RELAZIONE DEL TRIBUNALE E AGGIORNAMENTIArringa conclusiva; udienza Pcra, Tribunale delle cause comuni, Mumia Abu-Jamal, Settembre 11 e 12. - Da Jamila Levi, Comitato di Filadelfia occidentale per la libertà di Mumia Abu-Jamal. - Relazione del 14 settembre 1995 L'arringa conclusiva è stata ascoltata nell'aula di massima sicurezza del nuovo centro di "giustizia" penale di Filadelfia nella Via Filbert & 13°. L'edificio è un incubo dell'alta tecnologia del nuovo ordine mondiale. I prigionieri che vi arrivano sono tenuti lontani dai media, fatti passare attraverso un garage sotteraneo, e trasferiti in un enorme scantinato costruito per contenerne 400. Da qui vengono trasferiti in ascensore direttamente in una cella adiacente all'aula dell'udienza. Diversamente dalla City Hall, dove Mumia poteva sentire la folla al di fuori, qui non era in grado di ascoltare quello che avveniva fuori dal centro di "giustizia". L'edificio è "riuscito" ad essere aperto ufficialmente lo stesso giorno della sua udienza. Nell'aula di massima sicurezza il pubblico deve osservare il procedimento attraverso una parete di vetro a prova di proiettili. Quando gli avvocati dimenticano di parlare nel microfono, gli spettatori sono completamente tagliati fuori. I prigionieri non possono sentire le parole di incoraggiamento delle loro famiglie e dei loro sostenitori - un'altra atmosfera fredda, sterile creata dallo Stato per soffocare il dissenso, molto simile alle prigioni con unità di controllo, dove le stanze per le visite non permettono i contatti. Un giornalista è riuscito a sentire Maureen Faulkner, mentre entrava nell'aula, esclamare: "Questo è bizzarro!". L'aula è molto piccola e questo pone ulteriori limitazioni per quanto riguarda il numero dei giornalisti e del pubblico ammessi. Ovviamente le telecamere sono bandite. Il segreto è l'ordine del giorno. Uno sbirro sbraita: "Prima i media, poi la famiglia di Faulkner e FOP, poi la famiglia di Jamal e poi i sostenitori di Jamal!". Con un'altra azione di ritorsione per dividere Mumia dai suoi avvocati, dalla stampa, dalla famiglia e dai sostenitori, il Dipartimento di Correzione lo ha trasferito in una persona a più di tre ore a nord-ovest di Filadelfia, piuttosto che a Grateford, un viaggio di 45 minuti. E' stato tenuto in isolamento nel braccio dell'ospedale, le luci accese tutta la notte - condizioni di detenzione della fase II (osservamento dei condannati a morte) anche se ufficialmente Mumia non è più nella fase II, oppure condizioni di custodia disciplinare. Inoltre soffriva per delle ferite ad entrambe le caviglie riportate perché era rimasto incatenato per tutto il tempo del tragitto e in Tribunale a Pittsburgh la settimana precedente. Lunedì 10, h. 15. Mentre molti aspettavano nell'ingresso, incapaci di entrare nell'aula, Mumia entrava da una porta laterale dietro il vetro. I sostenitori si sono alzati ed hanno sollevato i pugni chiusi superando per qualche breve secondo la barriera di vetro. Qualche secondo più tardi l'usciere ha ordinato: "Tutti in piedi..." quando Sabo è entrato, sorridendo compiaciuto. "Dio salvi il Commonwealth e i suoi onorevoli giudici", ha continuato l'usciere. (Alcuni di noi hanno sussurrato che per questa Corte era impossibile alcuna salvezza). Chi non si alzava in piedi veniva allontanato dall'aula. La difesa e l'accusa avevano a disposizione due ore a testa per l'arringa finale. Gli avvocati della difesa Dan Williams, Rachel Wolkenstein, Jonathan Piper e Len Weinglass hanno illustrato dettagliatamente le prove che sostengono la mozione di un nuovo processo: mancanza di testimoni a discarico durante la fase istruttoria del processo, soppressione, falsificazione e distruzione di prove, il fatto che l'accusa avesse nascosto delle informazioni sui testimoni della difesa, minacce e subornazione di testimoni da parte della polizia, la corruzione e il comportamento scorretto del Dipartimento di Polizia di Filadelfia (citati sia dal Governo federale in una causa del 1979, che dall'attuale corruzione generalizzata e dagli scandali sulla sua brutalità), i dossier del FBI che mostrano che l'imputato era da tempo nel suo mirino per le sue idee politiche, disparità geografiche e razziali in Pensilvania per quanto riguarda la pena di morte, massiama disparità nei mezzi concessi all'accusa e alla difesa durante il processo del 1982 (investigatori, contatti con i testimoni, medici legali, esperti balistici), patrocinio inefficiente e comportamento nettamente prevenuto da parte della Corte. Citando le collusioni tra il Dipartimento di Polizia di Filadelfia e il FBI nel suo programma di controspionaggio nei confronti di Mumia, Rachel Wolkenstein ha concluso il suo discorso dicendo: "Non solo Jamal ha diritto ad un nuovo processo, ma il livello raggiunto dalla gestione indegna del primo processo è talmente elevato che l'imputazione dovrebbe cadere". Durante tutta l'arringa difensiva della difesa, Sabo ha evitato il contatto visivo, guardando verso terra ed apparendo annoiato se non adirittura addormentato. Comunque si è rianimato quando ha parlato l'accusa, mantenendo il contatto visivo e prendendo appunti. Aveva concesso alla difesa venti minuti per controbattere ma ha tagliato il tempo quasi subito dopo l'inizio. Infine, incapace di contenersi oltre, Sabo ha iniziato a discutere con la difesa, controbattendo i vari punti, interrompendo e togliendo gli ultimi minuti a disposizione. La difesa ha affermato che Daniel Alva, legale di William Cook, fratello di Mumia, voleva parlare a proposito dell'eventuale testimonianza di Cook. Sabo ha risposto che una dichiarazione di Alva sarebbe stata "irrilevante" ed ha aggiunto che voleva ascoltare lo stesso Cook. Joey Grant, il PM che era scomparso per "questioni private" ad agosto, ritornato adesso, ed in perfetta forma, per l'accusa, ha colto l'occasione per dire che Cook avrebbe dovuto testimoniare. Ha aggiunto che Cook, sul quale pendono numerosi mandati di cattura, non verrebbe arrestato fino a quando non avesse terminato la sua testimonianza, ma che i mandati sarebbero stati eseguiti immediatamente dopo la testimonianza e che non c'era alcuna "garanzia" su cosa sarebbe accaduto dopo. La Corte si è ritirata per quindici minuti. Al suo ritorno la difesa ha detto che Cook aveva buone ragioni di temere per la propria vita e che se avesse testimoniato, avrebbe detto che c'era un altro uomo nero in auto con lui il 9 dicembre 1981, che Mumia non aveva sparato a Daniel Faulkner, e che Daniel Faulkner aveva sparato a Mumia. L'avvocato di Cook ha detto che aveva bisogno di tempo per incontrarsi con il proprio cliente sia per discutere con lui dei suoi diritti e della sua incolumità, sia per preparare la sua testimonianza. Sabo: "Gli dica semplicemente di dire la verità!... Se dice la verità, dovrebbe essere semplice!". Spettatori: "Indaga sul 39° Distretto!". Alva: "Non posso dire al mio cliente di salire alla cieca sul banco dei testimoni con la promessa che la verità lo renderà libero..." (Applausi da parte dei sostenitori di Mumia). La Corte si è aggiornata per martedì pomeriggio. La difesa ha affermato che non era stata in grado di citare in giudizio Cook. Il legale di Cook ha aggiunto che il suo cliente non si era presentato all'appuntamento fissato per il giorno prima e che non aveva telefonato. La difesa ha chiesto che la Corte lasciasse cadere l'ordine di consegnare Cook agli organi di custodia, dicendo che era molto probabile che Cook temesse per la propria vita ed era poco probabile che si presentasse se pensava che sarebbe stato arrestato. La Corte e il PM hanno negato caldamente che la sicurezza di Cook fosse un problema oppure che sarebbe stato imprigionato. Sabo ha concluso l'udienza immediatamente dopo. La difesa afferma che continuano ad emergere nuovi testimoni e che sta seguendo attivamente nuovi indizi. Un testimone, un veterano del Vietnam senza casa, ha scritto da una baracca del Massachusetts al PM affermando di essere un "testimone oculare della sparatoria che aveva ucciso l'Ufficiale Faulkner, e che una persona che non era Mr. Jamal aveva sparato". La difesa non era stata in grado di trovare quest'uomo. Altri due potenziali testimoni che avevano chiamato durante delle trasmissioni per radio con informazioni. Inoltre la difesa chiedeva più tempo per esaminare le prove relative all'inchiesta federale in corso sulla corruzione della polizia di |