CONTROINFORMAZIONE INTERNAZIONALE N.12

SOLIDARIETA' PER SALVATORE CIRINCIONE

Marco Camenish

La situazione è assai grave ed urgente. Salvatore è stato arrestato nel '92 a Milano. Voci di stampa fasulle dissero che si era costituito, ma è stato arrestato ad un appuntamento e a nulla valse dare alla polizia false generalità. Sapevano chi era. Questo dopo 8 anni di esilio in Francia. Deve essere ricoverato al centro clinico di S.Vittore, poiché gravemente ammalato alla vescica a causa delle botte al suo arresto negli anni '80, da militante anarchico di Azione Rivoluzionaria. Chiede il differimento di pena che il 7/6/93 viene rifiutato per pericolosità sociale! Malgrado le sue già precarie condizioni siano peggiorate, un perito medico del Tribunale lo condanna alla 'compatibilità con il regime carcerario'.

Nel frattempo è molto attivo nel promuovere lotte carcerarie ed intraprende uno sciopero della fame in protesta contro il carcerario, la pessima sanità carceraria ed in solidarietà con me, allora in cella di sicurezza allo speciale di S.Vittore.

Salvatore soffre di continue emorragie vescicali ed infezioni all'apparato genitale, per la perenne applicazione di un ago endovena per flebo. Viene mantenuto in vita, perché di cura non si può onestamente parlare, con dosi massicce di antibiotici, antinfiammatori ed antidolorifici e l'ago è applicato per il perenne pericolo di vita , per eventuali trasfusioni di sangue in caso di emorragie, perenne è anche il pericolo di emorragia renale.

Per la sua combattività è stato minacciato dell'applicazione dell'art. 14 bis, di isolamento disciplinare.

Ha bisogno di farmaci costosissimi, che il ministero di grazia e giustizia però non paga. Ha bisogno di un ricovero urgente per accertamenti nella clinica di Magenta, specializzata, ma che non accetta pazienti piantonati, ma solo detenuti in regime di arresti ospedalieri. Così per un lungo periodo gli vengono negati questi accertamenti urgenti.

Ma la situazione precipita e dopo lungo silenzio il 14/11/93 Salvatore mi scrive: "... non ti ho messo al corrente di tante cose. La prima è che la salute è pessima e per 15 giorni ho combattuto con una grande infezione. Ho perso il testicolo sinistro, ormai atrofizzato. Poi con una imponente scorta sono stato tradotto all'unità speciale per accertamenti... non c'è più niente da fare. Tutta la parte che riguarda la vescica e l'apparato genitale è morta. I medici di Magenta sconsigliano la cistoplastica, cioè l'asportazione della vescica, perché accelererebbe ancora di più la fine della mia vita... Adesso sono costretto 4 volte in un giorno ad autocateterizzarmi... Ma continuando così l'uretra si bloccherà e saranno costretti a mettermi provvisoriamente un tubo che buca la parete della vescica.

Ho bisogno di farmaci costosissimi che il ministero si rifiuta di pagare e sono costretto a comprarmeli... tipo Uniquin che costa 45.000 lire per le 5 pastiglie al giorno, e ne ho bisogno per parecchi mesi. Non mi forniscono neanche i guanti sterili per l'autocateterizzazione e le infezioni aumentano..."

E' ovvio che Salvatore, per la grave malattia e le dosi massicce di palliativi, accusa stanchezza e difficoltà di concentrazione e di scrivere, ciò malgrado non è intaccato il suo morale e il suo spirito combattivo.

Il regime di S.Vittore, centro clinico, è stato irrigidito, più agenti e cancelli chiusi. Salvatore ha fatto richiesta di trasferimento in altro istituto (Torino, Voghera o Novara). Al S.Vittore ha visto morire parecchi malati gravi, alcuni dei quali considerati simulanti.

Essere carcerati con malattie gravi significa morte prematura e sofferenze moltiplicate, significa pena di morte più o meno differita!

Tacere e mancanza di solidarietà attiva significa complicità!

Urgono iniziative in solidarietà con Salvatore, tramite sottoscrizioni per il pagamento dei medicinali urgenti, ed iniziative per raggiungere la sua immediata scarcerazione.

Novara, 24/11/93

Marco Camenish

Apprendo da una sua lettera del 7/1/94 che Salvo ha smesso lo sciopero della fame per complicazioni post-operatorie. Accanto alla infezioni urinarie è subentrata la scucitura della sutura interna e l'accumulo di liquidi e deve subire un altro intervento chirurgico.

Nel frattempo aveva ottenuto la prescrizione di un medicinale simile a quello che il Ministero non voleva pagare, ma più caro ancora. Ma è stata sospesa questa terapia per complicazioni renali.

Il Tribunale di sorveglianza ha richiesto cartelle cliniche e relazioni dettagliate sul suo caso, ed ha fissato un'ulteriore Camera di Consiglio per la sospensione della pena il 24 febbraio 1994!

In cerchio ristretto stiamo discutendo su una eventuale iniziativa (sciopero della fame limitato) di protesta e di solidarietà con Salvo se in data 24 febbraio sarà negativo l'esito della camera di Consiglio, con la partecipazione eventuale di Salvo, di Orlando Campo e di altri

Novara, 11 gennaio 1994

Cari saluti

Marco Camenisch

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