GUERRIGLIA NEGLI USA
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INTRODUZIONE all'edizione americana |
Pubblichiamo questa raccolta di comunicati come contributo al variegato movimento politico di resistenza che si sta sviluppando qui all'interno dei confini degli Stati Uniti.
L'introduzione di questo libro in effetti offre un quadro delle complesse condizioni in cui queste particolari espressioni di resistenza antimperialista avvengono. Ma una raccolta di questo tipo non sarebbe completa senza sottolineare che proprio come l'oppressione e l'ingiustizia alimentano la resistenza, così lo stato imperialista statunitense ha una costante strategia di repressione e counterinsurgency.
Milioni di dollari vengono spesi.
Think-tanks ed esperti stanno progettando strategie.
Migliaia di agenti di polizia federale, statale e locale sono dispiegate per accumulare informazioni.
Tutto ciò per reprimere, isolare e criminalizzare la resistenza.
Forze come quelle che hanno scritto questi comunicati, sono state un particolare obiettivo delle operazioni di counterinsurgency del governo statunitense.
Un barometro della resistenza può essere trovato all'interno delle carceri degli Stati Uniti.
CI SONO PIU' DI 100 PRIGIONIERI POLITICI, COSCIENTI RIVOLUZIONARI ED ATTIVISTI ATTUALMENTE IMPRIGIONATI.
Essi riflettono l'ampiezza di una forte resistenza in un periodo che attraversa vent'anni.
Ci sono combattenti per la liberazione nera - Pantere Nere - attivisti delle lotte per i diritti umani - combattenti del Black Liberation Army - che rivendicano lo status di "Prisoner of war" (POWs) in base alla legge internazionale.
Ci sono prigionieri politici e prigionieri di guerra portoricani - chiara testimonianza del fatto che la resistenza al colonialismo statunitense crescerà finché Portorico non sarà libera ed indipendente.
Ci sono nativi americani la cui lotta per la sovranità è sorta rapidamente nell'era di Wounded Knee.
Ci sono messicani che rifiutano il confine statunitense imposto che divide la loro patria, il nord dal sud.
E ci sono nordamericani - che si oppongono alla guerra statunitense in America Centrale, che si oppongono all'apartheid, ed alle armi nucleari, come i prigionieri provenienti dalle iniziative dei Plowshares e dal movimento di asilo politico.
Ed ora ci sono circa 20 nordamericani catturati di recente dall'FBI con l'accusa di costruzione o di sostegno della resistenza armata clandestina antimperialista.
Gli oppositori al Grand Jury provenienti da tutti questi movimenti sono in carcere, piuttosto che collaborare con la caccia alle streghe dell'FBI.
Gli Stati Uniti NEGANO di avere un solo prigioniero politico.
L'FBI ed il Ministero di Giustizia avanzano imputazioni penali per dire che stanno combattendo azioni criminali ed atti terroristici. Questa criminalizzazione è una strategia cosciente per mascherare la realtà, cioè che qui esiste una crescente legittima resistenza politica.
La criminalizzazione più violenta - gli slogan dell'FBI e gli echi massmediati di "terrorismo", la detenzione preventiva senza cauzione per quelli che sono stati catturati, gli ergastoli - è diretta particolarmente verso quei prigionieri che sono associati agli sviluppi armati e clandestini.
Lo scopo del governo è di isolare e disumanizzare individui che sono alcuni dei più risoluti e seri rivoluzionari di questa generazione di lotta.
Questo libro è uno sforzo per combattere questo programma governativo di isolamento e di mancato riconoscimento, mentre si lavora alla costruzione di un movimento rivoluzionario di resistenza.
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PREFAZIONE |
Questa introduzione è stata scritta senza il beneficio dei 20 e più comunicati che costituiscono il corpo di questo opuscolo.
Ciò mi salva dalla preoccupazione di dover affrontare i nodi più sottili di linea e formulazione politica o di dover delineare i punti di unità e di divergenza tra le varie organizzazioni. Sarebbe ironico del resto pretendere che un prigioniero politico veda più chiaramente gli attacchi alla vita politica della società aguzzando gli occhi attraverso una stretta finestra sul mondo.
Così mi limiterò ad un breve quadro generale.
Presi insieme questi comunicati evocano un modello familiare, di qualcosa di più grande dei singoli attacchi armati in sé. Essi hanno un ritmo - il ritmo della lotta rivoluzionaria nel mondo.
Azania/SudAfrica risuona ripetutamente, crescendo più forte mentre gli anni dal 1982-85 avanzano e la lotta aumenta nel continente, e la solidarietà cresce qui.
Le azioni hanno come obiettivo istituzioni e corporazioni che legano insieme le due colonie bianche colonizzatrici: gli USA e gli USA: gli Stati Uniti d'America e l'esercito degli Stati Uniti [United States Army - ndt]; chiedono un sforzo di massa e a più livelli per tagliare questi legami come contributo alla liberazione africana e alla sconfitta della supremazia bianca.
C'è un centro sull' America Centrale e sugli attacchi diretti alla macchina da guerra statunitense. Noi siamo costretti ad imparare le lezioni del movimento contro la guerra nel Viet Nam e ad intensificare la nostra resistenza mentre educhiamo, organizziamo e mobilitiamo un numero di persone più ampio.
Queste organizzazioni definiscono i compiti principali del movimento di solidarietà per sostenere con efficacia il diritto delle nazioni latino americane all'autodeterminazione e alla sovranità nazionale.
Esse respingono la strada riformista che ha sviato migliaia di attivisti verso le sfumature retoriche del dibattito parlamentare che ha avuto come risultato 28 milioni di dollari per i contras e le bombe al fosforo per il popolo di El Salvador.
Il movimento di liberazione di Portorico, la colonia diretta degli Stati Uniti in America Latina, e sempre più la sua principale area di addestramento militare nei Caraibi, viene combattuto proprio perché costituisce un "legame critico" tra la rivoluzione latino- americana e la lotta rivoluzionaria all'interno degli Stati Uniti.
L'arroganza dell'America imperiale dopo l'invasione brutale di Grenada è stata punta da un attacco alla santità ed alla sacralità del Senato, mentre le forze militari degli Stati Uniti e quelle di "Israele" sono state attaccate per il loro ruolo in Libano. Il Sionismo, la forma di razzismo più amata dai Liberali e più ignorata dalla sinistra bianca, è stato posto direttamente all'ordine del giorno di un vero movimento antimperialista in questo paese.
Un tema ricorrente è la necessità per i nordamericani bianchi mobilitati dalla crescente marea della liberazione nazionale nel terzo mondo di riconoscere che le nazioni oppresse esistono anche all'interno degli Stati Uniti. Questa situazione - unica tra le maggiori potenze imperialiste - rimane la chiave di prospettiva, qui.
Viene continuamente espressa solidarietà per i prigionieri politici ed i combattenti catturati della nazione neo africana/afro-americana, di Portorico, del popolo messicano/cicano e delle nazioni dei nativi americani.
E, nell'unica azione rivendicata nel 1985, Red Guerrilla Resistance ha risposto alla crescente lotta di massa delle comunità nere nel paese contro il terrore poliziesco facendo esplodere cariche esplosive nelle sedi principali della Police Benevolent Association di New York City.
Inevitabilmente è sorta la questione della opportunità delle azioni armate in un periodo in cui la "maggioranza" non le sostiene. Essa è espressa con fastidiosa frequenza da quelli che non hanno alcun problema ad affermare invece la pertinenza dei volantini, dei picchetti, delle marce e persino dei sit-in, delle occupazioni a blocchi, del lancio di sangue e degli attacchi simbolici ai missili - tutto questo in un periodo in cui la "maggioranza" non li sostiene.
La risposta è alquanto ovvia: sono tutte tattiche che acquistano rilevanza in base a come sono utilizzate in varie combinazioni e trasformazioni per realizzare l'obiettivo di massimizzare la resistenza all'imperialismo statunitense.
Si scopre che tutti i gruppi armati rappresentati sembrano essere uniti intorno allo slogan "costruire un movimento rivoluzionario di resistenza!" Questo sembra riflettere la loro visione strategica su come legare organicamente la politica e l'organizzazione rivoluzionaria ai crescenti movimenti anti-interventismo e anti-apartheid.
La formulazione è scelta chiaramente per unire la teoria (una concezione dell'imperialismo e della liberazione nazionale) e la pratica (la resistenza attiva e imboccare una strada tra i dilemmi antitetici della sinistra: gli opportunisti che stanno alle calcagna dei movimenti di massa spontanei e lo sterile settarismo dei dogmatici che formulano, ma mai combattono con le masse).
Le loro azioni armate sono viste correttamente come un importante contributo al movimento di resistenza, e non, come qualcuno suggerisce, come un sostituto di esso. I loro obiettivi e le loro tattiche attentamente selezionati puntano ad uno sforzo molto cosciente di unire dialetticamente l'alto livello della lotta antimperialista nel Terzo Mondo con il basso livello della coscienza e della lotta di classe nella nazione oppressore statunitense.
Pensando al ruolo della Sinistra e del movimento antimperialista in questo periodo mi viene in mente una affermazione fatta da Frederick Douglas al movimento abolizionista nei giorni precedenti la guerra civile. Posso solo parafrasarla: "se non siamo ancora abbastanza forti per essere una parte definitiva della soluzione, almeno cerchiamo di essere parte del problema".
Il causare un problema alla classe dominante degli Stati Uniti alimenta una speranza in quei settori della popolazione bianca che stanno cominciando a sentire da soli il costo del mantenimento di un impero.
Stiamo sentendo i sintomi malati che Gramsci attribuì a quei periodi storici in cui "il vecchio sta morendo e il nuovo non riesce a nascere". L'ideologia dominante combina la metafisica reazionaria della religione fondamentalista con le forme più volgari del materialismo. Il decoro e il senso di giustizia che risiedono nella maggior parte di noi, sono sempre più contorti a causa del razzismo e dello sciovinismo.
Ronald Reagan guida un revival di mentalità colonizzatrice negli americani bianchi che associa la violenza del prepotente con la forza dei principi. E' un errore letale. Il riemergere delle più crude forme di "America-giusto o sbagliato" promuove violenza e dominazione in tutti i rapporti sociali e persino personali.
Il governo statunitense imperturbabilmente reclama il diritto di controllare il suo "giardino di casa" latino americano; la reazione bianca degli anni '70 è ora una aperta offensiva per "diritti bianchi" guidata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
C'è un innalzamento della oggettivazione e dello sfruttamento delle donne, e alcuni degli elementi piscologicamente più deboli della società mostrano il loro potere abusando dei bambini.
La classe operaia delle Nazioni oppresse è stata buttata fuori dalla corrente principale dell'economia, e tutti i lavoratori trovano che i loro diritti vengono erosi e che la loro parte della ricchezza del paese sta diminuendo.
Noi infliggiamo morte agli altri, uccidiamo la nostra anima come nazione, e porteremo potenzialmente il mondo all'olocausto nucleare. Questo è il sistema che i social-democratici e molti della sinistra pensano che possa essere riformato.
Non pensano così i compagni che hanno scritto questi comunicati. Le loro parole, le loro azioni e la forma di organizzazione che hanno scelto; tutto parla di un impegno di lunga durata per la rivoluzione proletaria.
Essi portano degli argomenti a favore di una strategia che unisca gli sfruttati e i senza potere della nazione degli oppressori con le forze principali della rivoluzione mondiale, i movimenti di liberazione Nazionale.
Essi vedono con chiarezza lo Stato e il suo apparato repressivo come il nemico e hanno fatto dei passi in avanti per imparare a sopravvivere nella clandestinità e a combattere militarmente.
Essi ci spingono a capire che la lotta per il potere non è un obiettivo lontano di qualche futuro periodo insurrezionale, ma un concetto strategico che "informa" il modo in cui costruiamo il nostro movimento, scegliendo le nostre tattiche e affrontiamo il nemico ogni giorno. La strada della rivoluzione può sembrare più lunga, più dura, e più dolorosa di quella della riforma, ma paradossalmente è l'unica strada fuori dalla putrefazione di un imperialismo morente.
Holmesburg Prison - Philadelphia, PA, Agosto 1985
(Alan Berkman è un rivoluzionario antimperialista, un medico e un prigioniero politico. Catturato nell'area di Filadelfia nel maggio '85 è uno dei 18 rivoluzionari nordamericani arrestati dall'FBI dal 1980 e accusati di essere parte di sostegno o sviluppo delle organizzazioni armate e clandestine).
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I COMUNICATI |
UNITED FREEDOM FRONT, comunicato n 1, 16 dicembre 1982 |
Il 16 Dicembre 1982 l'United Freedom Front ha fatto esplodere delle cariche esplosive negli uffici dell'Ufficio Acquisti del Sud Africa a New York City e in un complesso di uffici centrali dell'IBM a Westchester County, New York.
Da Sharperville a Maseru, nel Lesotho, i governanti razzisti del Sud Africa hanno oppresso brutalmente le nostre sorelle e i nostri fratelli neri per più di un secolo.
Oggi noi attacchiamo la proprietà del governo fascista del Sud Africa e la corporazione IBM, che fornisce a questo regime fascista la tecnologia necessaria a livello mondiale, e realizza almeno un terzo dei suoi affari sudafrikani con il governo.
I suoi computers permettono al regime sudafricano di applicare le sue "leggi sul lascia passare" (PASS LAWS), che sono la pietra angolare del sistema dell'apartheid; un sistema in cui il popolo tradizionale del paese e costretto a sopportare condizioni sub-umane; un sistema che sostiene ufficialmente il privilegio della razza bianca sulla maggioranza nera che ammonta ad almeno al 90% della popolazione.
In Sud Africa la minima resistenza del popolo comporta esilio, detenzione, tortura o morte.
Il Sud Africa dipende totalmente dal sostegno tecnologico e monetario degli Stati Uniti e delle sue corporazioni.
Il Fondo Monetario Internazionale, controllato dagli USA, ha appena assegnato al governo sudafricano un miliardo e 200 milioni di dollari, che equivalgono al loro bilancio militare di due anni.
Così i dollari pagati per le tasse dagli americani stanno sostenendo totalmente la macchina militare repressiva dell'apartheid.
Nelle parole dell'African National Congress:
"Gli investitori stranieri hanno giocato un ruolo fondamentale nel creare e costituire istituzioni e strutture dell'apartheid all'interno dell'economia e hanno continuato a rafforzare il razzismo nel nostro paese.
L'erosione ed il ritiro di questo sostegno potrà abbreviare la nostra lotta e diminuire il prezzo pagato per la libertà in sofferenze del nostro popolo."
La compagnia IBM non è l'unica corporazione gigantesca che opera nel Sud Africa né i suoi rapporti sono insoliti.
Essa è parte dell'imperialismo statunitense, l'estendersi a livello mondiale del capitalismo che deve mantenere una politica di espansione globale per sopravvivere.
L'imperialismo statunitense significa corporazioni multinazionali che sfruttano le risorse e i popoli di altri paesi, specialmente in accordo con i governi fascisti locali come quelli del Sud Africa.
Questo colpo all'IBM è perciò sia un colpo all'imperialismo statunitense che al governo fascista del Sud Africa.
Con Reagan in ufficio, i militari sudafricani hanno trovato, più di sempre, un alleato negli USA, come si vede dalle loro frequenti visite alla Casa Bianca, la dimora del clan e il centro del terrore mondiale.
Mentre i popoli africani di tutto il continente stanno cercando di respingere gli effetti della loro oppressione coloniale e di guadagnare una piena autodeterminazione, sono costantemente attaccati dalle capacità militari e tecnologiche sempre crescenti dei razzisti sudafricani.
Senza l'appoggio degli USA il governo del Sud Africa non sarebbe in grado di occupare la nazione della Namibia e di sostenere gli attacchi all'Angola e al Mozambico, o di continuare a minare il governo polare dello Zimbawe.
Il più recente massacro di bambini, donne e uomini a Maseru, nel Lesotho, dimostra ancora una volta la prontezza del governo sudafricano ad attraversare ogni confine per attaccare ed assassinare la gente nelle loro case.
Che cosa li trattiene dal lanciare un attacco nucleare contro qualcuno dei paesi dell'Africa Australe?
Una minaccia che è stata documentata come reale, anche se i fascisti sudafricani continuano a negarla.
La capacità di mettere in pratica questa minaccia è stata fornita dalla avanzata tecnologia computerizzata degli USA e delle loro corporazioni.
Con questa azione ci uniamo allo spirito di resistenza dell'A.N.C. e di Nelson Mandela, e di tutti i popoli nella madre patria.
Estendiamo la nostra solidarietà a tutti i combattenti per la libertà rinchiusi in galera e ai resistenti al Gran Jury, come a tutti gli individui progressisti e alle organizzazioni che si oppongono all'apartheid e al razzismo.
United Fredoom Front
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THE REVOLUTIONARY FIGHTING GROUP |
Il seguente messaggio registrato è stato ricevuto dall'UPI sabato 29 gennaio 1983 e rivendica in nome del Revolutionary Fighting Group l'attacco con cariche esplosive ad un ufficio federale di Staten Island avvenuto la notte precedente.
L'edificio federale ospita uffici dell'FBI e sedi di reclutamento della marina e dell'aeronautica degli USA.
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ARMED RESISTANCE UNIT, comunicato n 1, 26 aprile 1983 |
Questa notte abbiamo attaccato la base militare di Fort Lesey McNair a Washington, D.C. Fort McNair ospita una succursale del collegio di guerra degli USA, la National Defense University, e l'Inter-American Defense College (IADC).
Questa azione è stata condotta in solidarietà con i crescenti movimenti di liberazione in El Salvador, in Guatemala, con il governo socialista del Nicaragua.
Questa regione è il centro della rivoluzione mondiale: è la prima linea per sconfiggere l'imperialismo USA.
Per questa ragione, attualmente è l'obiettivo dei più brutali attacchi controrivoluzionari statunitensi.
Presso lo IADC, gli USA addestrano militari di alto grado provenienti dall'America Latina, nel loro programma di guerra di counterinsurgency.
Addestrati nella tortura e nel terrore, i suoi diplomati sono responsabili del rovesciamento dei governi progressisti e democratici di tutta l'America Latina e della creazione di regimi militari fascisti che opprimono le masse popolari.
Lo IADC serve per mantenere l'America Latina come giardino di casa dell'imperialismo yankee e come cimitero per milioni di persone.
Il popolo di El Salvador, sotto la leadership del FMNL/FDR, sta combattendo per porre fine all'oppressione.
La loro giusta lotta per la pace, l'autodeterminazione e una giustizia economica e sociale è un faro per l'America Latina e per il mondo; hanno visto la loro vita, lavoro e risorse sacrificate, a vantaggio dell'arricchimento dell'imperialismo USA e delle sue corporazioni multinazionali.
La risposta USA è l'uso di tutte le tecniche di counterinsurgency insegnate allo IADC.
I Berretti Verdi combattono direttamente in El Salvador mentre migliaia di truppe governative salvadoregne sono addestrate a Ft. Bragg e Ft. Benning, centinaia di milioni di dollari in aiuti militari sono assegnati alla giunta e massicce "manovre di guerra" sono condotte dalle truppe USA in tutta la regione.
La CIA ha centinaia di agenti in centro America e sta addestrando e formando migliaia di mercenari e di ex membri della guardia nazionale di Somoza che stanno attualmente invadendo il Nicaragua.
Gli USA stanno trasformando apertamente l'Honduras in uno stato-guarnigione per applicare la strategia statunitense nella regione.
Per opporsi alla sconfitta militare in El Salvador, gli USA stanno attuando programmi di "pacificazione rurale" che produrranno la morte di migliaia di campesinos, lo spostamento forzato di centinaia di migliaia di campesinos in "villaggi strategici" circondati da filo spinato, e la distruzione della terra.
Di fronte ad una guerra di popolo, gli Stati Uniti cercano di uccidere il popolo.
Questa è una guerra di counterinsurgency totale, e noi dobbiamo opporci attivamente ad essa.
Questa non è la politica di una cattiva amministrazione.
E' la realtà del controllo imperialista statunitense nel Terzo Mondo.
E' il risultato di un sistema basato sulla massificazione del profitto per pochi. In mezzo ad una crisi politica ed economica di sua propria fabbricazione, di fronte alle crescenti lotte popolari di liberazione nazionali e per il socialismo in tutto il mondo, la risposta degli USA è guerra, fascismo e genocidio.
Il coraggio, il sacrificio e la determinazione del popolo di El Salvador sono una ispirazione per gli oppressi in tutto il mondo.
La nostra azione è parte della crescente solidarietà mondiale con quella lotta.
Noi, all'interno degli Stati Uniti, siamo nel ventre della bestia.
La solidarietà sta crescendo, ma assieme alla nostra protesta dobbiamo costruire una resistenza attiva alla macchina da guerra statunitense.
La crescente militarizzazione della nostra società significa che i militari sono ovunque - e sono vulnerabili alla nostra azione.
Stazioni di reclutamento punteggiano i quartieri, ROTC lavora nei campus, industrie producono le armi, basi militari addestrano gli uomini.
La resistenza non è soltanto un atto di solidarietà - è la base del nostro movimento rivoluzionario.
El Salvador vincerà, Guatemala vincerà, i popoli dell'America Latina saranno liberi, l'imperialismo statunitense sarà sconfitto.
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UNITED FREEDOM FRONT comunicato n 2, 11 maggio 1983 |
GIU' LE MANI DAL NICARAGUA
FUORI GLI STATI UNITI DA EL SALVADOR
L'11 maggio 1983 l'United Freedom Front ha attaccato con cariche esplosive il 77 U.S. Army Reserve Command Center (800 Military Police Group) a Hempstead, N.Y., e la US Naval Militia Base (Naval Reserve Center) a Whitestone, Queens, N.Y.
Il popolo di El Salvador sta lottando contro una brutale dittatura e sta vivendo in condizioni di sfruttamento economico, di repressione politica, di affamamento, e di sofferenza umana, da generazioni. Mentre in Nicaragua, dove il popolo è stato capace di sbarazzarsi della dittatura sostenuta dal governo degli USA, Reagan ora sta pagando e armando una forza per tentare di rovesciare il governo popolare sandinista.
Con questa azione attacchiamo la macchina militare USA imperialista, una macchina che ha pompato centinaia di milioni di dollari in aiuti militari per puntellare una dittatura militare, che si oppone al giusto e benvoluto movimento del popolo di El Salvador.
I governanti militari di El Salvador sono dei veri fascisti che stuprano, torturano, mutilano, disumanizzano e massacrano decine di migliaia di campesinos e altri civili.
Ancora una volta un presidente, Reagan in questo caso, ha mentito al popolo americano per cercare di guadagnare appoggio da una altra guerra sanguinosa.
Queste menzogne non copriranno la verità e la realtà del popolo di El Salvador, né fermeranno la sua lotta per la libertà.
In una economia basata sull'agricoltura, dove la stragrande maggioranza della terra è posseduta da poche ricche famiglie (l'oligarchia), il 70% dei bambini al di sotto dei 5 anni di vita sono malnutriti e il saggio di mortalità infantile è criminalmente alto e la disoccupazione e l'analfebetismo imperversano.
Più che alleviare qualcuna di queste condizioni, l'impegno degli USA è servito soltanto a mantenere questo sistema barbaro.
La maggioranza del popolo di El Salvador partecipa o sostiene le organizzazioni armate rivoluzionarie, il Fronte di Liberazione Nazionale Farabundo Martì e il Fronte Rivoluzionario Democratico.
Noi riconosciamo la leadership rivoluzionaria del FMLN/FDR e sosteniamo il diritto del popolo alla autodeterminazione e alla sicura vittoria contro la dittatura militare di El Salvador e dell'imperialismo statunitense.
"Il tempo della rivoluzione è arrivato. Il tempo della liberazione è giunto. La vittoria definitiva è nelle mani di questo eroico e coraggioso popolo che per tanti anni ha versato il suo sangue per ottenere il diritto di essere libero di fruire della democrazia, della reale indipendenza, del progresso sociale, della sovranità e dell'autodeterminazione".
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ARMED RESISTANCE UNIT, comunicato n 2, 17 agosto 1983 |
Questa notte abbiamo attaccato il complesso computerizzato della Washington Navy Yard (Sede della Marina), in solidarietà con le lotte rivoluzionarie dei popoli del centramerica e dei Caraibi.
Noi speriamo che questo atto di internazionalismo proletario sia l'inizio di un crescendo di iniziative realizzate da antimperialisti in questo paese, determinati a mostrare che non ci sarà alcun blocco tra la lotta degli oppressi nel mondo e di quelli qui all'interno dei confini degli USA.
Il governo degli USA vuole la guerra. Sta progettando per essa e su di essa.
C'è un massiccio impegno degli USA in El Salvador, ci sono 6000 marines in Honduras pronti ad attaccare il Nicaragua sottoposto al blocco navale; le navi da guerra statunitensi minacciano le acque territoriali libiche e gli aerei statunitensi il suo spazio aereo; stanno sorvegliando la spartizione militare del Libano.
Il complesso computerizzato della Washington Navy Yard è usato per addestrare ufficiali di alto grado del Collegio di Guerra Navale. Essi simulano massicce battaglie navali, sperimentando il modo per sacrificare le vite di milioni - forse di centinaia di milioni - per gli interessi della classe dominante statunitense. I computers sono parte della tecnologia di morte che il governo statunitense impiega per tentare di sconfiggere le lotte dei popoli per la liberazione nazionale, per il socialismo e la pace nel mondo.
La finanza USA, i capitalisti minerari ed industriali hanno investito centinaia di miliardi di dollari nello sfruttamento della terra e del lavoro latino americano, e utilizzare i militari al governo può proteggere i loro profitti.
Noi abbiamo agito questa notte per contribuire alla costruzione di un movimento di resistenza in questo paese che priverà il governo USA delle stabili basi interne di cui ha disperatamente bisogno. Questa è una lezione proveniente dal Viet Nam che possiamo applicare anche ora.
Il nostro movimento può organizzare i militari e i marinai a non combattere, gli sforzi di reclutamento dei militari possono essere bloccati e la tecnologia può essere bloccata.
Il governo vuole che nel paese vada avanti il dibattito politico tra repubblicani e democratici su come conservare il controllo imperialista; il nostro movimento può essere una alternativa progressista e antimperialista che contesta quel controllo.
La nostra azione è un appello diretto a tutti quelli che sostengono i popoli dell'America Latina e che si oppongono all'aggressione statunitense per abbracciare la lotta per l'indipendenza e il socialismo a Portorico. Dal 1898, l'occupazione militare dell'isola per mantenerla come colonia è stata ed è la più diretta forma di aggressione imperialista contro le nazioni di questo emisfero.
Gli USA, di fronte a ciò che Reagan ha l'arroganza di chiamare "il fuoco nel nostro giardino di casa", si sono impegnati a trasformare Portorico in una guarnigione militare per portare avanti la guerra contro i movimenti progressisti in tutta l'America Latina.
Massicce esercitazioni US/NATO devastano Vieque: la Ramey Air Force Base e la FT. Buchanan Army Base sono state riaperte; il centro di addestramento per la counterinsurgency statunitense nell'emisfero si trasferirà da Panama a Portorico. Il movimento rivoluzionario di indipendenza portoricano trasformerà questi piani degli USA nel loro opposto e porterà il fuoco della rivoluzione latino-americana in prima linea e nel vero cuore dell'impero statunitense.
Chi conosce il ruolo di Kissinger e della CIA in Cile, l'attuale realtà della controrivoluzione in Nicaragua e la counterinsurgency in El Salvador, può ritirare il suo sostegno alle forze di liberazione nazionale del popolo portoricano?
Oltre che per il Nicaragua e il Salvador, noi combattiamo per l'indipendenza di Portorico.
Noi estendiamo la nostra solidarietà alle FALN ed alle organizzazioni clandestine che combattono in Portorico. Ci uniamo a coloro che nel mondo chiedono la libertà di William Morales, il rilascio incondizionato degli 11 prigionieri di guerra portoricani detenuti nelle carceri statunitensi, e la libertà di tutti i prigionieri politici portoricani e di chi non collabora con il Grand Jury.
I tentativi USA di ritornare ai giorni della diplomazia delle cannoniere falliranno. Gli oppressi e gli sfruttati nel mondo hanno imparato una lezione inestimabile dalla eroica lotta del popolo vietnamita contro l'imperialismo USA.
La macchina da guerra imperialista può essere sconfitta con una resistenza prolungata e con la crescita della lotta armata. E' tempo per i nordamericani progressisti di rinunciare all'impero e di fare i primi passi sulla lunga strada verso la rivoluzione e un nuovo mondo socialista.
E' l'unica strada che può portare la pace, la fine del fascismo e il pieno sviluppo dell'umanità.
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UNITED FREEDOM FRONT, comunicato n 3, 21 agosto 1983 |
GIU' LE MANI DAL NICARAGUA!
FUORI GLI USA DA EL SALVADOR!
Questa notte l'UFF ha continuato il suo attacco contro la macchina da guerra USA colpendo con cariche esplosive il Sgt. Joseph Muller Army Reserve Center (Provost Marshal's Unit, 408, 163 e 303 battalions) nel Bronx, N.Y.
Questa è una risposta diretta all'invasione del Nicaragua - sostenuta dalla CIA - da parte dell'imperialismo USA, alla forza di combattimento di 5000 uomini voluta da Reagan ed alla flotta di navi da guerra che bloccano e minacciano di rovesciare la Rivoluzione Popolare Sandinista.
Queste forze imperialiste sono anche in una posizione di rapido impiego contro le Forze popolari in Salvador e per tentare di bloccare il progresso rivoluzionario in altri americani.
Per dimostrare più chiaramente la posizione degli USA in questa regione è stato tirato fuori il porco Kissinger, con il sangue del popolo cileno e vietnamita ancora fresco sulle sue mani, per pianificare la possibilità di continuare la dominazione USA di quella area.
Nonostante i grossi sforzi da parte dei governi del Centro America per cercare di prevenire la guerra, compreso il piano di pace in 6 punti del 19 luglio del governo nicaraguense, Reagan ha chiamato il mercante di guerra Kissinger assieme ad una enorme forza di invasione.
Essa comprende più potenza aerea di quella di ciascuna nazione centroamericana e una flotta navale più grande di quella messa assieme da tutti i paesi dell'area.
E' ovvio che i milioni di dollari versati su basi militari, piste aeree e sistemi di comunicazione in Honduras sono una disperata mossa dell'imperialismo per tentare di mantenere la sua tenuta su questi paesi.
L'imperialismo ha bisogno di dominare i popoli e le risorse di altri paesi per sopravvivere.
Il capitalismo ha bisogno della guerra e dei preparativi di guerra per tirarsi fuori dalle crisi economiche, recessione e dai periodi di esorbitante disoccupazione.
L'ultima linea dell'imperialismo USA è l'invasione militare di altri paesi, facendoli diventare così un legittimo obiettivo sia stando in agguato ai confini del Nicaragua sia qui nel ventre della bestia.
Il 20 luglio, mentre Reagan e il congresso continuavano la loro ingannevole finta, attestando la politica dei diritti umani del governo fascista salvadoregno per giustificare l'invio di più denaro, armi e truppe statunitensi in quel paese, l'esercito salvadoregno ha massacrato 200 contadini disarmati.
L'Honduras è stato trasformato in una fortezza degli USA nel tentativo di contenere la marea delle lotte di liberazione popolare.
Nonostante questi sforzi degli Stati Uniti, i popoli del centro America stanno liberandosi dalla repressione fascista ma ad un costo terribile in vite umane, sofferenze e miserie.
Tutti i popoli del mondo devono unirsi a questi coraggiosi Sorelle e Fratelli nella loro giusta battaglia per la difesa della Rivoluzione Nicaraguense, la inevitabile vittoria del popolo salvadoregno e i diritti di tutti i popoli centroamericani alla libertà, autodeterminazione e ad uno futuro libero dalla fame, dalla paura e dal bisogno per i loro figli.
"Noi abbiamo una fiducia assoluta nel popolo centroamericano, nella solidarietà militante internazionale di tutti i popoli del mondo, compreso il popolo degli Stati Uniti"
Le Forze di Liberazione di El Salvador, aprile 1980
Note del traduttore
"Locked down":
i prigionieri politici negli USA vengono tenuti isolati in carcere, in condizioni che vanno da quelle "al limite" di Marion, Lexington ecc., a quelle di "normale isolamento" negli altri carceri.
"Grand Jury Resisters":
si riferisce a tutti gli arrestati che si oppongono al giudice/giuria inquirente rifiutandosi di collaborare, di rispondere alle domande degli inquirenti. La legge statunitense considera reato tale comportamento di "non collaborazione" e prevede una pena detentiva in carcere. Storicamente l'istituto del "Grand Jury" è uno strumento per tenere in carcere gli arrestati, anche per periodi prolungati, ed è sempre stato usato contro la popolazione nera. All'opposto, la "non collaborazione" degli arrestati - cioè un atteggiamento completamente "negativo" , di "non ammissione" e di "silenzio" di fronte alle domande degli inquirenti - impedisce ai giudici di raccogliere quei minimi dati di "verifica" che consentirebbero di dimostrare la fondatezza di accuse molte generiche e basate su veri e propri schemi accusatori costruiti a tavolino dall'FBI (cioè la polizia politica) sulle persone che diventano un suo "target" , cioè bersaglio, da incriminare, arrestare e tenere in galera il più a lungo possibile. Un classico sono le cosiddette leggi COINTELPRO, (Counterintelligence program del FBI) usate per "distruggere" le Pantere Nere ecc., e RICO (Rocketeering Influenced and Corrupt Organisations, legge federale contro le "associazioni criminali"), che oggi consente di condannare a pene altissime i supposti militanti della resistenza rivoluzionaria. Di qui l'importanza di tenere un comportamento di "Grand Jury Resisters" impedendo all'FBI di acquisire alcun dato per ampliare i suoi modelli operativi di "criminalizzazione".
Ciò per quanto riguarda i cosiddetti "prigionieri politici".
Nelle carceri statunitensi si trova poi un consistente numero di "prigionieri di guerra" o POWs (prisoners of war) che sono quei compagni arrestati che rivendicano, anche genericamente, la loro militanza rivoluzionaria e che non riconoscono la giustizia statunitense e la sua autorità a giudicare i "combattenti per la libertà" ; per lo più sono militanti neri, portoricani, nativi americani delle organizzazioni della lotta armata.
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ARMED RESISTANCE UNIT, comunicato n 3, 7 novembre 1983 |
THE U.S. CAPITOL BOMBING
(attacco con cariche esplosive al Campidoglio degli Stati Uniti)
Questa notte abbiamo fatto esplodere delle bombe nell'edificio del Campidoglio degli USA. Abbiamo attaccato il governo degli USA per rappresaglia contro l'aggressione imperialista che ha mandato i marines, la CIA e l'esercito ad invadere nazioni sovrane, a calpestare e ad arrecare perdite alle vite e ai popoli di Grenada, Libano, El Salvador e Nicaragua per realizzare la necessità dell'imperialismo di dominare, opprimere e sfruttare.
Ogni atto delle forze armate degli USA - diretto dalla Casa Bianca e dal Congresso - non è niente di meno di un attacco bell'e buono al diritto fondamentale delle nazioni all'autodeterminazione, alla pace e alla libertà.
Questi atti sono stati realizzati con cinico disprezzo per la vita e la verità. Reagan chiama progresso e rivoluzione "terrorismo" e cerca di raffigurare il vero terrorismo dell'invasione imperialista come "democrazia" e "libertà".
Solo un governo tanto arrogante, da credere che le sue necessità economiche e politiche di dominare il mondo intero si giustifichino, può chiamare l'invasione di Grenada una "operazione di salvataggio", l'invasione del Libano una "missione di mantenimento della pace", i governanti fascisti di El Salvador "amici della democrazia", e i contras "combattenti della libertà".
La menzogna di Reagan, che l'invasione di Grenada ha prevenuto una "presa del potere cubana", non è altro che un pretesto per eliminare una nazione socialista nera dai Caraibi.
L'anno scorso, in una prova generale chiamata "Ocean Venture", le forze armate statunitensi hanno sperimentato l'invasione di Grenada sul'isola di Vieque, Portorico.
L'attacco maligno alla nazione socialista di Cuba - che ha fornito un costante esempio rivoluzionario di internazionalismo proletario- e il tentativo di screditare e distruggere l'esercito Rivoluzionario del Popolo e il New Jewel Movement del Popolo Grenadino, mostrano il punto fino a cui gli USA arriveranno per controllare e dominare l'America Latina, l'America Centrale e i Caraibi, per tentare di sconfiggere il socialismo nella regione.
Con la collusione della stampa, il governo USA sta costruendo anticomunismo per giustificare questi attacchi e favorire l'aggressione militare per risolvere i suoi problemi politici ed economici interni.
Noi agiamo in solidarietà con tutti quelli che sono alla testa della lotta contro l'imperialismo USA - i popoli di Grenada, Libano, Palestina, El Salvador e Nicaragua - che si stanno opponendo direttamente all'aggressione degli USA; e quelli, come il popolo del Cile e delle Filippine, che stanno combattendo per liberare le loro nazioni da regimi fantoccio degli USA.
Essi stanno pagando tutti un tremendo prezzo per la libertà, e noi ci dedichiamo a combattere con la stessa serietà per gli stessi scopi - autodeterminazione per le nazioni oppresse, la totale sconfitta dell'imperialismo e la costruzione di un mondo Socialista.
La nostra azione porta un messaggio anche al movimento antimperialista qui: dobbiamo resistere e combattere come la gente di tutto il mondo sta facendo - con saldezza di principi, coerenza e determinazione.
Ci uniamo a tutta la gente attraverso gli Stai Uniti e i milioni di persone nel mondo che condannano l'aggressione imperialista USA.
La nostra solidarietà con le lotte di liberazione sotto l'attacco dell'imperialismo statunitense deve essere senza compromessi, militante e incrollabile, a sostegno del diritto di quelle nazioni all'autodeterminazione.
Non possiamo cadere nella trappola di discutere quale ala del governo ha il diritto di dichiarare la guerra, o quale politico potrebbe essere meno sfacciato nel suo razzismo e anticomunismo, né possiamo essere ingannati da quei politici borghesi che dichiarano di simpatizzare per le nazioni del Terzo Mondo - e che vorrebbero sfruttare più "umanamente" quelle nazioni negli interessi dell'imperialismo USA.
Il nemico è il sistema imperialista.
La politica elettorale e il pacifismo sono strade tentate molte volte e che hanno fallito.
Seguire quelle strade ora indebolirebbe soltanto e pregiudicherebbe il movimento, e sconfiggerebbe il nostro tentativo di organizzare un maggiore numero di persone a resistere.
La nostra azione porta un messaggio alla classe dominante USA: di proposito abbiamo diretto il nostro attacco contro le istituzioni del governo imperialista piuttosto che ai singoli individui della classe dominante e del governo.
Abbiamo deciso di non uccidere alcuno di loro in questo momento.
Ma le loro vite non sono sacre e le loro mani sono macchiate di sangue di milioni di persone.
Sia chiaro al popolo di questo paese, come lo è al resto dei popoli del mondo, che la classe dominante USA è composta da dei criminali di guerra e che essi verranno ritenuti responsabili dei loro crimini.
Trentatre anni fa, quasi nello stesso giorno, Oscar Collazo e Grisello Torresola, due nazionalisti portoricani che combattevano per l'indipendenza del Portorico, attaccarono una altra parte del potere imperialista - il Comandante in capo, il Presidente degli Stati Uniti.
La loro azione fu una delle prime azioni in cui gli oppressi riportarono la guerra sulla porta di casa dell'oppressore.
Noi salutiamo loro e tutti quei combattenti per la libertà portoricani, messicani, neo africani, nativi americani e nordamericani, che sono stati uccisi o catturati nella lotta. Anche a loro la nostra azione porta un messaggio - la nostra dedizione a portare avanti la lotta.
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UNITED FREEDOM FRONT, comunicato n 4, 13 dicembre 1983 |
GIU' LE MANI DAL NICARAGUA!
FUORI GLI USA DA EL SALVADOR!
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Oggi reparti armati dell'U.F.F. hanno continuato i nostri attacchi alla macchina militare USA facendo esplodere delle cariche esplosive nella centrale di reclutamento del N.Y. District Navy a East Meadow, Long Island, N.Y.
Noi abbiamo condotto questa azione in solidarietà con i popoli del Centro America, in particolare del Nicaragua e El Salvador, che continuano a resistere agli atti di guerra sempre più intensi dell'imperialismo USA.
Come altri combattenti della libertà hanno detto di recente, "il governo degli USA vuole la guerra, sta facendo progetti per essa e sta progettano su di essa".
In aggiunta ai massicci eserciti di aria, di mare e di terra dislocati in e intorno all'America Centrale, le forze militari USA stanno occupando i paesi e uccidendo i popoli da Grenada al Libano.
Intanto il vecchio orco della rivoluzione, socialismo, terrorismo, agitatori esterni (cubani, russi, ecc.) viene tirato fuori in stile molto hollywoodiano da Reagan per tentare di convincere il popolo americano ad accettare e sostenere queste invasioni militari.
Non soddisfatti di aver avuto centinaia di soldati statunitensi uccisi - lasciando da parte forse migliaia di civili che i soldati USA hanno ucciso, storpiato e lasciato senza casa con l'invasione di paesi di altri popoli - ora viene detto agli americani di onorare il sangue dei soldati morti, continuando le occupazioni e persino aumentandole.
Proprio quegli stessi argomenti si sono sentiti di volta in volta per giustificare la continua presenza e l'escalation dell'invasione statunitense e della guerra in Viet Nam.
Non si deve permettere che questa vecchia propaganda funzioni ancora, e la nostra azione di oggi, come parte degli sforzi del popolo sincero, ad ogni livello, è ciò che porterà a farla finita con essa.
In America Centrale, le atrocità sponsorizzate dagli USA continuano ogni giorno.
Gli squadroni della morte in Guatemala e El Salvador si sentono più liberi di sempre di assassinare la gente che esprime persino una moderata opposizione ai governi fascisti, perché l'imperialismo USA ha fornito loro un assegno in bianco di sostegno.
Tre anni dopo le brutali uccisioni di quattro suore americane, Reagan ha annunciato che non avrebbe più avuto bisogno di approvare la politica dei diritti umani del governo fascista di El Salvador per finanziare quella guerra.
E' ovvio che il governo degli USA non si interessa dei diritti umani del popolo ma solo del potere della dittatura di destra.
Il 4 novembre centinaia di bambini, donne e uomini sono stati massacrati nei villaggi di San Nicolas, El Escoperta e Copapayo, a El Salvador, dal battaglione Atlactl consigliato ed addestrato dagli USA.
"Oggi le sofferenze inflitte al nostro popolo sono di un'altra dimensione - esse sono vero genocidio".
Forze Popolari di Liberazione Farabundo Martì - El Salvador
In Nicaragua il governo USA ha appoggiato mercenari, "contras", meglio conosciuti come topi controrivoluzionari; ha condotto frequenti attacchi lungo tutti i confini, uccidendo, stuprando e mutilando centinaia di civili.
Di recente questi assassinii sono avvenuti mettendo mine camuffate con facce di Mickey Mouse e di altri caratteristici cartoon, che hanno lasciato numerosi bambini morti o mutilati.
Non soddisfatta da questo livello di barbarie, la CIA ora ha ordinato di intensificare questi attacchi e di trasferirli nelle aree urbane se vogliono continuare a ricevere i fondi statunitensi.
Anche con questi milioni di dollari della CIA, ufficiali del governo USA hanno ammesso apertamente che queste bande mercenarie non riusciranno mai a rovesciare il governo popolare Sandinista.
Perciò gli imperialisti USA, o stanno solo versando brutalmente il sangue di migliaia di persone semplicemente perché vogliono l'autodeterminazione e la libertà; o stanno preparando un'invasione stile Grenada con truppe USA - oppure entrambe le cose. I nicaraguensi hanno fatto e continuano a fare numerose proposte di conferenze di pace, ma non incontrando alcun successo hanno rafforzato la loro preparazione, a livello nazionale, ad affrontare una invasione.
"Le portaerei sono là. Truppe USA stanno portando avanti 'manovre prolungate' in Honduras. La CIA continua a finanziare la controrivoluzione. I Berretti Verdi continuano ad addestrare l'esercito honduregno. E noi continuiamo a fornire morti.
Noi vogliamo la pace. Abbiamo bisogno della pace per lavorare, studiare, per cantare, ridere; semplicemente per vivere.
Noi vogliamo la pace. Perché non ci vogliono lasciare in pace? Quale torto abbiamo fatto al popolo degli Stati Uniti? Abbiamo offerto la mano dell'amicizia. Perché il loro governo risponde a pugno chiuso? Noi vogliamo la pace, ma noi siamo disposti a difenderci. Né la nostra richiesta di pace né la nostra determinazione a difenderci sono retoriche".
Sandinistas
L'imperialismo è lo stadio finale del capitalismo. Prima di essere distrutto tenterà di sostenersi appoggiando ogni tipo di governo fascista e di avventura militare.
Noi dobbiamo bloccarlo, dobbiamo unire alle forze di liberazione, i movimenti di massa, i governi e i gruppi progressisti, gli atti individuali di sabotaggio e di resistenza per attaccare l'imperialismo alla base e sconfiggerlo per la sopravvivenza dell'umanità.
"Conquisteremo l'indipendenza e la libertà per mezzo della nostra propria lotta e con la solidarietà dei popoli del mondo"
Forze Popolari di Liberazione Farabundo Martì, El Salvador
Dedichiamo questa azione alla memoria di MICHAEL STEWART, artista di comunità, che è stato brutalmente assassinato dai porci di New York City e allo Spirito Combattente del Fratello Mtyari Shabaka Sundiata (s/n Sam Smith) che è stato abbattuto a colpi di pistola dai porci della Joint Terrorist Task Force.
RED GUERRILLA RESISTANCE, 20 aprile 1984 |
Noi dedichiamo questa azione a Carroll Ishee, antimperialista nordamericana che è morta combattendo a fianco del Fronte di Liberazione Nazionale Farabundo Martì del Salvador. La sua dedizione, la sua volontà di prendere le armi come alleato del popolo salvadoregno, è un esempio per la nostra intera lotta. Per onorare la memoria di Carroll Ishee si deve raccogliere il suo fucile, costruire una resistenza militante, e lottare per sconfiggere l'imperialismo statunitense su ogni fronte.
Questa notte, mentre le forze militari statunitensi si stanno preparando per Ocean Venture '84, abbiamo attaccato il Circolo Ufficiali presso la sede della Marina di Washington.
Abbiamo realizzato questa azione come parte integrante della campagna di resistenza in corso contro gli imperialisti statunitensi, per portare la guerra a casa dei guerrafondai. Noi agiamo in solidarietà con la nazione rivoluzionaria sovrana del Nicaragua, con la lotta di liberazione nazionale del popolo salvadoregno guidata dal FMLN/FDR, con la lotta rivoluzionaria per l'indipendenza ed il socialismo a Portorico, e con tutte le giuste lotte per l'autodeterminazione dei popoli dei Caraibi e dell'America Latina.
Qui, alla sede della Marina di Washington, ufficiali di alto livello hanno contribuito a pianificare Ocean Venture. Essi si incontrano al Circolo Ufficiali per rilassarsi, bombardando il Libano e sottoponendo a blocco il Nicaragua. Il genocidio è la via del successo per questi uomini. Con le loro stesse azioni, essi diventano il nemico dei popoli del mondo e l'obiettivo delle forze rivoluzionarie.
Sia in Centro America, sia in Medio Oriente, sia in zone dell'Europa, le forze militari statunitensi vengono attaccate. Essi si nascondono dietro barricate o stanno a miglia da terra, sulle loro navi. Essi tornano negli USA per rilassarsi e ristabilirsi, e per essere adulati da un governo reazionario e da una società sempre più militarista.
Noi dobbiamo privarli della sicurezza di una base interna, fa loro capire che essi sono il nemico dovunque vadano. Il loro Circolo Ufficiali è sparito - si nascondano nelle loro case.
Ocean Venture '84 è la più vasta di una serie di manovre di guerra statunitensi in corso. I militari riuniranno 33 mila dei loro soldati e si eserciteranno in attacchi anfibi ed in attacchi con bombardamenti contro Vieque, Portorico - trasformando ancora una volta la colonia diretta di Portorico in terreno di addestramento militare degli USA.
Ocean Venture ammassa truppe ed armi statunitensi nei Caraibi, addestrando ed abituando le truppe al terreno ed al clima della regione. Nel 1982, Ocean Venture si dimostrò un periodo di prova per l'invasione di Grenada.
Ora, mentre questo "gioco" di guerra comincia, l'Amministrazione Reagan sta discutendo apertamente i suoi piani per invadere il Centro America. Lo scopo di Ocean Venture '84 difficilmente potrebbe essere più chiaro. La strategia imperialista di couterinsurgency e di guerra nascosta, non è stata sufficiente per fermare l'inesorabile lavoro preparatorio per un impegno più diretto e prolungato delle truppe americane.
L'Honduras è stato trasformato in uno stato/guarnigione; la CIA ha commesso un atto di guerra minando i porti del Nicaragua; consiglieri statunitensi pilotano missioni di assalto militare contro le forze rivoluzionarie a El Salvador; ed il governo USA, abituato a dominare le altre nazioni, non esita perfino ad abrogare il diritto internazionale e ad intervenire contro il diritto delle nazioni all'autodeterminazione.
Per anni, gli abitanti delle isole portoricane di Culebra e Vieque hanno lottato contro gli attacchi navali statunitensi contro le loro isole - attacchi che bucano queste isole con crateri di bombe, che minacciano di distruggere l'industria della pesca e che costringono gli abitanti fuori delle loro case. Le risolute lotte su Culebra negli anni '60 riuscirono a buttare fuori la Marina dall'isola; allora Vieque diventò il nuovo obiettivo di questi "giochi" di sterminio.
Nel 1979, il compagno Angel Rodriguez Cristobal, rivoluzionario portoricano ed importante membro della Liga Socialista Puertoriquena, fu arrestato mentre dimostrava con il popolo di Vieque contro la Marina USA; l'11 novembre '79 fu assassinato dal governo statunitense mentre era in carcere a Tallahassee in Florida. Per onorare la sua memoria ci impegnamo a continuare a combattere in solidarietà con la lotta per l'indipendenza ed il socialismo a Portorico.
Noi esprimiamo il nostro sostegno al movimento clandestino armato portoricano ed ai prigionieri politici e di guerra portoricani.
Gli Stati Uniti hanno esitato a schierare le loro truppe di terra in Centro America perché ricordano che le truppe statunitensi furono sconfitte dalla guerra del popolo in Viet Nam, e perché hanno bisogno di una più solida base di sostegno alla guerra imperialista in patria. Ma essi hanno fatto il primo passo nel senso di un crescente intervento, con l'invasione di Grenada, nonostante la condanna del mondo.
Ora gli Usa stanno intensificando la loro aggressione contro il Nicaragua e El Salvador. I popoli del centro America stanno adottando la strategia rivoluzionaria antimperialista dei 2, 3, molti Viet Nam, ed infliggeranno la prossima sconfitta strategica all'imperialismo e al neo-colonialismo - nel suo stesso "giardino di casa".
Nel momento in cui abbiamo più bisogno di un movimento che combatta e resista contro la macchina da guerra statunitense, che si sta rafforzando, il nostro movimento è indebolito dal riformismo e dalle politiche elettorali. Per costruire una reale resistenza, dovremo combattere e scompigliare la macchina da guerra USA con un'aumentata militanza, in ogni ambito della lotta.
Per sconfiggere questo sistema e costruire una nuova società, molti in più di noi dovranno prendere le armi come ha fatto il Compagno Carroll Ishee - all'interno dei confini degli Stati Uniti e nel mondo.
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UNITED FREEDOM FRONT, comunicato n 9, 21 agosto 1984 |
GIU' LE MANI DAL NICARAGUA
FUORI GLI STATI UNITI DA EL SALVADOR
Oggi reparti armati dell'United Freedom Front attaccano gli uffici della pianificazione strategica aereospaziale e della divisione aerea della General Electric Corporation, a Huntington Quadrangle, ad Huntington, a Long Island ed a New York.
Questa azione è in risposta alla brutale escalation della guerra aerea in El Salvador, guerra che solo negli ultimi mesi ha causato la morte di centinaia di civili salvadoregni, soprattutto bambini, donne e persone anziane che rimangono nei villaggi bombardati.
La General Electric Corporation (GEC), il quarto appaltatore militare negli USA e il secondo nello stato di New York, ha contratti militari per milioni di dollari negli USA e con i suoi complici fascisti. La GEC fornisce i motori del turbo-jet che azionano il bombardiere A 37 B "Dragonfly", usato a El Salvador.
Questo aeroplano da guerra trasporta fino a 6.000 libbre di bombe ed altro armamento. Ha sganciato bombe a grappolo, napalm e fosforo bianco sulla popolazione civile. Sul A 37 B è montato anche il mini-cannone da 7,62 mm., costruito dalla GEC, che ha un volume di fuoco di 6.000 colpi al minuto. In una strategia basata sul terrorizzare la popolazione civile, l'A 37 B ha sganciato fino a 30 bombe al giorno sul popolo salvadoregno. L'A 37 B è il più potente bombardiere nelle forze armate di El Salvador, Honduras, e nel regime fondato sul genocidio del Guatemala.
I 70 milioni di dollari assegnati recentemente al governo fascista salvadoregno dal Congresso, al momento di andare di corsa in ferie, si aggiungono alle centinaia di milioni di dollari utilizzati per perpetuare una guerra contro il popolo di El Salvador che-cerca-libertà.
Questo stesso denaro potrebbe essere usato invece per aiutare a far fronte ai bisogni umani fondamentali dei poveri e dei lavoratori di questo paese e di altre nazioni.
La farsa dell'elezione di Duarte, appoggiata dalla CIA, non ha portato cambiamenti significativi a El Salvador. L'oligarchia militare governa ancora! L'imperialismo statunitense è ancora radicato e si sta espandendo nella regione. Duarte ha girato la schiena alle legittime proposte di pace avanzate dal FMLN/FDR.
Il fatto è che quando in precedenza Duarte era presidente, durante il periodo '80-'82, è stata portata avanti una strategia di ricerca ed annientamento, uccidendo decine di migliaia di persone. La giunta governativa, proprio sotto la leadership di Duarte, ha assassinato molti dei leaders politici dell'FDR e l'arcivescovo Romero, come le 4 suore americane del Maryknoll.
Gli squadroni della morte imperversano e parecchi massacri hanno avuto luogo, compreso il massacro del dicembre 1981 di quasi 1000 contadini a El Mozoten, nella provincia di Morazan. La verità è che Duarte è un terrorista appoggiato dal governo degli Stati Uniti, con la complicità del Congresso statunitense.
Le previsioni sono che il governo di "Ray-gun" sta preparando una massiccia invasione statunitense della regione Centramericana, con il probabile uso di truppe da combattimento statunitensi.
Gli Stati Uniti hanno costruito una infrastruttura militare in Honduras, costantemente impegnata in manovre di guerra ai confini di El Salvador e del Nicaragua. Le più grandi manovre di guerra che sono mai state fatte nei Caraibi sono finite da poco. Ciò includeva l'uso della base di Guantanamo, truppe a Portorico e sull'isola di Vieque, ignorando completamente i diritti dei popoli di queste terre. In più c'è stato un finanziamento crescente del regime assassino del Guatemala ed attacchi su vasta scala dei "contras" in Nicaragua, con molte vittime civili.
L'opposizione alle politiche dell'imperialismo statunitense in Centro America sta crescendo sempre più. Se questo è incoraggiante, essa deve continuare a crescere ed allargarsi. Le assemblee di comunità e di chiesa, le dimostrazioni ed occupazioni, la crescita del movimento clandestino "di ferrovia e di asilo", come le azioni armate, tutto questo rivendica che il popolo di questo paese non vuole un altro Viet Nam.
La reazione del governo a questa opposizione è stata quella di sguinzagliare la sua polizia segreta (l'FBI) per intimidire la gente e gli organizzatori, per spaccare teste alle dimostrazioni e per cercare di criminalizzare l'asilo dei profughi del Centro America.
L'United Freedom Front saluta tutti quelli che sono impegnati in questi sforzi, ma uno speciale saluto a quelli che fanno i sacrifici maggiori: il coraggioso e paziente popolo di El Salvador e Nicaragua. Noi ci congratuliamo con i soldati ed i dirigenti dell'FMLN per le loro recenti vittorie militari!
L'UFF sta continuando la sua campagna contro gli speculatori di guerra, con un attacco armato alla General Electric Corporation. Ben lontani dal "portare buone cose per vivere", questi mercanti di morte hanno sempre anteposto i loro profitti al popolo. Sotto l'apparenza di progresso hanno allargato e tradotto i loro affari da quelli di produttori di lampadine e radio a quello di fornitori dei regimi oppressori di alcuni degli armamenti più letali e distruttivi attualmente disponibili. Tutto questo, mentre mantengono la loro immagine pubblica col vecchio motto "il progresso è il nostro più importante prodotto".
L'aereo a reazione d'attacco A 37 B prodotto dalla GEC col suo mini-cannone GEC che brontola morte, è soltanto un aeroplano con un cannone in un ben più vasto arsenale prodotto dalla GEC. Per elencare solo alcune parti di questo arsenale, esso comprende i motori a reazione per caccia e bombardieri, aerei ed altri cannoni, veicoli corazzati, motori per elicotteri, munizioni ed un esteso impegno nella produzione di armi nucleari, compresi il sottomarino nucleare Trident ed il sistema missilistico Persian II.
La GEC ha una lunga storia di forniture militari al governo statunitense, che a sua volta le ha passate ad alcuni dei governi più reazionari sulla faccia della terra; il bombardiere Dragonfly fu usato molto in Viet Nam in una serie di bombardamenti. Il numero di vittime tra i civili fu incredibile.
Dopo l'assassinio di Allende e la controrivoluzione in Cile, gli USA mandarono 34 aerei da guerra A 37 B per rafforzare la giunta fascista; in seguito aumentarono il numero. Il governo statunitense non riconosce i diritti civili in Cile!
L'A 37 B è stato mandato anche in Tailandia, Uruguay, nell'Iran dello Scià, nelle filippine ed in altri luoghi. La GEC ha avuto un forte posto di sostegno del governo coloniale portoghese che governava il Mozambico e l'Angola prima della liberazione popolare. Il suo sostegno ha prolungato il dominio del Portogallo ed è costato innumerevoli vite.
La GEC è una ricca, potente e grassa corporazione che sta traendo profitti dalle sofferenze del popolo di El Salvador e del Nicaragua, come ha approfittato della guerra in Viet Nam. Là, gli aerei azionati dai suoi motori hanno sganciato bombe e sostanze chimiche, come "agent orange" , sul popolo vietnamita come sui marines americani. I suoi cannoni sono stati montati sugli aeroplani che hanno fatto a pezzi la gente quando fuggiva dai villaggi.
Questi vermi siedono nei loro consigli di amministrazione e calcolano i loro milioni di profitto mentre il popolo soffre e muore.
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RED GUERRILLA RESISTANCE, 26 settembre 1984 |
Abbiamo attaccato con cariche esplosive il consolato sudafricano a New York City per smascherare e bloccare parte delle attività del governo fascista sudafricano in questo paese.
Noi agiamo in solidarietà con le centinaia di migliaia di africani che stanno combattendo a Sebokeng, Sharpeville, Soweto e Evaton per l'istruzione, per una casa decente, per i diritti sindacali, e per porre fine alla degradazione delle leggi sull'apartheid.
Essi scendono per le strade per combattere il colonialismo bianco colonizzatore sapendo che migliaia sono stati assassinati dalla polizia negli ultimi 20 anni, e traendo coraggio più che paura dalla memoria di Steven Biko e dei martiri di Sharpeville e Soweto.
Le grida di IZWE LETHU e AMANDLA rendono chiaro che il destino di Azania/SudAfrica si trova nella liberazione nazionale e nell'indipendenza nazionale.
Noi estendiamo il nostro pieno appoggio all'African National Congress (ANC) e al Pan-Africanist Congress (PAC), le organizzazioni che guidano la lotta per la liberazione nazionale.
Per anni esse hanno lavorato nelle condizioni più repressive per organizzare le masse, per iniziare la lotta armata, e per isolare internazionalmente il regime SudAfricano.
Ora Botha e Reagan stanno coordinando gli sforzi per rafforzare il governo sudafricano, per appoggiare il suo controllo sull'Africa Australe, per aumentare la repressione interna, e per rompere il suo isolamento internazionale portandolo direttamente dentro il cerchio interno degli alleati imperialisti.
Questo è lo scopo dell'"impegno costruttivo" .
Il primo livello è stata la destabilizzazione politica, militare ed economica dell'Angola, Monzambico e Lesoto. Mozambico ed Angola sono stati "convinti" a firmare accordi reazionari che pregiudicano il sostegno ai reali rappresentanti del popolo africano della regione: l'ANC, il PAC e la South West African People's Organization (SWAPO) della Nabimbia.
Con questi in mano, Botha è decollato per un tour dai più reazionari leaders d'Europa: Thatcher, Kohl e il Papa. La reale situazione è che il SudAfrica non si è mai ritirato totalmente dall'Angola; che più di 100.000 militari rimangono in Nabimbia; e che il Sud Africa ha appena organizzato le più massicce manovre militari, mai tenute finora dalle sue forze armate.
Il secondo livello della strategia imperialista è la nuova costituzione e il parlamento. Non è mai stato un serio sforzo di riforma e cooptazione delle masse indiane o cosiddette "colorate" - gli stessi Afrikaner sapevano che sarebbe stato respinto in massa.
E' stata soltanto una piccolissima foglia di fico fatta espressamente per consumo internazionale, non interno; probabilmente verrà utilizzata per giustificare un viaggio ad alto livello di Botha o dei suoi rappresentanti negli USA dopo le elezioni statunitensi.
Per assicurarsi che le masse capissero che nulla era cambiato, Botha ha arrestato leaders di massa, ha assassinato almeno 50 africani nelle strade, nel periodo di tre settimane, ed ha proibito tutte le assemblee critiche verso il governo.
Questo intero sistema e la strategia dell'impegno costruttivo sono stati respinti dalle masse africane. La rivolta dell'ultimo mese dovrebbe inviare un chiaro messaggio ai paesi progressisti ed alla gente in tutto il mondo: nulla è cambiato e la necessità di isolare ed attaccare il regime bianco colonizzatore è solo cresciuta.
Il nostro attacco di stanotte è in risposta a questo appello ad un'accresciuta solidarietà.
Ma dal nostro movimento deve giungere una risposta più forte, militante e più consistente. Storicamente ciò è avvenuto soltanto da parte della comunità nera - dal movimento Garvey negli anni Venti, ai viaggi di Malcolm X in Africa nei tardi anni Sessanta e Settanta, all'attacco del Black Liberation Army agli sponsor del tour di rugby sudafricano nel 1981.
Non c'è stata alcuna risposta proporzionata da parte della comunità bianca progressista. Il fallimento è radicato, almeno in parte, nel razzismo e nella supremazia bianca di questo paese, che determina la coscienza con cui i bianchi rispondono alle lotte del popolo africano ovunque.
Una forma che prende questo razzismo, è quella di considerare il Sud Africa come un caso unico - cioè un ritorno indietro, alla schiavitù. Non è così! Esso è la moderna cristallizzazione di centinaia di anni di sfruttamento capitalista e di supremazia bianca europea, su scala mondiale.
Il furto della terra del popolo africano può essere stato completato più di cento anni fa, ma la vita del popolo e le risorse del paese sono state distorte, per il molto moderno scopo del profitto capitalista e del privilegio bianco. E il profitto non rimane proprio in Sud Africa - esso riempie le casse a Londra come a New York.
Le "homelands" e le "townships" africane contengono milioni e milioni di africani a cui non è permesso di lavorare, di modo che i salari restino bassi nelle miniere e nelle industrie, mentre nello stesso tempo tutta la terra fertile resta nelle mani dell'agricoltura commerciale su larga scala di proprietà dei bianchi.
Povertà e fame sono pianificate nell'economia sudafricana, solo la vittoria della liberazione africana sarà capace di trasformare la sua enorme ricchezza naturale e la sua capacità produttiva in decenti condizioni di vita per le masse popolari.
Un'Azania/Sud Africa libero, può essere integrato in una strategia panafricana di sviluppo che romperà la presa soffocante che il sistema imperialista ha avuto sul continente per centinaia di anni.
La classe dominante statunitense si oppone a questo futuro: l'attuale situazione è nel suo interesse economico, militare e politico. Le diverse amministrazioni possono avere differenti tattiche, ma c'è sempre un solo obiettivo: mantenere il Sud africa e tutta l'Africa come parte integrante e redditizia del sistema imperialista.
Il fatto che il nostro movimento non ha risposto come dovrebbe alla lotta in Azania/Sud Africa, è un'altra ragione che ci costringe a guardare più da vicino la nostra società - anch'essa il moderno prodotto del colonialismo bianco colonizzatore e dello sviluppo capitalistico.
E' uno sviluppo in qualche modo diverso da quello del Sud Africa, ma esso comprende sia le nazioni oppresse sia la nazione degli oppressori. La terra fu portata via ai nativi Americani, Messicani e Portoricani, e molta della ricchezza industriale e agricola è basata sul lavoro dei neri portati qui come schiavi dall'Africa. Mentre questo paese è diverso dal Sud Africa per il fatto che ci sono operai bianchi che qui sono sfruttati dal capitale, entrambe le società hanno un sistema di supremazia bianca che colpisce tutti.
La classe dominante statunitense cerca di garantire la sua enorme ricchezza, potere e privilegio dando alle masse di bianchi un po' di tutto. In cambio si aspetta la collaborazione di classe più che lotta di classe, supremazia bianca e sciovinismo nazionale più che lotta per la pace e per la giustizia. Troppe volte ciò ha funzionato, e la classe dominante ha forgiato una base di massa di sostegno per la repressione delle lotte per i diritti umani e l'autodeterminazione dei popoli oppressi qui ed all'estero.
Questo consenso dev'essere distrutto se i bianchi qui vogliono partecipare pienamente con i lavoratori in tutto il mondo, in lotta per costruire un futuro socialista non basato sull'oppressione e lo sfruttamento.
Noi sosteniamo le molte persone ed organizzazioni che hanno costruito solidarietà, nel corso degli anni, con il popolo di Azania/Sud Africa. E' tempo di rafforzare la lotta per togliere autorità alle università, municipalità, sindacati e corporazioni. E' tempo di aumentare l'aiuto materiale nei confronti dei movimenti di liberazione nazionale.
E' tempo per tutti noi di seguire l'esempio dei compagni dell'United Freedom Front, che nel corso degli ultimi due anni hanno chiarito che per le corporazioni e per le banche che traggono profitto dal regime bianco colonizzatore del Sud Africa gli affari non ci saranno, come di solito.
E' tempo per tutti noi di impegnarci a costruire un movimento rivoluzionario di resistenza, che possa sferrare reali colpi contro un comune nemico, e diventare un fronte interno nella lotta mondiale per sconfiggere l'imperialismo e la supremazia bianca.
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UNITED FREEDOM FRONT, comunicato n .10, 26 settembre 1984 |
Stanotte, 26 settembre '84, una diretta dimostrazione di solidarietà con il popolo di Azania e contro il regime razzista dell'apartheid in Sud africa, reparti armati dell'UFF hanno attaccato il laboratorio di ricerca ed il complesso tecnico di progettazione dell'Union Carbide Corporation a Tarrytown, New York, per la loro complicità e per il sostegno al governo di minoranza bianco del Sud Africa.
Dal mese di agosto, Azania è stata in mezzo alle più estese e serie rivolte, da quelle di Soweto nel 1976. Agli inizi di settembre, il popolo di Sharpeville, Sebokeng ed Evaton ha organizzato dimostrazioni e riunioni di massa. In pochi giorni altre townships si sono sollevate compresa Soweto. Più di 60 persone sono state uccise e più di centinaia sono state ferite dalle pallottole, dalle fruste e dai gas lacrimogeni della polizia e delle forze di sicurezza sudafricane.
Il movimento di boicottaggio delle "elezioni" ha portato in strada migliaia di persone ed ha mostrato di fatto che né gli asiatici né la gente di razza mista hanno alcun interesse agli schemi fasulli di apartheid. Degli elettori idonei, di entrambe le popolazioni asiatica e mista, solamente il 18% in realtà ha votato. Le elezioni del mese scorso sono state un tentativo di fare la plastica facciale al ripugnante sistema razzista, consentendo agli asiatici ed alla gente di colore di partecipare ad un tipo sottomesso di parlamento.
Mentre 25 milioni di neri - la vasta maggioranza del popolo in SA - non avrà in assoluto alcun diritto secondo la Costituzione. Essi non possono votare, ricoprire alcun posto governativo od avere alcun controllo sulla loro vita e sulla loro terra. L'agitazione mette in evidenza che è la più grave recessione dal 1930.
La nuova Costituzione è stata soltanto altra benzina sul fuoco, che si è aggiunta alle condizioni abitative disumane, su terreni inservibili in aree selezionate (townships), elevata disoccupazione (in alcuni luoghi più del 50%), la Pass Law (legge sui lasciapassare) e l'oppressione sistematica e brutale del popolo di Azania nel suo insieme.
In mezzo alle recenti rivolte, i minatori neri dell'oro hanno scioperato per avere salari più alti e per ottenere migliori condizioni di lavoro. Mentre hanno potuto ottenere alcune concessioni, sette di loro hanno pagato con la vita e più di 20 sono stati feriti in violenti scontri con i maiali sudafricani.
Sebbene i minatori neri siano i più pagati tra i lavoratori neri, sono costretti a vivere con 265 dollari al mese, al massimo, mentre i bianchi rispettivamente hanno garantiti i migliori lavori e possono raggiungere in media 1350 dollari al mese.
Questo tipo di disparità razziale ha alimentato lo spirito militante del popolo di Azania. La gente si nutre di apartheid, un sistema degenerato, sotto cui la grande maggioranza della gente non ha diritti umani o politici, dove una dura povertà è tutto ciò di cui vive la maggior parte dei neri in una terra ricca, ricca di agricoltura, oro, diamanti e carbone.
La minima opposizione a questa sistematica disumanità, da parte di qualcuno compresi i bambini, s'incontra con il massimo di barbara brutalità. Morte, povertà e fame sono le realtà quotidiane della vita del popolo di Azania.
L'Union Carbide è una delle maggiori corporazioni statunitensi in Sud Africa attualmente impegnata in aspetti vitali dell'economia sudafricana, comprese le miniere (sono pesantemente coinvolti nei metalli) e l'industria pesante. L'industria mineraria guadagna da sola ben più della metà dello scambio estero di tutto il SA.
In questo stato di cose, l'Union Carbide ha un ruolo sostanziale nell'appoggiare il sistema dell'apartheid. Assumendoci il nostro ruolo rivoluzionario, stiamo colpendo l'Union Carbide, in sostegno al popolo di Azania e stiamo attaccando una compagnia che è parte del sistema imperialista che opprime molti popolo in molti paesi.
Noi, come combattenti rivoluzionari, riteniamo che solo attraverso i nostri sforzi combinati potremo abbattere l'imperialismo, che si estende dalle centrali stanze di comando statunitensi, alle miniere sudafricane. Esso sopravvive sullo sfruttamento brutale degli altri popoli e non ha alcun rispetto della vita umana.
I capitalisti devono essere attaccati su molti fronti. Mentre i nostri compagni stanno combattendo sul fronte interno in Azania, noi colpiremo qui nel ventre della bestia, sul nostro fronte interno! Noi invitiamo tutta la gente progressista a capire che l'unico modo per rompere questa presa mortale, è quello di distruggerla fisicamente.
La storia ha mostrato che non c'è altro modo per liberarsene: sollevarsi in sostegno ai popoli oppressi ovunque. Aiutare a porre fine a questa dominazione mondiale, colpendo i fascisti dove fa male: dove lavorano, giocano e vivono.
Noi sosteniamo ed incoraggiamo le attività anti-apartheid a tutti i livelli: campagne di delegittimazione, pubblica educazione, proteste di massa contro le corporazioni che beneficiano e sostengono l'apartheid, e contro le politiche governative statunitensi ed i funzionari che appoggiano, fraternizzano o scusano i razzisti sudafricani.
Noi crediamo fermamente che questi sforzi devono essere intensificati ed accresciuti, fino a comprendere in sabotaggio e le azioni armate.
Le connessioni tra l'apartheid sudafricano ed il razzismo/Imperialismo statunitense sono chiaramente comprensibili: lo stesso nemico, qui e là. Noi favoriamo la nostra lotta interna quando sferriamo un colpo in unione con i nostri fratelli e sorelle di Azania.
Noi dedichiamo questa azione a Thabo Sibeko di sei anni, ed a tutti gli altri coraggiosi, assassinati di recente dai fascisti sudafricani.
"Il mio sangue nutrirà l'albero che produrrà i frutti della libertà. Dì alla mia gente che io l'amo, e che essi devono continuare la lotta.
Non preoccupatevi di me, ma di quelli che stanno soffrendo."
Solomon Mahlangu combattente guerrigliero giustiziato nell'aprile 1979
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RED GUERRILLA RESISTANCE, comunicato febbraio 1985 |
RICORDA MALCOLM X, 21 FEBBRAIO 1965
Questa notte abbiamo attaccato la Patrolman's Benevolent Association (PBA) per sostenere la richiesta delle comunità nere del paese di FERMARE I POLIZIOTTI ASSASSINI.
In questo momento a New York stiamo subendo l'offensiva della supremazia bianca. Bernhard Goetz spara a quattro giovani neri e diventa un popolare eroe bianco, lodato da Koch, e discolpato da D.A. Morgenthau.
Dieci mila razzisti armati hanno dimostrato il loro sostegno all'assassinio di una donna nera di 66 anni ed hanno tentato di intimidire che lottava, per assicurarlo alla giustizia.
Phil Caruso ha ragione quando dice che Steven Sullivan sta facendo solo il suo mestiere. Il suo mestiere - il loro mestiere - è quello di controllare i popoli oppressi, usando la violenza o la minaccia della violenza.
Malcolm X, le Pantere Nere, il Black Liberation Army, chiamavano e combattevano la polizia per quello che è: esercito di occupazione dell'imperialismo nella comunità nera.
Perché i poliziotti uccidono? Perché uomini pesantemente armati, con fucili e giubbetti antiproiettile hanno ucciso Clifford Glover di 10 anni ed Eleanor Bumpurs di 66 anni?
Perché sono razzisti e non danno alcun valore alla vita del popolo del Terzo Mondo.
Perché hanno paura.
Non paura del coltello di Eleanor Bumpurs o del temperino di Clifford Glover, ma il tipo di paura che gli schiavisti ed i loro sorveglianti avevano della rivolta degli schiavi.
La paura che l'oppressore ha nella giusta rabbia degli oppressi.
La paura che un giorno saranno consegnati alla giustizia.
I poliziotti sono i rappresentanti di prima linea di un sistema di colonizzazione dei popoli nero, portoricano, messicano/cicano e nativo americano.
Essi sono sostenuti da quel sistema.
La PBA è la direzione organizzativa ed ideologica dentro il NYPD (New York Police Department).
Essi assicurano i fondi e l'assistenza legale per i poliziotti assassini, lavorano mano nella mano con Koch per mobilitare l'isteria razzista e consolidare il sostegno di base tra il popolo bianco.
Sono protetti in modo schiacciante dai DA e dalle Corti, e sono accusati di imputazioni di poco conto solo quando la pressione della comunità del Terzo Mondo è intensa ed incessante.
L'evidenza contro di essi viene distorta e distrutta dal perito-medico Elliot Ross, che fu introdotto originariamente da Koch (il sindaco di New York City) per coprire l'assassinio di Arthur Miller.
Il potere della polizia è parte della violenza imperialista - violenza contro il popolo del Terzo Mondo - che continuerà a crescere con l'approfondirsi della crisi dell'imperialismo.
Che cosa ci possiamo aspettare dall'imperialismo statunitense in America Centrale, se non più violenza, quando Reagan chiama i contras "combattenti per la libertà" e suoi "fratelli" ?
I mesi e gli anni di protesta del popolo nero contro i consolati del SA negli USA non sarebbero stati necessari se gli USA non avessero sostenuto pienamente il governo sudafricano bianco, colonialista e basato sulla violenza.
All'interno dei confini degli Stati Uniti, il popolo nero - sul cui lavoro l'imperialismo statunitense è stato costruito - è stato completamente "cancellato" .
Non c'è neppure la scusa che il sistema offrirà ai giovani neri la possibilità di arrivare ad un'educazione, ad un lavoro, perfino ad una casa.
I programmi di pacificazione sono finiti. Nel 1985 il principale programma di "assistenza sociale" del governo statunitense è stato quello di tagliare il minimo salariale per i giovani neri.
Per lo stato imperialista le vite del popolo nero sono sacrificabili.
La lotta contro i poliziotti assassini ed il terrore poliziesco è una lotta contro la nuda brutalità e disumanità di un sistema che priva il popolo del Terzo Mondo della maggior parte dei diritti umani fondamentali.
Quando la "Democratica America" nega sistematicamente i diritti umani, come ha detto Malcolm X "con ogni mezzo necessario" ; quando la polizia, i giudici, i politici non proteggono ma all'opposto attaccano il popolo nero, allora il popolo nero ha il diritto di organizzare le sue comunità per l'autodifesa.
Le comunità nere organizzate per l'autodifesa sono l'unico modo in cui la violenza bianca basata sulla supremazia può essere tenuta sotto controllo.
La lotta contro i poliziotti assassini non è una lotta contro gli eccessi di questo sistema, ma contro la sua natura fondamentale.
E' una lotta contro la dominazione colonialista e l'oppressione nazionale, contro l'imperialismo e la sua supremazia bianca.
L'unico modo per porgli fine, è attraverso la lotta per il potere: la lotta delle nazioni oppresse per l'autodeterminazione e la liberazione nazionale.
Il popolo nero è stato alla guida della lotta per i diritti umani per anni - nei tribunali, nelle scuole, nelle strade.
Esso è stato alla testa anche attraverso lo sviluppo della lotta della nazione nuova africana/afro-americana per la terra e l'indipendenza - questo è l'unico modo attraverso cui i poliziotti assassini saranno veramente consegnati alla giustizia, il terrore poliziesco contro il popolo nero finirà e sarà conquistato il diritto di sopravvivenza, di crescere e prosperare come nazione.
Ogni lotta per i diritti umani e l'autodeterminazione dei popoli neo africani/afro-americani, nativi americani, portoricani, messicani/cicani - ogni scontro con l'imperialismo statunitense - ha significato "trattare" con la polizia come prima linea della reazione.
Prima che fossero chiamati l'esercito e la guardia nazionale, i poliziotti erano là a Birmingham con i loro cani e pungoli per il bestiame.
Il loro scopo era quello di fermare la marcia del popolo nero verso la libertà.
Quando il partito delle Pantere Nere organizzò il popolo per difendere le loro case ed i loro figli e per iniziare ad intraprendere una lotta per il potere, furono costituite le squadre di polizia SWAT ed esse aprirono il fuoco sulle sedi delle Pantere Nere in tutti gli USA.
La strategia imperialista è quella di terrorizzare la gente con la brutalità poliziesca ed i poliziotti assassini, minacciare chi protesta contro gli arresti o gli attacchi fisici, ed imprigionare o assassinare la direzione cosciente della lotta di liberazione nazionale.
Per questo furono assassinati Martin Luther King, Malcolm X e Fred Hampton.
Per questo centinaia di prigionieri di guerra (POWs) e di prigionieri politici neri/neo-africani - 40 combattenti solo del Black Liberation Army - restano imprigionati nelle carceri statunitensi.
Per questo 500 poliziotti della terroristica Task Force congiunta NYPD/FBI hanno arrestato 8 rivoluzionari neo-africani nell'ottobre 1984.
I "New York 8 - contro il terrorismo fascista" sono parte dello sviluppo di una completa strategia rivoluzionaria per l'autodeterminazione ed il socialismo.
La gente bianca progressista deve riconoscere il fatto che le masse del popolo bianco, in modo schiacciante, hanno giocato con piacere il loro ruolo in questa strategia.
Come può spiegarsi diversamente il massiccio scatenarsi del sostegno per Bernard Goetz - anche tra la gente bianca di ispirazione liberale?
Invece di sostenere la richiesta delle comunità nere di FERMARE I POLIZIOTTI ASSASSINI e di riconoscere la polizia come il nostro nemico, i nostri movimenti troppo spesso si sono rivolti alla polizia per protezione - contro stupri, contro il Klan, per sicurezza alle dimostrazioni, ai picchetti.
Noi nella nazione degli oppressori abbiamo una decisione da prendere: se continuare a contare sulla polizia o se unirci al popolo del Terzo Mondo nella lotta contro la polizia come nostro nemico.
La lotta contro i poliziotti assassini è uno dei mezzi principali attraverso cui le masse del popolo del Terzo Mondo combattono e sfidano la vera natura del sistema.
Quando i bianchi appoggeranno questa lotta, si realizzerà un concreto passo verso il cambiamento dei nostri rapporti con il sistema e verso il diventare una parte della lotta per il potere.
Combattere la supremazia bianca è l'unica base su cui può essere costruita un'alleanza con le lotte di liberazione nazionale che stanno portando avanti e sviluppando la lotta contro l'imperialismo.
Sostenere le giuste richieste per i diritti umani, l'autodifesa e l'autodeterminazione, fare diventare queste rivendicazioni le nostre, è il modo con cui possiamo sfidare la degradazione e la brutalità del sistema.
Se il nostro movimento assumerà questa lotta, potremo cominciare a costruire una reale resistenza rivoluzionaria.
Quindici anni fa il nostro movimento ha combattuto i poliziotti per fermare la guerra dell'imperialismo contro il popolo vietnamita ed in appoggio ai movimenti per i diritti civili ed il potere nero.
Oggi noi dobbiamo fare lo stesso se vogliamo contribuire a fermare l'imperialismo - sia esso in America Centrale, Sud Africa, Libano o dentro i nostri confini.
Se non siamo disposti a combattere la polizia, allora lasceremo che lo stato stabilisca quale sia il livello accettabile di protesta per il nostro movimento.
Come rivoluzionari nella nazione degli oppressori, noi scegliamo di lottare per il potere piuttosto che supplicare per un cambiamento.
Noi speriamo che la nostra azione di questa notte aiuterà la lotta che è stata intrapresa nella comunità nera contro i poliziotti assassini.
Noi abbiamo imparato molto da questa lotta, su chi è il nemico e su che cosa bisogna fare per abbatterlo.
Noi siamo felici di poter fare qualche danno ai porci bianchi "suprematisti" della PBA, e speriamo che la nostra azione aiuti a costruire un movimento di resistenza antimperialista che combatta a sostegno delle lotte di liberazione nazionale, appoggi il diritto all'autodeterminazione e si organizzi come una reale forza per contribuire a FERMARE I POLIZIOTTI ASSASSINI.
Con questa azione contro la PBA, mandiamo un messaggio di solidarietà e di sostegno agli eroici nemici di tutte le forze di polizia statunitensi, i prigionieri di guerra ed i prigionieri politici della Lotta di Liberazione Nazionale Neo Africana/Afro-americana, del Movimento di Indipendenza del Portorico, delle Lotte di Liberazione dei Nativi Americani e Messicani/Cicani, e del movimento antimperialista Nordamericano.
Noi dedichiamo questa azione a Don Juan Antonio Corretjer, grande patriota portoricano, il cui carattere, dedizione e chiarezza rivoluzionaria ci ispirano.
Egli vive dovunque i popoli oppressi e sfruttati combattono per la libertà, contro l'imperialismo degli USA!