Spagna: CONTRO L'ISOLAMENTOIl ministero degli Interni del governo del PSOE ha deciso di isolare i prigionieri politici stranieri per impedire il confronto delle idee e lo scambio di esperienze tra militanti che, in paesi e condizioni diverse, hanno condotto la lotta contro la politica guerrafondaia, antipopolare e di oppressione delle nazionalità degli stati imperialisti. Per conseguire questo obiettivo, sei prigioniere (di cui quattro italiane, una francese, una catalana) sono state segregate in regime di massima sicurezza nel carcere di Albacete, le cui strutture fatiscenti e insalubri non permettono inoltre una vita dignitosa e collettiva e il prigioniero politico palestinese Nasser Hassan Al-Ali è stato trasferito dal carcere di Alcalà-Meco (Madrid) a quello di Cadice. Come la politica di separazione, di dispersione dei prigionieri politici spagnoli ha trovato l'adeguata risposta in termini di resistenza dei prigionieri e di solidarietà esterna, anche il nuovo progetto governativo si è scontrato con iniziative di lotta. Sia le prigioniere di Albacete che Nasser hanno iniziato nel mese di marzo uno sciopero della fame e questa stessa forma di lotta è stata intrapresa per solidarietà dai prigionieri della Sezione 4 del carcere di Madrid 2. Inoltre è stato diffuso un comunicato di protesta ed appoggio firmato da prigionieri politici italiani, palestinesi e spagnoli, questi ultimi militanti dell'ETA(m), dell'ETA(pm), autonomi, dei GRAPO e del PCE(r). Questa è la risposta unitaria ed internazionalista che rivendica il diritto per tutti i prigionieri di preservare la propria integrità fisica e politica di militanti. |