MUMIA ABU-JAMAL : MATERIALI DELLA CAMPAGNA INTERNAZIONALE (1995)

PERCHE' MUMIA DEVE AVERE UN NUOVO PROCESSO

di Berta Joubert - Filadelfia, Reprinted from the Sept. 21, 1995 issue of Workers World newspaper

[ questo articolo è stato scritto prima che Sabo rifiutasse di concedere un nuovo processo]

Davanti ad una Corte 'impacchettata' gli avvocati di Mumia hanno esposto le loro argomentazioni l'11 e il 12 settembre

Hanno esposto dettagliatamente perché il giornalista ed ex membro del BPP, nel braccio della morte da 13 anni, accusato di aver ucciso uno sbirro di Filadelfia, dovrebbe avere un nuovo processo. Il giudice Albert Sabo, lo stesso che ha condannato Mumia Abu-Jamal, si è riservato la decisione.

L'udienza è stata tenuta nel Centro di Giustizia Penale appena aperto (che è costato 125 milioni di dollari), proprio di fronte al Municipio, la sede dove in precedenza venivano tenute le udienze. Ascensori lenti e telefoni malfunzionanti hanno sollevato numerose domande sul perché il processo sia stato così frettolosamente trasferito in un edificio evidentemente incompetente.

Il caso di Abu-Jamal è stato sentito in un'aula di massima sicurezza senza finestre al terzo piano. Una parete di plexiglass di cinque strati separava il pubblico dall'imputato e dai suoi avvocati.

Leonard Weinglass capeggiava il team della difesa nel mettere in dubbio la costituzionalità del primo processo contro Mumia. Parecchie centinaia di persone fuori dalla Corte domandavano la sua libertà.

Weinglass ha iniziato spiegando come alla difesa fosse stato impedito di esporre le proprie argomentazioni durante il primo processo: "La polizia la notte stessa dei fatti aveva cercato i testimoni selezionando solo quelli a suo favore. Dichiarazioni erano state estorte, distribuiti favori, test poligrafici erano stati usati selettivamente".

"Il legale della difesa era stato nominato, senza mettergli a disposizione un investigatore, cinque settimane dopo che l'accusa aveva il pieno controllo della situazione ed aveva interrogato i testimoni, alcuni già tre volte".

Weinglass ha puntualizzato che quando i nomi dei testimoni erano stati resi noti alla difesa, l'accusa aveva cancellato gli indirizzi, i numeri di telefono ed altre informazioni utili.

Il "testimone-chiave" dell'accusa, l'unica che abbia testimoniato che Abu-Jamal aveva una pistola in mano, era già stata arrestata 38 volte per prostituzione. Tre processi contro di lei erano ancora pendenti all'epoca del processo contro di Mumia, così che aveva motivo di cooperare con la polizia nella speranza di ottenere dei vantaggi per se stessa. La difesa non è mai riuscita ad interrogarla perché era sotto custodia della polizia.

Il caso di Mumia Abu-Jamal ha attirato l'attenzione internazionale proprio perché l'estesa corruzione nel Dipartimento di Polizia di Filadelfia stava venendo alla luce. Il legale della difesa Rachel Wolkenstein ha detto della polizia: "La prova del loro comportamento indegno è così forte, che l'accusa [contro Mumia ndt] dovrebbe cadere".

Un altro avvocato della difesa, Daniel Williams, ha enfatizzato l'assoluta incapacità del primo avvocato di Mumia. Ha chiesto al giudice: "Quale è stato il suo ruolo in tutto questo, vostro onore, una pianta in vaso?" [ndt: non capisco il senso].

Un avvocato del fratello di Abu-Jamal, William Cook, che la polizia stava picchiando la notte dell'arresto, si è presentato al processo. Ha detto che Cook vuole testimoniare al nuovo processo. C'è un mandato di arresto pendente contro Cook per un'altra faccenda; ha detto che in passato aveva avuto paura di testimoniare in difesa del fratello.

I sostenitori del giornalista e scrittore Afro-americano, che ha continuato a scrivere da dietro le sbarre, hanno raggiunto un alto livello il 12 agosto, quando 10.000 persone hanno marciato per Filadelfia chiedendo la liberazione ed un nuovo processo.