SCIOPERO DELLA FAME NEL CARCERE DI MADRIDI prigionieri politici della Sezione 4 di Compimento pena del carcere di Madrid-2 hanno incominciato uno sciopero della fame a tempo indeterminato in solidarietà con il prigioniero politico palestinese Nasser Hassan Al-Ali, trasferito senza motivo da questo carcere a quello di Cadice e che attualmente digiuna da ormai 38 giorni per essere trasferito al carcere di Meco o in un altro in cui ci siano prigionieri politici. Secondo i prigionieri la Direzione Generale delle Istituzioni Penitenziarie si rifiuta di soddisfare le sue richieste con «la perfida menzogna che a Meco non sarebbe accettato dal collettivo dei prigionieri politici». Gli scioperanti aggiungono che non sembrerebbe loro strano che dietro questa assurda "considerazione" ci fossero «i servizi segreti israeliani per eliminare Nasser e ciò che rappresenta». I prigionieri in sciopero della fame indicano che Al-Ali è disposto a giungere sino alle estreme conseguenze se non si dà soddisfazione alle sue richieste, attribuendo la responsabilità alle Istituzioni Penitenziarie e al governo del PSOE che «per i suoi "interessi di Stato" ed essendo completamente impegnato ad appoggiare il regime sionista (che riempie tutti i giorni di lutto la patria palestinese), non esita nel condurre a morte sicura un militante rivoluzionario palestinese». Con questa azione di solidarietà i prigionieri del carcere di Madrid intendono far conoscere la situazione critica in cui si trova il militante palestinese e nel contempo ottenere attivo appoggio da tutti i popoli dello Stato spagnolo. (tratto da Egin del 12 aprile 1988) |