile spargimento di sangue che il governo sembra volere invece a tutti i costi.
Noi confidiamo nell'obiettività delle "Madres de Plaza de Mayo" e nella loro volontà di contribuire ad una soluzione politica di questa crisi.
Dall'altro lato nella loro conferenza stampa le "Madres de Plaza de Mayo" (che non sono state riconosciute dal governo di Fujimori) hanno denunciato che è stato impedito loro di accedere all'ambasciata giapponese così come alle diverse carceri del Perù.

Senza dubbio hanno tenuto in debito conto che nel Carcere Femminile di Chorillos le prigioniere politiche del MRTA sono in sciopero della fame, con gravi ulteriori rischi per la loro salute. Berta Sanchez (45 anni) è in gravi condizioni sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, a causa della tortura, della denutrizione e dell'isolamento.
Ormecinda Fernández a causa delle torture subite ha gravi disfunzioni dell'utero, ha una clavicola fratturata e gravi problemi all'apparato digestivo.
Anche Yolanda de la Cruz , a causa delle torture subite ha una clavicola fratturata e problemi all'apparato digestivo.
Milagros Chavez, soffre di un'infezione ai reni e di problemi all'utero, anche lei a causa delle torture.
Miriam Quispe, è stata operata d'urgenza di appendicite, con un principio di peritonite, ma non è stata poi curata adeguatamente.
Victoria Salgado Avila ha contratto la TBC
Yaniré Bautista Saavedra, operata di peritonite non è stata poi curata e soffre di disturbi mentali
Sappiamo inoltre che vi sono altri casi di TBC e che le infezioni gastrointestinali e vaginali colpiscono il 98% delle prigioniere, a causa delle torture e delle violenze di cui sono state fatte oggetto.

Di fronte alla gravità di questa situazione abbiamo ci siamo appellati alla comunità nazionale e internazionale, ai governi democratici, alle istituzioni religiose progressiste, alle organizzazioni umanitarie che lottano per i diritti umani, perché esigano dal governo peruviano il libero accesso alle carceri per istituzioni come la Croce Rossa internazionale, i Medici senza Frontiere, i Medici del Mondo, con l'obiettivo di garantire adeguate cure mediche alle prigioniere e ai prigionieri politici

Isaac Velazco
Rappresentante Internazionale del MRTA

tradotto da "Voz rebelde - Organo Oficial del MRTA" indirizzo Internet http://users.cybercity.dk/~ccc17427