Spagna: VENDETTA CONTRO I PRIGIONIERI POLITICIOggi, 24 luglio, di prima mattina, undici noti militanti del PCE(r) e dei GRAPO sono stati prelevati dalle loro celle nel carcere di Soria per essere disseminati in varie carceri del paese. Alla stessa ora, altre sette compagne del carcere di Carabanchel subivano la medesima azione programmata dal governo. Attraverso questa misura la reazione e il governo socialfascista vogliono vendicarsi del movimento popolare di resistenza nelle persone dei prigionieri politici, ostaggi indifesi in loro mano. La marea delle lotte operaie e popolari di quest'anno (Reinosa, Puerto Real, Riaño, gli studenti, ecc.) e il vistoso rafforzamento dell'avanguardia rivoluzionaria e dell'insieme del movimento di resistenza hanno condotto il regime e le sue istituzioni alla crisi politica e sociale più profonda dalla morte di Franco in poi. Tutti, dai più incalliti fascisti fino agli elementi più «democratici» di Izquierda Unida, serrano le file attorno a Barrionuevo e a Felipe Gonzaléz per piegare il movimento rivoluzionario e lanciarsi a caccia dei rivoluzionari; ogni mezzo è valido, dallo colpo alla nuca alla tortura, dalle perquisizioni e i controlli generalizzati alla promozione della delazione e della divisione in seno ai settori popolari, fino all'accanimento contro i prigionieri politici, nel tentativo di imporci la divisione, la demoralizzazione e il pentimento o, magari, creare le condizioni perché la polizia possa concretizzare la sua sinistra minaccia - profferita nel gennaio del 1985 - di «suicidare» alcuni di quelli oggi trasferiti. Potranno sbatterci da una parte e dall'altra, ma non riusciranno a piegarci; mai rinunceremo agli ideali che ci guidano e alla nostra dignità di rivoluzionari e di esseri umani. Così come siamo stati capaci di far fronte ai successivi piani di sterminio, sapremo sconfiggere anche questo. In tutto questo tempo abbiamo pagato con la nostra salute e con la vita del compagno Kepa. Oggi è iniziata per noi una nuova battaglia; non conosciamo ancora i colpi che seguiranno o che forse sono già stati sferrati a Ocaña, Daroca, Almería, Castellón, ecc.: ma non si attendano una resistenza minore. Per far fronte a queste nuove misure repressive nelle carceri contiamo sulla vostra solidarietà ed appoggio; grazie a questi siamo certi di vincere e battere, come altre volte, i piani della reazione. BLOCCHIAMO I PIANI DI STERMINIO DEI PRIGIONIERI POLITICI! KEPA E' UN ESEMPIO DA SEGUIRE! AVANTI CON L'APPOGGIO E LA SOLIDARIETA' POPOLARE! Carcere di Soria, 24 luglio 1987 Prigionieri politici del PCE(r) e dei GRAPO e un libertario |