IL GIUDICE SABO RIFIUTA DI RITIRARSI DALLA CAUSAGli avvocati di Jamal denunciano la "capricciosa corsa al giudizio" Nel corso dell'audizione presso la Corte dei Common Pleas di Filadelfia, il 12 luglio, il giudice Albert Sabo ha rigettato una mozione della difesa che chiedeva la sua rimozione dal prendere decisioni sul caso di Mumia Abu-Jamal, nonostante le numerose prove addotte dagli avvocati di Jamal sui pregiudizi da parte del giudice Sabo. Jamal, in passato portavoce del Partito delle pantere nere di Filadelfia, giornalista battagliero e sostenitore dell'organizzazione Move, fu incastrato sotto la falsa accusa di aver ucciso un poliziotto e condannato a morte nel tribunale di Sabo nel 1982, esclusivamente sulla base delle sue idee politiche. Il giudice Sabo è un membro 'in pensione' dell'Ordine fraterno di polizia, che ha portato avanti una campagna per l'immediata esecuzione di Jamal. Il 1 giugno il governatore della Pennsylvania Tom Ridge ha emesso un mandato di esecuzione per Jamal, fissando al 17 agosto la data della sua esecuzione. Ridge ha intrapreso questo passo essendo pienamente a conoscenza del fatto che la squadra legale di Jamal stava per presentare dei documenti che chiedevano il ritiro del giudice Sabo, un nuovo processo e la revoca della sentenza di morte di Jamal. Gli avvocati di Jamal hanno presentato una mozione secondo cui Sabo non aveva neppure l'autorità di presiedere al processo, essendo un anziano giudice in pensione non specificamente autorizzato ad occuparsi di questo caso. Il giudice Sabo ha rigettato questa mozione. In risposta alla mozione per una sospensione dell'esecuzione, l'ufficio dell'avvocato distrettuale di Filadelfia ha presentato una 'risposta' che proclama che "la pena di morte... è l'esercizio più elevato dell'autorità dello stato; ed esso non dovrebbe essere minimamente disturbato". Rivelando il totale disprezzo razzista dello stato nei confronti della vita di Mumia Abu-Jamal, proseguono sostenendo la grottesca pretesa che "l'esecuzione di una condanna a morte valida non può costituire una offesa irreparabile ai fini della richiesta di una sospensione"! In una continuazione della montatura e della condanna di Jamal del 1982, il giudice Sabo ha oltraggiosamente tentato di richiedere che la difesa presentasse dinanzi a lui in una audizione per la sospensione dell'esecuzione i testimoni che avrebbero testimoniato a favore di Jamal in un nuovo processo. Gli avvocati di Jamal hanno descritto questo come un fatto "complementare senza precedenti". Sabo ha concesso alla difesa un giorno per presentare i precedenti legali che dimostrano che ciò non è necessario in un'audizione per una sospensione dell'esecuzione. La ripresa delle audizioni della corte è fissata alle 9.00 di venerdì 14 luglio. Mentre il giudice Sabo e l'avvocato distrettuale usano queste tattiche dilatorie, l'orologio scandisce il contro alla rovescia per l'esecuzione. L'audizione farsa di oggi al tribunale i Sabo rende del tutto chiaro che Mumia Abu-Jamal non si può aspettare giustizia da questo sistema criminalmente ingiusto di terrore e di repressione. In primo luogo, Mumia non avrebbe dovuto passare un solo giorno in prigione, e non dovrebbe essere ora nel braccio della morte. Liberare Mumia Abu-Jamal! Di fronte all'audizione di oggi, che si è tenuta in un'aula del palazzo comunale di Filadelfia, più di 800 sostenitori di Jamal hanno dimostrato in sua difesa. Dopo la seduta della corte, gli avvocati di Jamal hanno parlato alla folla. Riproduciamo le dichiarazioni del principale avvocato difensore Leonard Weinglass e dell'avvocato Rachel Wolkenstein del Partisan Defense Committee. Leonard Weinglass: Speravamo, dopo 13 anni di inferno nel braccio della morte, e dopo un'esauriente investigazione, e il lavoro di una squadra di avvocati, dopo aver compilato 500 pagine di documenti legali, affidavit, exibit, citazioni di precedenti legali, che alla fine avremmo dato al giudice Sabo, nella Corte dei Common Pleas di Filadelfia, un'opportunità di raddrizzare un torto commesso 13 anni fa. Ma purtroppo, sono qui per dirvi che non abbiamo ricevuto nient'altro che una replica di ciò che è successo nel 1982. Un giudice che ha rifiutato di seguire la legge che gli abbiamo messo di fronte, e che ha seguito, parola per parola, le richieste dell'ufficio dell'avvocato distrettuale che comprendevano la più grottesca affermazione che io abbia mai letto in un documento legale, che l'esecuzione in America oggi non costituisce una "offesa irreparabile" nei confronti della persona giustiziata! A questo punto non ci può essere riposo. Devo dire che noi come avvocati, quando abbiamo riempito tutte quelle pagine e documenti, sentivamo che ne sarebbe uscito qualcosa, una risposta, una presa di posizione, un responso. E quello che è successo oggi è che non ne è venuto fuori nulla. Loro non hanno alcuna risposta per questi documenti. Si sono aggrappati soltanto a delle regole tecniche, procedurali, e lo hanno fatto contro la legge. E il giudice era d'accordo con loro. Questo è quello contro cui ci battiamo qui! Dicono addirittura che noi della difesa legale stiamo cercando di infiammare la comunità! Quando dicono che un'esecuzione non è una "offesa irreparabile", questa è l'affermazione più infiammatoria che sia mai stata detta sinora in questa causa! Così dovremo essere uniti ed essere fermi. Non consentiremo a questo giudice, a questo tribunale, di ripetere lo stesso processo che hanno fatto nel 1982. Se sarà necessario, ci rivolgeremo ad istanze sempre più elevate fino a quando non otterremo ciò che cerchiamo. Non chiediamo al giudice Sabo di rilasciare Mumia. Non chiediamo al governatore di perdonare Mumia. Chiediamo un processo, un processo onesto, e se lo avremo, allora non c'è dubbio, nessun dubbio nella mia mente, che Mumia sarà assolto da queste accuse come avrebbe dovuto già essere assolto nel 1982. Non voglio entrare nei dettagli delle prove, ma ho menzionato alcuni punti di fronte al giudice. Punto 1: la pistola di Mumia è stata ritrovata sulla scena del delitto; era un'arma calibro 38, ma la pallottola che l'esaminatore medico rimosse dall'agente Faulkner era una pallottola calibro 44, e questo è scritto nel suo verbale. E non si può sparare una pallottola calibro 44 con una pistola calibro 38; questo fatto non è mai stato detto alla giuria. Punto 2: dicono che Mumia confessò di avere sparato all'agente Faulkner. Ma l'agente che era con lui quella notte compilò un rapporto ufficiale di polizia in cui diceva "Il nero non ha rilasciato dichiarazioni". Ma la giuria non lo ha mai saputo! Perché la polizia mandò in vacanza quell'agente durante il processo ed era irreperibile, e il giudice Sabo rifiutò un rinvio di modo che potesse essere chiamato a testimoniare. Uno dei loro testimoni oculari chiave era un giovane che era stato condannato per avere lanciato una bomba molotov contro una scuola privata dietro compenso! Questo fatto non venne mai rivelato alla giuria, perché il giudice Sabo stabilì che non era influente sulla definizione del suo carattere, se ci potete credere. E così, quando si passa in rassegna questo verbale, questa causa, punto per punto, con quello che sappiamo ora, sappiamo che Mumia verrebbe prosciolto da queste accuse, che era innocente fin dall'inizio. Ma cosa stanno facendo? Stanno facendo la stessa cosa. Vogliono le nostre nuove dimostrazioni entro domani e il giudice prenderà una decisione venerdì. Hanno pianificato la montatura. Non vogliono sentire queste prove, non vogliono costringere l'accusa a rispondere ai nostri documenti, non vogliono costringere l'avvocato distrettuale a mostrare le prove che hanno soppresso e nascosto. La polizia ha controllato i testimoni; la polizia ha controllato le prove. Il dipartimento di polizia della città di Filadelfia nel 1979 è diventato il primo dipartimento di polizia della storia degli Stati Uniti ad essere chiamato in giudizio dal governo federale. perché il dipartimento di polizia era fuori controllo, nei termini delle sue violenze brutali contro le comunità ispaniche ed afro-americane di Filadelfia, e a causa del modo in cui tratta con i testimoni e con le prove. Così dovete guardare a questo caso nel contesto di questo dipartimento di polizia, di questa città, a quell'epoca: la Filadelfia di Rizzo. Guardate alle prove che sono state prodotte e soppresse e rigettate e artefatte in questo caso. E ora, oggi, dovete guardare al modo in cui l'insabbiamento continua, e come sono ancora determinati a continuare la strada per l'esecuzione di Mumia. Ma voglio finire con questo: non succederà. Non succederà perché voi siete qui, e perché ci sono decine di migliaia come voi in tutto il paese. Non succederà perché 300 persone sono state arrestate a San Francisco mentre protestavano per questo caso. Non succederà perché ci sono due avvocati qui che vengono dal Giappone, e ci sono due avvocati qui dalla Germania; non succederà perché il console generale d'Italia mi ha chiamato al telefono, dicendo che il governo italiano a Roma vuole una spiegazione riguardo a quello che sta succedendo a Mumia Abu-Jamal. Non succederà perché l'A.N.C. in Sudafrica ha votato una risoluzione che impegna l'A.N.C. per il caso di Mumia, e dalla parte di Mumia. Non succederà perché unioni sindacali in tutti gli Stati uniti non stanno semplicemente passando mozioni, ma raccolgono soldi, e si preoccupano in questo modo che Mumia ora abbia i soldi per una investigazione, e le risorse necessarie per vedere questo caso condotto fino alla fine. Questa causa sarà vinta dai sostenitori, i sostenitori qui ed i sostenitori internazionalmente. Così da parte di Mumia, voglio ringraziarvi per essere venuti qui oggi. Rachel Wolkenstein: Vi abbiamo sentito di sopra: era entusiasmante! Cosa più importante, Mumia vi ha sentito. Ha sentito quelle grida e quei canti potenti, abbiamo sentito il suono poderoso del sostegno qui fuori. E lui si è girato verso di me e mi ha detto: "sento la gente; sembrano davvero grandi". E' cruciale che voi siate qui. Len è entrato in dettaglio su molto di quello che è stato detto, e quello che stiamo facendo. Io voglio fare solo un paio di brevi punti, e poi leggerò una dichiarazione di Mumia. Volevamo poterla leggere nell'aula, ma naturalmente non c'era possibilità che il giudice Sabo avrebbe lasciato che succedesse qualcosa di simile. Questa causa riguarda tutta la Grande menzogna. La prima grande menzogna è che Mumia abbia sparato a questo poliziotto, e la polizia ha continuato e continuato e continuato a sopprimere tutti gli sforzi, tutti i tentativi di scoprire la verità di questo caso. Questo è quello che sta succedendo anche ora, e così mettono insieme una quantità di piccole menzogne che vogliono sfruttare, come la piccola menzogna - che in realtà è grande - che Mumia è una qualche specie di demone, che girava attorno a Maureen Faulkner (la vedova dell'agente di polizia della cui uccisione Jamal è falsamente accusato) mentre la maglietta del poliziotto veniva mostrata dall'esperto di balistica durante il processo, con i fori dei proiettili e Mumia le avrebbe sorriso compiaciuto, e lei sarebbe scappata fuori dall'aula. Bene, quella è una grande menzogna per provare che Mumia è una specie di demone, e qualcuno che non ha diritto a vivere. Come dato di fatto, Mumia non era presente in aula quel giorno, e molti altri giorni, perché era stato sbattuto fuori dal giudice Sabo, molte volte. C'è un'altra menzogna che stanno spingendo proprio adesso: la menzogna è che in qualche modo nel 1989 noi avremmo messo insieme 500 pagine di affidavit e argomentazioni legali, e poi le avremmo nascoste in un cassetto, e avremmo aspettato fino al 5 giugno per presentarle, dopo che il governatore aveva firmato il mandato. Questa menzogna viene utilizzata per dire che Mumia non ha diritto ad una sospensione dell'esecuzione perché ha deliberatamente aspettato finché il governatore non ha firmato il mandato. Il fatto è che il governatore è corso a firmare il mandato, nel cuore della notte del 1 giugno, perché sapevano pubblicamente che saremmo stati qui il 5 giugno. Era nei giornali: è stato pubblicato dal Harrisburg Patriot di quel giorno. Len Weinglass andò a Greene (il carcere di massima sicurezza) per far firmare quei documenti a Mumia il 1 giugno durante il giorno. Alla prigione fu notificato che quel giorno Len Weinglass si sarebbe presentato per consegnare quei documenti a Mumia, perché firmasse la conferma, in modo che i documenti potessero essere presentati. Mumia ha fatto il punto che lui viene punito perché ha una squadra legale che si sta battendo per lui. Ora viene punito perché ha presentato delle prove. Ora viene punito perché c'è una indagine, e la punizione che vogliono è la sua morte, e la vogliono per il 17 di agosto. C'è un'altra menzogna che loro hanno, che 700 pagine di archivi dell'Fbi non hanno rilevanza. Dicono che non ha importanza che ci siano voluti tre anni per avere quegli archivi da loro; che non ha importanza che l'Fbi abbia seguito ogni suo movimento per cinque anni da quando lui aveva 15 anni; che non ha importanza che loro lo perseguitano semplicemente perché parlava pubblicamente per contro del Partito delle pantere nere. E' irrilevante, dicono. In effetti, quello che questi documenti provano, è che loro hanno tentato di incastrarlo per un omicidio già nel 1973 e non l'hanno potuto fare perché casualmente era al lavoro quel giorno, lavorava per l'azienda telefonica, e loro lo hanno registrato. E' importante perché quei documenti mostrano che il dipartimento di polizia di Filadelfia, la sua divisione di Disobbedienza civile, la sua divisione di spionaggio, erano ogni giorno coinvolte in tutte le parti di quella investigazione dell'Fbi e del tentativo di incastrarlo. Questa è la cosa importante: che la polizia di Filadelfia è dietro il tentativo di uccidere Mumia in strada nel 1981, e il loro tentativo di mandarlo a morte ora. Abolire la pena di morte razzista! Liberare Mumia! |