IL BOLLETTINO: NOTIZIE EUROPA

Turchia:

SALUTIAMO CON FIEREZZA LA RESISTENZA DEI PRIGIONIERI DEL PCE(r) E DEI GRAPO

Comunicato della Lega della Propaganda Armata Marxista Leninista della Turchia

Attualmente, in tutto il mondo, gli Stati fascisti e reazionari capitalistici vogliono che i rivoluzionari prigionieri neghino i loro valori rivoluzionari ed umani e vivano in condizioni non dignitose. E vogliono anche distruggere fisicamente i rivoluzionari.

Sotto la maschera dei diritti umani e della democrazia essi hanno il volto di un boia che non pensa che allo sfruttamento, all'oppressione ed al massacro. E affinché il loro sistema putrescente ed assassino possa andare avanti, essi costruiscono ogni giorno nuove prigioni. Così tutti i continenti saranno pieni di prigioni.

Ma neanche questo è sufficiente ad assicurare l'annientamento dei prigionieri perchè la fiamma della rivoluzione non si è mai spenta e non si spegnerà mai. Le parole d'ordine della rivoluzione risuonano nelle città, fra le montagne e le pianure e le armi della rivoluzione non cessano di combattere, anche nelle carceri.

I prigionieri rivoluzionari che sono in carcere, poiché hanno scelto la strada della lotta e non quella del compromesso, anche nelle condizioni più dure dell'isolamento, non ammainano il vessillo della rivoluzione, lottano per rivendicazioni dignitose e, a questo fine, essi sono disposti anche a morire.

Un esempio di questa volontà di lotta viene dalle carceri spagnole, dalla fine dell'89 ad oggi.

Le pessime condizioni di vita nelle carceri spagnole sono state migliorate, seppure parzialmente, nel 1982, con lo sciopero della fame dei prigionieri dei GRAPO e del PCE(r), sciopero nel corso del quale Juan José Crespo, membro dei GRAPO, era stato assassinato. Ma, nel 1987, il governo spagnolo (il gruppo di avvoltoi che si dice "socialista", capeggiato da Gonzales), ha scatenato un attacco in tutte le carceri. Innanzi tutto, il Governo ha disperso tutti i prigionieri in diverse carceri e li hanno anche isolati in ciascun carcere. In seguito hanno annullato tutti i diritti strappati dai prigionieri con lo sciopero della fame in cui Juan José Crespo era morto. I prigionieri hanno resistito a questo attacco con diversi metodi di lotta. E, a partire dal 30 novembre 1989, la resistenza dei prigionieri dei GRAPO e del PCE(r) ha preso la forma dello sciopero della fame ad oltranza.

Il Governo Gonzales, che vuole legare le sorti del popolo spagnolo a quelle dei capitalisti europei, nella CEE, esperimenta l'alimentazione forzata per impedire che si veda la sua faccia di nemico del popolo.

Ma il Governo spagnolo non ha potuto piegare la volontà dei prigionieri. José Manuel Sevillano, membro dei GRAPO, che è stato assassinato nelle carceri spagnole all'ospedale M-G-M, al 177° giorno di sciopero della fame, con il grido "vittoria o morte" sulle labbra, e la resistenza dei prigionieri continua con fermezza.

Il prigioniero dei GRAPO che è stato assassinato nelle carceri spagnole è il simbolo della resistenza, del coraggio, come l'esempio di tutti i martiri della rivoluzione.

Noi, prigionieri della Lega della Propaganda Armata Marxista Leninista (LPAML) in Turchia, in carcere da più di 10 anni, salutiamo il suo esempio e, con il sentimento di solidarietà con la resistenza gridiamo la nostra maledizione per gli sfruttatori di tutti i tipi.

Facciamo appello ai rivoluzionari, ai democratici, agli operai, ai lavoratori perché non restino muti davanti a questa giusta lotta di resistenza.

Il nostro cuore batte per coloro che combattono e resistono!

Viva la gloriosa resistenza

dei prigionieri!

Vittoria o morte!

I prigionieri vinceranno!

Viva l'internazionalismo proletario!

Abbasso i banditi del PSOE!

Abbasso il Governo Gonzales che massacra nelle prigioni spagnole!

Lega della Propaganda Armata Marxista Leninista
(Prigionieri Politici) della Turchia

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