CONTROINFORMAZIONE INTERNAZIONALE DOSSIER N.1

PREMESSA

Collettivo redazionale di CONTROinformazione internazionale

Sicuramente questo dossier di CONTROinformazione non è la prima raccolta di scritti sulla lotta antimperialista in Medio Oriente, né sarà l'ultima.

Sull'aggressione sionista e imperialista al Libano, sulla guerra del Golfo e sull'Intifadah palestinese si è scritto moltissimo, come numerosissime sono state le iniziative di solidarietà e di protesta contro queste aggressioni, promosse in questi anni da un ampio ventaglio di situazioni e di forze politiche.

Raramente, però, il dibattito e l'iniziativa sono riusciti ad andare oltre, a trasformare questa solidarietà e questa protesta in un dato non solo esistenziale, ma fino in fondo politico, ad esplicitare un'unità di lotta antimperialista in cui valorizzare vicendevolmente la lotta nella periferia e la lotta qui, nel centro imperialista.

Questo è quello a cui invece mira questo dossier che raccoglie insieme ad altri materiali, tre scritti di compagni prigionieri italiani sulla lotta di classe in Palestina, in Libano e in Iran.

Perché occorre andare oltre la solidarietà, oltre la protesta?

Perché i percorsi della lotta di classe in questi paesi non sono altra cosa da quelli della lotta di classe nei paesi del centro, perché la formazione sociale ed economica dentro cui nascono e maturano è la stessa, è quella determinata dallo sviluppo imperialista del capitale multinazionale (in particolare quello europeo).

Perché è necessario contrapporsi a quella cultura sciovinista ed eurocentrica che riesce ad assoggettare la solidarietà ogni volta che l'attacco antimperialista muove verso i paesi del centro nelle stesse forme e con gli stessi contenuti con cui è stato portato alle ambasciate e agli eserciti dei paesi imperialisti a Beirut; a quella cultura sciovinista ed eurocentrica che riesce ad inibire ogni protesta, anche semplicemente garantista, contro le condizioni di isolamento totale in cui vengono costretti i prigionieri palestinesi e libanesi nelle carceri imperialiste (europee e italiane) e contro i processi-farsa in cui sono stati condannati.

Perché dietro alla solidarietà generica stanno interessi di classe diversi e contrapposti, tanto nel campo di chi la solidarietà la riceve, quanto nel campo di chi la dà; diversi e contrapposti sono gli interessi della borghesia arabo-palestinese ben rappresentata da Arafat, e quelli dei proletari palestinesi di Gaza e dei campi; diversi e contrapposti sono gli interessi imperialisti ad una mediazione pacificatrice finalizzata alla stabilizzazione e l'interesse di classe alla destabilizzazione del dominio imperialista in Medio Oriente

Perché, quindi, oltre alla solidarietà e alla protesta si tratta di scoprire la dialettica possibile tra questi percorsi di lotta, di dar fiato a quell'identità di classe del proletariato internazionale che nei fatti, se non nelle coscienze, è già un fattore di unificazione della lotta.

La redazione di CONTROinformazione internazionale

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