MUMIA ABU-JAMAL : MATERIALI DELLA CAMPAGNA INTERNAZIONALE (1998/99)

MUMIA ABU-JAMAL E' IN GRAVE PERICOLO

Partisan Defense Committee (31/10/98)

La Corte Suprema della Pennsylvania conferma la montatura razzista.

Mumia Abu-Jamal è ora sotto una immediata minaccia di morte da parte degli esecutori di stato. Mumia Abu-Jamal è un uomo innocente, un eloquente e franco oppositore del razzismo e delle ingiustizie che sono state perpetrate dalla Polizia di Phialdelphia e dal FBI fin dai tempi in cui era ragazzino, portavoce del Black Panther Party, alla fine degli anni '60.

Jamal è sempre rimasto nel mirino dei poliziotti, anche quando è divenuto uno stimato giornalista e sostenitore dell'organizzazione MOVE alla fine degli anni '70.

Continuando la vendetta politica decennale contro Jamal, questa mattina la Corte Suprema della Pennsylvania ha prodotto un verdetto di 71 pagine approvando ogni aspetto della sentenza razzista, falsa e monatata, per l'uccisione nel 1981 del poliziotto Daniel Faulkner.

Questa decisione giudiziaria è stata preparata da una sinistra campagna da parte del Fraterno Ordine della Polizia di Philadelphia e dai suoi sostenitori. Per lubrificare il pattino alla camera delle esecuzioni, queste forze recentemente hanno pubblicato un annuncio di una intera pagina sul New York Times (14 giugno) e su altri grandi quotidiani del paese. Solo pochi giorni prima della decisione il New York Post (25 ottobre) ha pubblicato un rabbioso e delirante editoriale contro Jamal come un "assassino di poliziotti", che avrebbe dovuto essere messo a morte. Lo scopo di questa crociata razzista è costruire un clima e una"opinione pubblica" favorevoli al linciaggio legale di Jamal. Non possiamo lasciare che accada!

Il governatore della Pennsylvania Tom Ridge ha da tempo promesso che firmerà una nuova sentenza di morte non appena la decisione della Suprema Corte sarà pronunciata. Nel 1995, quando Ridge firmò una precedente condanna a morte per Jamal, fissata per quell'estate, ci fù una campagna di massa di proteste internazionali, ivi compresi sindacati che rappresentano milioni di persone, dall'Italia al Sud Africa, per fermare la mano degli esecutori.

Mentre i legali di Jamal combattono per impugnare ogni arma legale che possono in sua difesa, quello che è urgentemente necessario proprio adesso sono delle mobilitazioni di massa, in particolare a partire dal potere della classe operaia multirazziale per domandare libertà ora per Mumia Abu-Jamal! Abolire la pena di morte razzista!

Non è un caso che la decisione della Corte Suprema della Pennsylvania sia stata presa solo pochi giorni prima delle elezioni - che vedono la partecipazione di Ridge nuovamente a governatore - in mezzo a un'odiosa, feroce campagna di bigottismo contro i diritti degli omosessuali, il diritto all'aborto, mentre sia i democratici che i repubblicani propongono l'accelerazione delle sentenze nei bracci della morte in tutto il paese. I terroristi di "diritto alla vita" che hanno assassinato il Dr Barnett Slepian la scorsa settimana, sono le stesse forze che ululano per un linciaggio legale e razzista. Solo questa settimana, un ventinovenne uomo nero, Jeffrey Blake, è stato rilasciato da una prigione di New York dopo la sua condanna per omicidio nel 1991, perché è satato dimostrato che l'accusa era basata interamente testimonianze false. Se lo stato di New York avesse avuto la pena di morte al tempo della montatura su Blake, quest'uomo innocente non avrebbe vissuto fino a vedere il suo esonero.

La crociata per uccidere un altro innocente - il più eminente prigioniero del braccio della morte in America oggi, Mumia Abu-Jamal - è precisamente designata a santificare la macchina di morte dello stato. Il caso di Jamal è un chiaro esempio di quanto sia del tutto barbara e razzista la pena di morte negli USA.

Dimostrando un palese razzismo, la corte suprema della Pennsylvania ha deciso di licenzire come "incredibili" ogni parte delle testimonianze che hanno scagionato Jamal ed ogni parte di prova sottomessa dal team di difesa di Jamal. Allo stesso tempo, hanno trovato totalmente "credibile" ogni azione e parte di testimonianza dei poliziotti di Philadelphia. Il dipartimento di polizia di Philadelphia è notorio per il suo sistema razzista di montature dai tempi del ministro della giustizia americano che promosse una causa civile nel 1979 con l'accusa di "ampi, arbitrari e immotivati abusi fisici" su testimoni e sospetti. Negli ultimi tre anni, centinaia di condanne a Philadelphia sono state ritirate su questa base.

La corte ha deciso anche di confermare ogni azione, da quelle del noto e ora sospeso giudice Albert Sabo, che ha presieduto il primo processo montato e le audizioni post-condanna (PCRA) a partire dal 1995, con l'assurda dichiarazione "i nostri giudici sono onorabili, giusti e competenti".

L'inclinazione di Sabo verso l'accusa era così evidente che persino il "Philadelphia Daily News" (2 ottobre 1996), che generalmente serve come portavoce del Dipartimento di Polizia di Philadelphia, ammise che le pesanti tattiche di Sabo "potevano solo confermare i sospetti che la corte fosse incapace di dare ad Abu-Jamal una giusta udienza".

Nonostante il processo truccato e le udienze condotte da Sabo, una montagna di prove sono emerse a dimostraizone dell'innocenza di Jamal e delle tattiche di bugie, coercizioni e terrore preparate dall'ufficio del procuratore distrettuale di Philadelphia e dai poliziotti per assicurarsi la condanna di Jamal. Alla fine 5 testimoni da 5 differenti vantaggiosi punti di vista hanno detto che un altro uomo, non Jamal, che è stato trovato accasciato nella strada dopo lo sparo nel petto di Faulkner, fu visto correre via dalla scena. La dichiarazione dell'accusa che la pistola di jamal regolarmente registrata fosse l'arma del delitto è stata rifiutata semplicemente per il fatto che non c'erano prove che quella pistola avesse effettivamenrte sparato quella notte, meno che mai da parte di Jamal.

Un altro pilone centrale dell'accusa -cioè che Jamal avrebbe "confessato" in ospedale quella notte di aver sparato - fù allo stesso modo dimostrato essere una bugia. Infatti, non c'erano relazioni che riportavano questa "confessione", fino a più di due mesi dopo lo sparo.

La corte suprema della Pennsylvania disprezza tutta questa massa di prove dell'innocenza di Jamal. Sogghigna anche della chiara prova che le persone di colore sono state sistematicamente escluse dalla giuria del processo del 1982. Ancora questa era un'altra semplice dimostrazione della scelta di una giuria razzista, il che è stato mostrato ampiamente quando un videotape di 10 anni fa che mostrava la formazione da parte dell'ufficio del procuratore distrettuale di Phialdelphia, fu reso pubblico nel 1997.

La monatatura su Mumia Abu-Jamal, provata dalla decisione di oggi, dimostra che non c'è giustizia nelle corti capitaliste e razziste. Come abbiamo sottolineato in alcune proteste nelle fabbriche nell'estate del 1995 durante la minaccia dell'esecuzione di Mumia, il potere sociale per liberare Jamal e abolire la pena di morte razzista giace nelle mani della classe operaia multirazziale.

Dopo decadi di sconfitte, il movimento dei lavoratori deve dimostrare una rinnovata combattività. Nel perorare la causa della libertà di Mumia, la classe operaia tirerà una raffica contro un intero sistema che predica il brutale sfruttamento del lavoro e che deriva dalla repressione razzistadella popolazione nera. La lotta per la libertà dei neri è centrale per l'emancipazione del lavoro stesso.

Tutti quelli che si vogliono impegnare per la libertà di Mumia devono mobilitare le associazioni, i campus universitari, i gruppi in tutto il paese e nel mondo. Vieni alla protesta domani a Cooper Union ad Astor Place, sabato 31 ottobre alle 13,30. Un'altra protesta è stata organizzata dalla Free Mumia Abu-Jamal Coalition a Grand Central Station, Park Ave. South and 42nd Street alle 16,00 domani.

Libertà ora per Mumia Abu-Jamal!
Abolizione della pena di morte razzista!

Partisan Defense Committee