CONTROINFORMAZIONE INTERNAZIONALE N.12

OGGI DICIAMO BASTA!

La rivolta della Selva Lacandona

AL POPOLO DEL MESSICO

Fratelli messicani:

Come prodotto di 500 anni di lotta dapprima contro la schiavitù, nella guerra d'indipendenza contro la Spagna iniziata dagli insorti, poi per evitare di venir assorbiti dall'espansionismo nordamericano, in seguito per promulgare la nostra Costituzione ed espellere l'impero francese dal nostro suolo, poi la dittatura porfirista (di Porfirio Diaz-ndt) ci negò la giusta applicazione delle leggi della Riforma ed il popolo si ribellò formando i propri leaders, sorsero Villa e Zapata, uomini poveri come noi a cui è stata negata la preparazione più elementare per poter essere utilizzati come carne da cannone e saccheggiarci senza che a loro importi che stiamo morendo di fame e di malattie curabili, senza che gli importi che non abbiamo niente, assolutamente niente, né un tetto dignitoso, né terra, né lavoro, né salute, né alimentazione, né educazione, senza aver il diritto di eleggere liberamente e democraticamente le nostre autorità, senza indipendenza dagli stranieri, senza pace né giustizia per noi ed i nostri figli.

Ma oggi noi diciamo basta!,

Siamo gli eredi degli autentici creatori della nostra nazionalità, i diseredati, siamo milioni e chiamiamo tutti i nostri fratelli affinché si uniscano a questo appello come all'unico cammino per non morire di fame di fronte all'insaziabile ambizione di una dittatura vecchia di oltre 70 anni capeggiata da una cricca di traditori che rappresentano i gruppi più conservatori e vendi-patria, sono gli stessi che si opposero a Hidalgo ed a Morelos, quelli che tradirono Vicente Guerrero, sono gli stessi che vendettero più della metà delle nostre terre all'invasore straniero, sono gli stessi che fecero venire a governarci un principe europeo, sono gli stessi che formarono la dittatura degli scientifici porfiristi, sono gli stessi che si opposero all'espropriazione petrolifera, sono gli stessi che massacrarono i lavoratori delle ferrovie nel 1958 e gli studenti nel 1968, sono gli stessi che oggi ci tolgono tutto, assolutamente tutto.

Per evitare ciò e come ultima speranza, dopo aver provato di tutto per far si che venisse applicata la legalità scritta nella nostra Carta Magna, ricorremmo alla nostra Costituzione per far applicare l'Articolo Costituzionale 39, che dice alla lettera "La sovranità nazionale risiede essenzialmente ed originalmente nel popolo. Ogni potere pubblico emana dal popolo e si istituisce per il suo beneficio. Il popolo ha in ogni momento il diritto inalienabile di alterare o modificare la forma del suo governo".

Pertanto, con attaccamento alla nostra Costituzione, inviamo la presente all'esercito federale messicano, sostegno basilare della dittatura che subiamo, monopolizzata dal partito al potere e capeggiata dall'esecutivo federale che oggi è diretto dal suo capo massimo ed illegittimo, Carlos Salinas de Cortari.

In accordo con questa dichiarazione di guerra chiediamo agli altri poteri dello Stato che si accordino per restaurare la legalità e la stabilità della Nazione deponendo il dittatore.

Chiediamo anche agli Organismi Internazionali ed alla Croce Rosea Internazionale che vigilino e regolino i combattimenti che le nostre forze ingaggiano proteggendo la popolazione civile, poiché noi, formando l'EZLN come forza belligerante della nostra lotta di liberazione, dichiariamo adesso e sempre di assoggettarci allo stipulato dalle Leggi sulla Guerra della Convenzione di Ginevra.

Abbiamo dalla nostra parte il popolo messicano, abbiamo la Patria e la Bandiera è amata e rispettata dai combattenti insorti, utilizziamo sulla nostra uniforme, simboli del popolo lavoratore in lotta ed in sciopero, la nostra bandiera porta le lettere "EZLN", Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, ed andremo in combattimento sempre con questa.

Rifiutiamo a priori qualsiasi tentativo di deformare la giusta causa della nostra lotta accusandola di narco-traffico, narco-guerriglia, banditismo o qualsiasi altro qualificativo possano usare i nostri nemici. La nostra lotta aderisce al diritto costituzionale ed è diretta dai principi di giustizia ed uguaglianza.

Pertanto e conformemente a questa dichiarazione di guerra, diamo i seguenti ordini alle nostre forze militari dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

Primo: Avanzare fino alla capitale del paese vincendo l'esercito federale messicano, proteggendo la popolazione civile nella sua avanzata liberatrice e permettendo ai popoli liberati di scegliere, liberamente e democraticamente, le proprie autorità amministrative.

Secondo: Rispettare la vita dei prigionieri e consegnare i feriti alla croce Rossa Internazionale per le cure mediche.

Terzo: Iniziare giudizi sommari contro i soldati dell'esercito federale messicano e della polizia politica accusati di tradimento contro la patria, che abbiano frequentato corsi e che siano stati addestrati o pagati da stranieri, tanto nel nostro paese quanto all'estero, e contro tutti coloro che reprimano e maltrattino la popolazione civile e rubino o attentino contro i beni del popolo.

Quarto: Formare nuovi combattenti con tutti quei messicani che manifestino il desiderio di unirsi alla nostra giusta lotta, incluso quelli che, essendo soldati del nemico, si consegnino senza combattere alle nostre forze e giurino di obbedire agli ordini di questo Comando Generale dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.

Quinto: Chiedere la resa senza condizioni delle caserme nemiche prima di ingaggiare il combattimento.

Sesto: Sospendere il saccheggio delle nostre ricchezze naturali nelle zone controllate dall'EZLN.

Popolo del Messico:

Noi, uomini e donne integri e liberi, siamo coscienti che la guerra che dichiariamo è un mezzo estremo ma giusto. I dittatori stanno applicando una guerra genocida non dichiarata contro il nostro popolo da molti anni, per cui chiediamo la tua decisa partecipazione appoggiando questo piano del popolo messicano che lotta per: lavoro, terra, casa, alimentazione, salute, educazione, indipendenza, libertà, democrazia, giustizia e pace.

Dichiariamo che non smetteremo la lotta fino al conseguimento di queste rivendicazioni basilari del nostro popolo formando un governo del nostro paese libero e democratico.

Unisciti alle forze insorte dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Comando Generale dell'EZLN

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DICHIARAZIONE DI AZIONE

Viva la rivoluzione! Viva l'EZLN!

Nella notte di lunedì 17/01/94 abbiamo lanciato delle bombe incendiarie contro l'ambasciata messicana di Kopenhagen, in solidarietà con i compagni e con le compagne messicane dell'Esercito di Liberazione Nazionale Zapatista (EZLN).

L'insurrezione dell'EZLN di questi giorni è rivolta contro la politica di adattamento permanente del governo messicano alle cosiddette direttive di mutamento delle strutture ad opera delle istituzioni imperialiste come il FMI e la Banca Mondiale. La recente ratifica dell'accordo sul libero scambio (NAFTA) con gli USA, che i militanti dell'EZLN definiscono come "la firma di morte per la popolazione indiana in Messico", simboleggia le priorità economiche del governo messicano che favorisce senza scrupoli e sempre una economia di sviluppo orientata verso lo sfruttamento alle riforme sociali urgentemente necessarie contro la povertà di massa.

Interpretiamo la rivolta dell'EZLN all'inizio di quest'anno come una resistenza diffusa contro i capitalisti compradori messicani e la loro casta, tradizionalmente corrotta, di politici.

Il governo messicano ha risposto con una massiccia repressione militare. Sono stati assassinati nel modo più orrendo centinaia di persone, molti di questi tra la popolazione civile.

I governi imperialisti occidentali - tra questi quello socialdemocratico della Danimarca - reagiscono con esitazione o fanno finta di ignorarlo.

L'EZLN è un esercito di liberazione a democrazia di base che ha preso le mosse dalle popolazioni indiane dei Maya nel sud del Messico. La prospettiva dell'EZLN parte dall'idea di un mutamento della società in senso socialista e si rifà tra l'altro alla tradizione di lotta della rivoluzione messicana del 1910-1917 sotto la guida di Emiliano Zapata.

Con la nostra azione salutiamo di tutto cuore i compagni e le compagne dell'EZLN. La loro resistenza contro l'oppressione e messa sotto protettorato ad opera dei vari progetti capitalisti è anche la nostra!

Venceremos!

Gli amici/e dell'EZLN in Danimarca

"La solidarietà è la dolcezza dei popoli"

Che Guevara

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