IL BOLLETTINO: NOTIZIE EUROPA

Spagna:

LE CARCERI DELLO STATO SPAGNOLO SONO CARCERI DELLA NATO

Quando in centinaia abbiamo manifestato contro la NATO, contro le sue basi militari e contro i suoi piani controrivoluzionari, non abbiamo potuto dimenticarci della lotta che stanno portando avanti 46 prigionieri politici del PCE(r) e dei GRAPO, in sciopero della fame da 122 giorni contro i piani di sterminio che questo governo filo-imperialista ha loro imposto nelle carceri. Questi uomini e queste donne che resistono a prezzo della loro vita hanno bisogno più che mai del nostro appoggio, dell'appoggio di tutti i democratici ed antimperialisti che realmente vogliono opporsi alla politica controrivoluzionaria degli imperialisti. I prigionieri chiedono solo la riunificazione in uno stesso carcere e condizioni di detenzione dignitose, però sembra che questo sia chiedere troppo, perché intralcia i piani di sterminio ispirati dalla NATO che il governo spagnolo ha messo in pratica per farla finita con tutti quelli che si oppongono a questo sistema. La resistenza di questi prigionieri è una chiara e ferma resistenza alla NATO, perché le carceri di massima sicurezza sono un'invenzione della NATO, perché la politica di isolamento carcerario è una politica della NATO, come anche i "suicidi alla tedesca" o la tortura dell'alimentazione forzata con la quale cercano di farli desistere dalla loro lotta. Non possiamo farci ingannare dalle loro menzogne sui prigionieri politici nè dalle menzogne circa il possibile scioglimento del blocco militare imperialista, avanzate con la motivazione che non esiste più il "pericolo dell'Est". La resistenza di questi militanti incarcerati e di altri rivoluzionari europei ha fatto capire chiaramente che la NATO non esiste solo per minacciare ed aggredire altri popoli, ma soprattutto, e ancor di più nel caso della Spagna, per combattere il movimento di resistenza esistente all'interno dei paesi imperialisti. I prigionieri politici, come ostaggi nelle loro mani, sono i primi a subirne le conseguenze, con l'intento di intimorire tutto il popolo. Però essi resistono a prezzo della loro vita e non possiamo lasciarli soli in questa lotta. Con il nostro appoggio potranno vincere, o, per meglio dire, potremo vincere, perché non solo i prigionieri politici, ma anche tutti i lavoratori e i veri democratici hanno molto da guadagnare in questa lotta: impedire che la NATO metta in carcere altri di noi.

Impediamo il lento assassinio dei prigionieri politici!

La loro lotta contro lo sterminio è una lotta contro i piani della NATO!

Aprile 1990

Comitato di appoggio ai prigionieri politici in sciopero della fame.

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