INVITO ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI BERLINO

Cari compagni,

vogliamo invitarvi a partecipare alla conferenza internazionale per la liberazione dei prigionieri politici che si terrà dall'1 al 5 aprile 1999 a Berlino.
Per organizzare la conferenza è stato costituito un comitato internazionale con delegazioni dell'associazione turco-kurda per i diritti umani IHD, del comitato per la difesa dei prigionieri politici in Palestina (Addammer), dell'organizzazione basca di solidarietà con i prigionieri Gestoras pro Amnistia, del coordinamento italiano contro la repressione a sostegno di Mumia Abu Jamal, dell'iniziativa Libertad! e di altri gruppi tedeschi.

La conferenza sarà una conferenza di lavoro. L'invito è esteso a tutti quelli che combattono per la libertà dei prigionieri politici, per la vita dei desaparecideos e per la punizione di torturatori e assasini - comitati di solidarietà, associazioni di parenti, organizzazioni di base, movimenti di liberazione, organizzazioni per i diritti umani, associazioni di avvocati di ogni parte del mondo.
Invitiamo in modo particolare i gruppi di base che hanno subito la repressione.
Durante la conferenza vogliamo discutere proposte concrete e costruire momenti di coordinamento per creare le basi di una più avanzata solidarietà internazionale.

Per poterlo fare è necessario che ogni situazione che intende partecipare alla conferenza invii un articolo o un documento sulla situazione del proprio paese, che informi circa la situazione dei prigionieri politici, il lavoro dei gruppi di solidarietà, la repressione della lotta di classe.
Questi testi verranno inviati a tutti i partecipanti prima della conferenza, allo scopo di costruire un base comune di discussione.

La conferenza ha tre punti principali all'ordine del giorno:

Nella prima parte vogliamo partire dalla situazione dei prigionieri, dalle condizioni di lotta, dalla repressione degli Stati, nei differenti paesi per mettere a fuoco e analizzare:

  1. La controrivoluzione come elemento strutturale comune nel prevenire e reprimere l'opposizione politica e le lotte sociali.
  2. gli aspetti comuni delle lotte
  3. come unificare a livello internazionale le differenti lotte per la libertà dei prigionieri e contro la repressione degli Stati.

Nella seconda parte, "pacificazione o liberazione", è nostro obiettivo confrontare le differenti esperienze dei cosiddetti processi di pace e transizioni democratiche, degli ultimi 15 anni.
E' nostra opinione che la maggior parte di questi "processi di pace" imposti dall'imperialismo non hanno portato alla liberazione di tutti i prigionieri, hanno al contrario creato nuovi prigionieri e, soprattutto, non hanno assolutamente modificato le condizioni di sfruttamento e di oppressione contro cui hanno combattuto quelli che oggi sono prigionieri.

Nella terza parte vogliamo parlare delle prospettive della solidarietà internazionale. A partire dalle esperienze concrete vogliamo discutere i limiti delle lotte che si sviluppano solo a livello nazionale e compe sia possibile superare questi limiti con una cooperazione internazionale.
Come vogliamo organizzare la solidarietà internazionale?
Come possiamo rendere efficace la lotta per la libertà dei prigionieri politici e di resistenza alla controrivoluzione degli stati?
Come possiamo costruire le basi di una orgfanizzazione internazionale delle lotte di resistenza alla controrivoluzione e in appoggio ai prigionieri?
Quali sono le proposte concrete?

Per partecipare alla conferenza è necessario inviare una propria registrazione, possibilmente indicando quanto prima possibile il numero dei partecipanti, la lingua parlata, e, nel caso, la necessità di un supporto economico.