Spagna: ESTRADIZIONE DI GIANFRANCA LUPIA Madrid, la Prima Sezione del Tribunale Penale dell'Audiencia Nacional ha deliberato di «acconsentire e decretare» l'estradizione della cittadina italiana Gianfranca Lupi, attualmente detenuta nello Stato spagnolo, perché sia giudicata per «possesso di armi da fuoco e appartenenza a banda armata». Nella sentenza i giudici constatano che l'invio della Lupi e di altri due cittadini italiani dalla polizia francese a quella spagnola, per facilitare la loro consegna alle autorità italiane, si verifica «all'interno del quadro di cooperazione bilaterale e generale tra Francia e Spagna». In questo modo si risolvono le difficoltà esistenti per un'estradizione diretta da Parigi a Roma. La sentenza indica come motivi dell'estradizione il fatto che Gianfranca Lupi viene imputata di essere militante attiva, dal 1980, dell'Unione dei Comunisti Combattenti, «gruppo inserito organicamente nelle Brigate Rosse», organizzazione che si descrive come «dedita mediante la violenza armata a sovvertire le istituzioni dello Stato per stabilire un regime dittatoriale». La Lupi avrebbe partecipato alla creazione di una «rete logistica» e ad attività di propaganda e «sequestro di persona» «in collegamento con altri gruppi terroristi nazionali e stranieri». La si accusa anche del possesso di 4 pistole mitragliatrici, 5 fucili e 12 pistole di diverso calibro, armamento di cui disponeva il gruppo. Applicando la normativa europea sull'estradizione del 13 dicembre 1987, il trattato bilaterale tra lo Stato spagnolo e quello italiano del 1973 e il Trattato Europeo per la Repressione del Terrorismo del 1977, il Tribunale considera di «aver adempiuto alla normativa vigente». Per definire l'eventuale reato di appartenenza a banda armata la sentenza si basa sulla "Legge Antiterrorismo" spagnola del 1984. Così, in base a due mandati di cattura, dell'aprile del 1984 e del giugno del 1987, si concede l'estradizione, decisione che deve essere ratificata, in ultima istanza, dal governo spagnolo. E' la seconda estradizione con queste caratteristiche che l'Audiencia Nacional concede. Questo atteggiamento contrasta con le numerose occasioni in cui la Sala del Tribunale Penale dell'Audiencia ha rifiutato estradizioni richieste dall'Italia di persone italiane accusate di reati molto gravi, collegate con gruppi fascisti e che risiedono normalmente e tranquillamente nello Stato spagnolo. |